Jules Perrot
Ondine ou la Naïade
22-06-1843 - Londra, Her Majesty’s Theatre
La Naïade et le pêcheur
11-02-1851 [30-01-1851 cal. Giuliano] - San Pietroburgo, Imperial Bolshoi Kamenny Theatre
Ondine ou la Naïade
22-06-1843 - Londra, Her Majesty’s Theatre
Balletto in due atti e sei scene
Coreografia: Jules Perrot e Fanny Cerrito (Pas de Six e Pas de l'Ombre)
Musica: Cesare Pugni
Libretto: Jules Perrot ispirato al romanzo Undine di Friedrich de la Motte Fouqué
Scene: William Grieve
Costumi:
CAST
Ondine, una naiade: Fanny Cerrito
Matteo, pescatore siciliano: Jules Perrot
Giannina, la sua fidanzata: Marie Guy-Stéphan
Teresa, la madre di Giannina: Camille
Hydrola, Regina del mare: Copère
Arthur St. Leon, Scheffer, Galby, Bernard, Planquet, Ducie
Corpo di Ballo dell' Her Majesty’s Theatre
22-06-1843 - Londra, Her Majesty’s Theatre
Balletto in due atti e sei scene
Coreografia: Jules Perrot e Fanny Cerrito (Pas de Six e Pas de l'Ombre)
Musica: Cesare Pugni
Libretto: Jules Perrot ispirato al romanzo Undine di Friedrich de la Motte Fouqué
Scene: William Grieve
Costumi:
CAST
Ondine, una naiade: Fanny Cerrito
Matteo, pescatore siciliano: Jules Perrot
Giannina, la sua fidanzata: Marie Guy-Stéphan
Teresa, la madre di Giannina: Camille
Hydrola, Regina del mare: Copère
Arthur St. Leon, Scheffer, Galby, Bernard, Planquet, Ducie
Corpo di Ballo dell' Her Majesty’s Theatre
La Naïade et le pêcheur
11-02-1851 [30-01-1851 cal. Giuliano] - San Pietroburgo, Imperial Bolshoi Kamenny Theatre
Balletto in tre atti e sei scene
Coreografia: Jules Perrot e Fanny Cerrito
Musica: Cesare Pugni
Libretto: Jules Perrot ispirato al romanzo Undine di Friedrich de la Motte Fouqué
Scene: Andreas Roller, G.G. Wagner
Costumi:
CAST
Ondine, una naiade: Carlotta Grisi
Matteo, pescatore siciliano: Jules Perrot
Giannina, la sua fidanzata: Elena Andreyanova
Teresa, la madre di Giannina:
Hydrola, Regina del mare:
Antonio, pescatore, amico di Matteo:
Giuseppe, pescatore, amico di Matteo:
Teresa, fidanzata di Antonio:
Lucia, fidanzata di Giuseppe:
Corpo di ballo del Teatro Imperiale Bolshoi Kamenny
11-02-1851 [30-01-1851 cal. Giuliano] - San Pietroburgo, Imperial Bolshoi Kamenny Theatre
Balletto in tre atti e sei scene
Coreografia: Jules Perrot e Fanny Cerrito
Musica: Cesare Pugni
Libretto: Jules Perrot ispirato al romanzo Undine di Friedrich de la Motte Fouqué
Scene: Andreas Roller, G.G. Wagner
Costumi:
CAST
Ondine, una naiade: Carlotta Grisi
Matteo, pescatore siciliano: Jules Perrot
Giannina, la sua fidanzata: Elena Andreyanova
Teresa, la madre di Giannina:
Hydrola, Regina del mare:
Antonio, pescatore, amico di Matteo:
Giuseppe, pescatore, amico di Matteo:
Teresa, fidanzata di Antonio:
Lucia, fidanzata di Giuseppe:
Corpo di ballo del Teatro Imperiale Bolshoi Kamenny
TRAMA
Scena I. Una spiaggia della Sicilia, con un’alta roccia a forma di arco sullo sfondo
I paesani e i pescatori stanno preparandosi per la Festa della Madonna. Matteo, un giovane pescatore, presente con la sua fidanzata Giannina, invita tutti gli amici per il matrimonio che si terrà l’indomani. Giannina riceve molti complimenti che sfociano in una danza. Tutti partono, tranne Matteo che vuole pescare un pesce per la cena. Quando lancia la sua rete nel mare una conchiglia emerge da esso rivelando una bellissima creatura che spesso è apparsa in sogno a Matteo. La Naiade, che si chiama Ondine, si innamora del pescatore, e ha scelto questo mezzo per palesarsi. Matteo però ama Giannina e resiste alle tentazioni della Naiade, che però lo seduce con una danza, tanto che Matteo inizia a seguirla fino alla sommità della roccia, dalla quale Ondine si getta invitandolo a fare altrettanto. Infatuato dalla creatura, Matteo si sta per gettare quando accorrono dei pescatori che lo salvano spezzando l’incantesimo. |
(La Coquille) Ballabile Pas de Quatre Pas Scenique d'Entrainement |
Scena II. La capanna di Matteo
Giannina e la madre Teresa attendono con ansia il ritorno di Matteo, che una volta tornato, racconta loro della sua avventura con la Naiade: Giannina si rattrista. Le due donne iniziano a filare, e Giannina chiede a Matteo di aiutarla ad avvolgere la matassa di seta. Improvvisamente un colpo di vento fa aprire la finestra, dalla quale entra Ondine, invisibile, che stizzita per le attenzioni di Matteo verso la sua promessa sposa, strappa di colpo il fuso di seta dalle mani di Giannina. La Naiade si mostra solo a Matteo e tenta di nuovo di sedurlo, invitandolo a gettarsi con lui dalla finestra. Giannina si accorge della presenza di Ondine e rimprovera Matteo per la sua incostanza proprio il giorno prima del loro matrimonio. Teresa rappacifica i giovani e Matteo, lasciato solo, si addormenta su una poltrona. Ondine, decisa a conquistare il pescatore, decide di apparirgli in sogno mostrandogli il seducente mondo subacqueo. |
Scena III. Una caverna sottomarina popolata da ninfe in abito azzurro, capelli sciolti e collane di corallo
Ondine si rivela in mezzo alle altre Naiadi e danza in un pas de six. Sicura di avere conquistato l’amore di Matteo, si getta ai suoi piedi. Appare Hydrola, regina delle acque, che ammonisce la figlia sulla fragilità dell’esistenza umana; per tutta risposta Ondine coglie una rosa dichiarando di voler piuttosto appassire e morire come questa piuttosto che perdere Matteo. Invano Hydrola cerca di dissuaderla. |
(La Vision) Pas des Ondes Pas de Six |
Scena IV. La vigilia della Festa della Madonna, la cui statua sta su un altare, omaggiata dai paesani.
Dopo le preghiere tutti si uniscono in un’animata tarantella, che è improvvisamente interrotta dalle campane che annunciano il Vespero: tutti si inginocchiano e pregano ancora. In quel momento Ondine emerge dalla fontana accanto all’altare e Matteo cerca invano di raggiungerla facendosi largo tra la folla inginocchiata. Giannina si rende conto dell’agitazione di Matteo e lo esorta a pregare, ma mentre il pescatore rivolge lo sguardo alla statua della Madonna vi scorge per un attimo il volto di Ondine. Continuano le danze fino al tramonto, quando tutti tornano alle proprie case. Rimasti soli, Matteo e Giannina mettono in riparo la barca, ma Ondine, sempre più decisa, getta Giannina nell’acqua e prende le sue sembianze. La Luna che si staglia nel cielo è così brillante che Ondine può vedere la sua ombra riflessa sul terreno, sorpresa della sua nuova condizione di mortale: è il celebre pas de l'ombre. Matteo accorre e trova Ondine ormai nelle sembianze di Giannina. La povera fidanzata non è annegata, ma, soccorsa dalle Naiadi, è stata portata nel palazzo di Hydrola. |
(Fete de la Madonne) Grand Tarentelle Pas de Quatre Pas de L'Ombre |
Scena V. La camera da letto di Giannina
Ondine dorme nel letto di Giannina, mentre Hydrola la osserva con tristezza, sparendo non appena si risveglia. La Naiade è stanca ed esausta, e prega la madre che la esorta ad abbandonare il suo stato di mortale prima che sia troppo tardi ma, al suo rifiuto, Hydrola sparisce di nuovo. All’arrivo di Teresa e Matteo, i due giovani danzano il pas de la rose fletrie, una tarantella che porta Ondine allo stremo delle forze. Matteo, credendo di trovarsi di fronte Giannina, è rammaricato al pensiero di sposare una ragazza così debole, avendo rinunciato alla creatura immortale. |
Scena VI. Il matrimonio
La scena si apre con il corteo nuziale. La Naiade, appena in grado di sorreggersi, cammina con difficoltà, aiutata da Matteo. Hydrola e le Naiadi compiono un ultimo tentativo di salvare Ondine. La regina riporta Giannina al posto di Ondine. Matteo riconosce la vera freschezza della fidanzata ed è nuovamente felice, mentre Ondine, dopo aver ripreso il suo stato immortale, è portata in trionfo nella sua casa sotto il mare (1). (1) Nella versione del 1851, Ondine ritorna in mare e Matteo la segue. Giannina, invece, rimane sola di fronte all'acqua. Claudio Giorgione Balletto.net |
(la Rose Flétrie) Saltarelle |
GALLERY
APPROFONDIMENTO
Questo capolavoro romantico creato dalla coppia Perrot Cerrito ha ben poco a che fare con il racconto di De la Motte Fouqué Undine, che invece è la fonte del balletto creato da Ashton.
Il balletto fu celebrato per la grazia della musica ma soprattutto per l'interpretazione della Cerrito, che nel pas de l'Ombre eccelleva in drammaticità e virtuosismo. Nel 1851 il balletto fu riallestito da Perrot in Russia, con Carlotta Grisi come protagonista, nella residenza dello Zar a Peterhof. Per l'occasione il coreografo fece allestire il palcoscenico direttamente sull'acqua del lago, con le Naiadi che comparivano su barche a forma di conchiglia. Marius Petipa rimontò il balletto nel 1874 e poi ancora nel 1892, alterando progressivamente la coreografia originale: l'ultima grande interprete del ruolo fu Mathilda Kshessinkaja. Pierre Lacotte ha recentemente ricostruito la sua versione del balletto per il Teatro Mariinskij. Il compito non si è presentato facile, perché non restava alcun documento delle versioni di Perrot e Petipa, se non stampe e litografie del tempo. Si trattava di dare vita a una coreografia in cui si mescolassero l'esistenza di pescatori con le loro tarantelle con quella ineffabile delle naiadi. Una ricostruzione molto debitrice alle atmosfere di Bournonville, in un balletto in bilico tra Napoli e La Sylphide, costituito da una cascata infinita di variazioni che mettono in risalto i protagonisti e il corpo di ballo. Come nel caso della Fille du Pharaon, molto poco del materiale originario è stato ricostruito. In aiuto di Lacotte è venuta la partitura per violino di Cesare Pugni e gli insegnamenti della maestra Carlotta Zambelli. Claudio Giorgione Balletto.net Ondine, nonostante il titolo, ha poco in comune con Undine di De la Motte Fouque. Il balletto è principalmente associato all'affascinante concezione del Pas de l'Ombre, reso celebre dall'interpretazione di Fanny Cerrito.
Il critico del Times definisce Ondine un balletto “che non ha rivali per la magnificenza delle sue decorazioni, ma non certo uguale a Giselle per bellezza d'idea, né ad Alma, per novità e caratteristiche. È, infatti, un'opera completamente prodotta, piuttosto che un'opera completa". Si dice che la musica di Pugni sia “singolarmente appropriata, abbastanza descrittiva, e aggiunge un fascino alla perfezione del balletto. Nella scena in cui il giovane pescatore Matteo viene trasportato nelle profondità del fiume, e le ondine danzano attorno a lui con le loro molteplici suggestioni, gli accompagnamenti musicali che descrivono il salire e scendere delle onde sono eminentemente caratteristici e belli: l'increspatura stessa del flusso, e il suono impetuoso del riflusso sopra la spiaggia di ciottoli, si odono e soddisfano pienamente l'orecchio". Qualche impressione della Cerrito come Ondine può essere ricavata dalle seguenti immagini in prosa, tratte da The Times. La prima descrive il pas de six all'inizio del sogno di Matteo del regno sotto le acque; il secondo, il Pas de l'Ombre. La Cerrito si alza. . . e balla un pas de six con St. Leon, Camille, Scheffer, Galby e Bernard. Il movimento lento è una graziosa danza dello scialle di una descrizione alquanto nuova, e un piacevole effetto è prodotto dagli scialli che vengono agitati davanti a Cerrito mentre si abbassa nei suoi autorevoli attitudes con St. Leon, formando così una specie di ondulata velatura. Nel rapido movimento St. Leon è stato meraviglioso, gettando indietro le gambe mentre balzava in aria, in un modo che non abbiamo mai visto prima. Cerrito ne ha presentati molti dei suoi brillanti in questa danza ... ma nel complesso vi era mancanza di unità nel pas, e benché composto da Cerrito, non è affatto uguale al pas de trois che inventò per Alma, “Le montagne sul fondo, che risplendevano nella luce del giorno, diventano rosse con le tinte del tramonto, e finalmente la luna sorge, e una piena luce blu viene proiettata sul palcoscenico. Questa è sufficientemente adeguata per mostrare l'ombra della Cerrito, che avendo assunto per la prima volta una forma sostanziale, guarda con meraviglia il profilo di se stessa. Il Pas de l'Ombre in cui danza follemente verso l'ombra, e cerca di catturarla, è una di quelle cose che solo Cerrito potrebbe fare. La concezione è affascinante e ci dispiace solo che il passo non sia un po' più lungo". Cyril N. Beaumont Complete Book Of Ballets (1938) CURIOSITA'
Ondine, con Carlotta Grisi nel ruolo principale, fu rappresentato con il titolo La Naïade et le pêcheur a San Pietroburgo nel 1851 riscuotendo un grande successo. Il 23 luglio [11 luglio calend. Giul.] 1851, dello stesso anno, in occasione dell'onomastico della Granduchessa Olga Nikolaevna, figlia dello zar Nicola I, una speciale rappresentazione in un atto del balletto venne data nel parco di Palazzo Peterhof. In questa occasione venne appositamente costruito un palcoscenico appena sopra la superficie del lago del Padiglione Ozerky. Le naiadi sopra barche in forma di conchiglia arrivavano sulla scena scivolavando sull'acqua. Il tempo era sereno e una bellissima luna splendeva sulla scena. Lo scenario naturale degli alberi, con l'aggiunta di alcune piante tropicali, aveva ulteriormente creato un ambiente e atmosfera veramente affascinanti.
Questo programma stampato su seta fu prodotto per celebrare la prima Royal Command Performance (1) all'Her Majesty's Theatre, il 20 luglio 1843, che fu davvero un'esibizione di "comando" poiché la regina Vittoria aveva espressamente desiderato vedere Fanny Elssler e Fanny Cerrito danzare assieme. Elssler era una delle più grandi star del balletto romantico, e Cerrito era la favorita del momento del pubblico londinese. Il risultato è stato sensazionale. Come scrisse un critico contemporaneo: «un simile passo a due non era mai stato visto prima a memoria del più antico frequentatore d'opera. Cerrito è poi apparsa nel suo acclamato ruolo di ninfa dell'acqua nel balletto di Perrot Ondine. Altra attrazione della serata è stato Il Barbiere di Siviglia eseguito da cantanti d'opera eccezionali come Giulia Grisi, che la Regina idolatrava, Mario e Lablanche.
Il primo monarca regnante inglese ad assistere a spettacoli nei teatri pubblici fu Carlo II. La regina Vittoria era un'appassionata frequentatrice di teatro che amava l'opera, il balletto e soprattutto il circo. Dopo la morte del principe Alberto nel 1861 smise di andare a teatro, ma si assicurò comunque che alcune rappresentazioni si svolgessero per lei privatamente nei palazzi reali. (1) Una Royal Command Performance è qualsiasi performance di attori, danzatori o musicisti che viene appositamente messa in scena su indicazione o richiesta di un monarca regnante del Regno Unito. https://collections.vam.ac.uk/item/O192382/silk-programme-unknown/ BALLETTI CORRELATI
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1843 La Péri (Jean Coralli) Ondine ou la Naïade (Jules Perrot) Gisella (Antonio Cortesi) Dom Sébastien (Albert Ferdinand Decombe) La Péri (Filippo Taglioni) Aglaja ossia Il lago delle fate (Fanny Cerrito) Le nozze di Bacco e Arianna (Emanuele Viotti) L´allieva d´amore (Fanny Cerrito) Les Aventures de Don Quichotte (Salvatore Taglioni) la Vivandiera ed il postiglione (Arthur Saint Léon) Lobra liba (Francesco Jorch) O triunfo de Eutimo (Francesco Jorch) Kardinuto (Antonio Monticini) Gli Ugri all´assedio di Bergamo (Emanuele Viotti) Mazeppa (Il trionfo del cavallo selvaggio) (Antonio Cortesi) 1851 Kermessen i Brügge (August Bournonville) La Naïade et le pêcheur (Jules Perrot) Giselle (Domenico Ronzani) Vert-Vert (Joseph Mazilier e Arthur Saint-Léon) Pâquerette (Arthur Saint-Léon) Bellérophon (Giovanni Golinelli) Fausto (Jules Perrot) Hermosa o La danzatrice andalusa (Carlo Blasis) O véu encantado (Nicola Libonati) Benvenuto Cellini (Ippolito Giorgio Monplaisir) Ettore Fieramosca o La disfida di Barletta (Giovanni Galzerani) Lo spirito danzante (Giovanni Casati) Os guardas-marinhas (Nicola Libonati) A filha das flores (Valentino Cappon) |