Leonide Massine e Argentinita
Capriccio espagnol
04-05-1939 - Monte Carlo, Théàtre de Monte Carlo
Balletto in un atto
Libretto: Leonide Massine
Coreografia: Leonide Massine in collaborazione con Argentinita
Musica: Nikolai Rimski-Korsakov Capriccio Espagnol (1887)
Scene e costumi: Mariano Andreù
(L'ambientazione e i costumi sono gli stessi di quelli originariamente progettati per il balletto di Fokine Jota Aragonesa, prodotto nel 1937)
CAST
La ragazza gitana: Argentinita
Il giovane gitano: Leonide Massine
La contadina: Alexandra Danilova
Il contadino: Michael Panayev
Ballet Russe de Monte Carlo
Libretto: Leonide Massine
Coreografia: Leonide Massine in collaborazione con Argentinita
Musica: Nikolai Rimski-Korsakov Capriccio Espagnol (1887)
Scene e costumi: Mariano Andreù
(L'ambientazione e i costumi sono gli stessi di quelli originariamente progettati per il balletto di Fokine Jota Aragonesa, prodotto nel 1937)
CAST
La ragazza gitana: Argentinita
Il giovane gitano: Leonide Massine
La contadina: Alexandra Danilova
Il contadino: Michael Panayev
Ballet Russe de Monte Carlo
TRAMA
Il balletto non ha una narrazione precisa, ma si articola come una festa di ambientazione spagnola in una cittadina della Castiglia, alla quale partecipa una folla di contadini e hidalgos per assistere a cinque danze ispirate a quattro personaggi specifici: una gitana, che predice la sorte, un giovane gitano, una ragazza di campagna, un contadino.
Seguendo lo spartito, la coreografia propone: una Alborada, danza tipica della Galizia; una Seguedilla, ispirata ai dipinti di Goya; una Alborada sotto forma di danza comica tipica della Spagna del nord; una danza che combina bolero, buleria, panadero; un fandango delle Asturie.
Marino Palleschi
Balletto.net
Seguendo lo spartito, la coreografia propone: una Alborada, danza tipica della Galizia; una Seguedilla, ispirata ai dipinti di Goya; una Alborada sotto forma di danza comica tipica della Spagna del nord; una danza che combina bolero, buleria, panadero; un fandango delle Asturie.
Marino Palleschi
Balletto.net
GALLERY
APPROFONDIMENTO
Le cinque parti del Capriccio espagnol provengono da una serie di melodie tratte da una raccolta di José Inzenga, Ecos de España, raccolta di canti e canti popolari. Il compositore
ha saputo conservare nella sua musica il sentimento ispanico vicino al temperamento russo. Ogni parte, indipendente l'una dall'altra, sviluppa un'atmosfera particolare. L'orchestrazione fa uso di strumenti piuttosto rari in un'orchestra, come le nacchere. Questo lavoro testimonia il fascino reciproco tra due tradizioni musicali e coreografiche, e gli scambi generati nel tempo. Portato per primo sul palco da coreografi russi, prima che i coreografi spagnoli potessero appropriarsene, trova una forma di consacrazione nella versione creata congiuntamente da Massine – grande appassionato della danza spagnola – e l'Argentinita per i Ballets de Monte Carlo di René Blum. Questa versione sarà girata nel 1941 dalla Warner Bros. con il titolo Spanish Fiesta. Jérémie Rousseau, Philippe Le Moual Dictionnaire de la danse Larousse (1999) (...) Capriccio Espagnol beneficia dell'esauribile repertorio di tappe regionali di Argentinita e dell'altrettanto inesauribile repertorio di teatro efficace di Massine. La maggior parte è piacevole da guardare e la fine è uno di quei finali in sospeso che sono indispensabili per aprire il sipario se hai un pubblico letargico. Massine ha un assolo, dove fa sembrare gli altri uomini dei ragazzini. La spettacolarità, il morso della sua presenza scenica è superlativo; basta guardare il lento incurvarsi delle sue mani mentre inizia la sua danza. È inesatto chiamare un ballo come il suo spagnolo nel senso specifico... e stupido paragonarlo a un vero zingaro, che probabilmente non avrebbe alcuna dote in grado di dominare un palcoscenico affollato e che difficilmente sarebbe visibile in quel momento ad un pubblico normale.
Edwin Denby Dance Writings, pp. 59-60. in: Massine a Biography di Vicente Garcia-Marquez Alfred Knopf, New York, 1995 CURIOSITA'
La seconda variazione di Capriccio espagnol è una Seguidilla, tipica canzone spagnola accompagnata da danze. Goya nei suoi dipinti e disegni ha rappresentato più volte queste scene popolari danzanti. In particolare questa Seguidilla è ispirata al quadro "La gallina ciega" (versione spagnola della nostra mosca cieca) dipinto nel 1788 e conservato al Museo del Prado.
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