Rudolf Laban
Rudolf Laban de Varalja, anche Rudolf von Laban.
Nato a Bratislava [Pozsony; Pressburg], il 15 dicembre 1879, morto a Weybridge, Surrey, il 1º luglio 1958. Ballerino, coreografo, maître de ballet e teorico austro-ungarico e tedesco. Figlio di un ufficiale dell’Impero austro-ungarico, dalle feste dei villaggi della Bosnia, che ha conosciuto da bambino ha conservato l’immagine di una vera cultura popolare in via d'estinzione. I suoi numerosi viaggi hanno affinato la sua preoccupazione per le mutazioni della civiltà industriale. Nel 1900, rinuncia a una carriera militare per studiare architettura e belle arti a Monaco, poi a Parigi, dove lavora come illustratore, sposa la pittrice Martha Fricke (morta nel 1907) e frequenta gli allievi di F. Delsarte. Tornato a Monaco nel 1910, desideroso di fare del corpo un mezzo di rigenerazione, si interessa alla notazione per iscritto del movimento, ai metodi di cultura del corpo (R. Bode, B. Mensendieck) e alla funzione del teatro nella cultura, trasponendo il concetto di opera totale di R. Wagner nella danza nelle sfilate del carnevale e in Sieg des Opfers (1914). Con la sua seconda moglie Maja Lederer, apre nel 1913 uno studio per la danza e l’arte scenica dove moltiplica le esperienze sul movimento, il suono e la parola. La Prima Guerra Mondiale lo porta a Zurigo e Ascona. Assistito da S. Perrotet e M. Wigman, presenta nel 1917 un Inno al sole che prefigura il potenziale creativo dei Bewegungschöre ["Cori" (gruppi) di movimento. ndr]. Nella corrente utopista che circolava allora in Europa, si apre a tutte le pratiche, credenze e filosofie (sufismo, massoneria, teosofia, pensiero vitalista) che gli permettono di orientare la sua ricerca, sostenuta dalla radicalità artistica della bohème monacense e del dadaismo con cui entra in contatto a Zurigo. Dopo la guerra, la Scuola Laban, stabilitasi a Stoccarda nel 1920 e poi ad Amburgo con D. Bereska, si suddivide rapidamente in filiali (21 nel 1927). Laban abbandona quindi i suoi lavori di illustratore che gli assicuravano la sussistenza in Svizzera con le sue compagne (Lederer e Perrotet) e i loro figli.
Gli anni 1919-1927 sono anche ricchi d'invenzioni sceniche. Con la Tanzbühne, fondata a Stoccarda e poi a Amburgo, Laban ripropone opere del repertorio (Agamemnon, 1924) e crea opere ispirate al registro teatrale (satira, commedia, dramma, ecc.). Con l’uso dei Bewegungschöre, di allestimenti astratti e montaggi musicali innovativi, partecipa ad una riforma generale dell’estetica che si esprime in Schwingende Tempel (1922) e Titan (1927). Solista nelle sue creazioni, danza Don Juan quando un incidente mette fine alla sua carriera di ballerino nel 1926. Si dedica quindi all’istituzionalizzazione della danza. Trasferita a Würzburg nel 1927, poi a Berlino, sotto forma di un Istituto coreografico, la sua Scuola diventa un laboratorio di ricerche sulla notazione e un centro di formazione professionale. Organizza i Congressi dei danzatori tedeschi, dirige la loro sindacalizzazione e difende il concetto di Tanztheater. Coreografo a Bayreuth (1930-1931), dirige il Balletto dell’Opera di Berlino dal 1931 al 1934. La sua speranza di vedere la danza moderna determinare il volto del suo tempo è confortata dall’istituzione di una politica della danza da parte del nuovo potere nazionalsocialista. Nominato direttore della Deutsche Tanzbühne di Berlino in seno del Ministero della Propaganda, fonda, tra le altre cose, i Deutsche Meisterwerkstätten für Tanz [Laboratori magistrali tedeschi per la danza], crea un festival di danza moderna e intensifica le sue messinscene con migliaia di ballerini, progetti che si vede costretto ad abbandonare dopo il divieto di rappresentare per la cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici di Berlino del 1936 di Vom Tauwind und der neuen Freude (1936). Sostituito da R. Cunz a Berlino, Laban emigra nel 1937. Nel 1938 si trasferisce in Gran Bretagna con K. Jooss, riprende l’insegnamento assistito da L. Ullman e si interessa al miglioramento della produttività industriale. Nominato consulente dalle fabbriche di armamenti Paton Lawrence & Co. nel 1941, si stabilisce a Manchester e lavora alla sua Théorie dell’effort. (1)
Ricercatore instancabile, i suoi principi del movimento sono un’invito reale all’inventiva che le scuole di Jooss in Germania, S. Leeder in Svizzera, I. Bartenieff e il Dance Notation Bureau (creato nel 1940) a New York e il Laban Center di Londra contribuiscono a prolungare. Questo uomo dalle mille risorse ha saputo mantenere le sue teorie in continua evoluzione: lo stesso utopista di una danza che come un “tempio in movimento” aiuterebbe l’umanità a ritrovare le sue radici ancestrali fragilizzate dalla società industriale, si riconcilia con la macchina per sviluppare l’ultima fase della sua teoria. Le sue esperienze più rivoluzionarie, iniziate nella piena effervescenza della modernità, hanno spinto i limiti delle pratiche artistiche conosciute. Cercando uno spazio che restituisca la relazione dell’uomo con il cosmo, affronta la sperimentazione nella natura lontano dalle leggi della prospettiva scenica e crea una nuova concezione e organizzazione dello spazio (Kinésphère, piani) basata sul rapporto del corpo con la forza di gravità. Con l’improvvisazione mette in evidenza il flusso e il ritmo del movimento; indipendenti dalla musica, dinamizzati dall’impulso negli schwungs [slanci]. Dai suoi tentativi emergono poco a poco, attraverso una creatività incessante che non esclude il caso, gli elementi di un pensiero della danza (choreosophie) che sia necessaria alla perpetuità della nuova danza nascente. Integrando i risultati della danza classica e della musica, sviluppa la choreutica che, con l’eukinetica (2), dà una risposta coreografica alle ricerche sul suono e il colore di A. Schönberg e W. Kandinsky. Nel suo sforzo di dare alla danza tutti gli strumenti di un’arte maggiore, crea un sistema di notazione e sviluppa la pratica delle scale o gamme, vera melodia del corpo, che si articola in uno spazio-tempo di cui l’icosaedro è il simbolo più visibile e la ricerca di una trascendenza la sua inclinazione più segreta.
Avventuriero dell’arte, megalomane inquietante o taylorista applicato, Laban rimane un enigma. L’interruzione obbligata della sua carriera di ballerino nel 1926 e le modifiche all’arte indotte dal controllo nazista accentuano il suo senso dell'eccesso. Nel 1936, messo ai margini, si allontana definitivamente dalla creazione coreografica: la sua Teoria dell’effort integra i suoi lavori precedenti pur liberandoli da un obiettivo esclusivamente artistico e si orienta, negli ultimi anni, verso un’applicazione terapeutica. Prolifico iniziatore dell’Ausdruckstanz (3), è più di ogni altra cosa il grande spirito visionario della danza moderna europea il cui pensiero ha aperto percorsi ancora da esplorare.
Laure Guilbert e Marilén Iglesias-Breuker
Dictionnaire de la danse Larousse (1999)
(1) La théorie de l’effort de Laban è una metodologia di analisi del movimento sviluppata da Rudolf Laban. Questa metodologia si basa sull’idea che il movimento umano può essere descritto in termini di quattro elementi fondamentali: peso, tempo, spazio e flusso.
https://www.storiadelladanza.it/rudolf-laban-teorie-della-danza-espressionista/
(2) choreutica (il rapporto tra il corpo e lo spazio) e di eukinetica (una formulazione per tutti i possibili tipi e direzioni di movimenti corporei)
(3) Ausdruckstanz: danza espressiva o danza d'espressione
Nato a Bratislava [Pozsony; Pressburg], il 15 dicembre 1879, morto a Weybridge, Surrey, il 1º luglio 1958. Ballerino, coreografo, maître de ballet e teorico austro-ungarico e tedesco. Figlio di un ufficiale dell’Impero austro-ungarico, dalle feste dei villaggi della Bosnia, che ha conosciuto da bambino ha conservato l’immagine di una vera cultura popolare in via d'estinzione. I suoi numerosi viaggi hanno affinato la sua preoccupazione per le mutazioni della civiltà industriale. Nel 1900, rinuncia a una carriera militare per studiare architettura e belle arti a Monaco, poi a Parigi, dove lavora come illustratore, sposa la pittrice Martha Fricke (morta nel 1907) e frequenta gli allievi di F. Delsarte. Tornato a Monaco nel 1910, desideroso di fare del corpo un mezzo di rigenerazione, si interessa alla notazione per iscritto del movimento, ai metodi di cultura del corpo (R. Bode, B. Mensendieck) e alla funzione del teatro nella cultura, trasponendo il concetto di opera totale di R. Wagner nella danza nelle sfilate del carnevale e in Sieg des Opfers (1914). Con la sua seconda moglie Maja Lederer, apre nel 1913 uno studio per la danza e l’arte scenica dove moltiplica le esperienze sul movimento, il suono e la parola. La Prima Guerra Mondiale lo porta a Zurigo e Ascona. Assistito da S. Perrotet e M. Wigman, presenta nel 1917 un Inno al sole che prefigura il potenziale creativo dei Bewegungschöre ["Cori" (gruppi) di movimento. ndr]. Nella corrente utopista che circolava allora in Europa, si apre a tutte le pratiche, credenze e filosofie (sufismo, massoneria, teosofia, pensiero vitalista) che gli permettono di orientare la sua ricerca, sostenuta dalla radicalità artistica della bohème monacense e del dadaismo con cui entra in contatto a Zurigo. Dopo la guerra, la Scuola Laban, stabilitasi a Stoccarda nel 1920 e poi ad Amburgo con D. Bereska, si suddivide rapidamente in filiali (21 nel 1927). Laban abbandona quindi i suoi lavori di illustratore che gli assicuravano la sussistenza in Svizzera con le sue compagne (Lederer e Perrotet) e i loro figli.
Gli anni 1919-1927 sono anche ricchi d'invenzioni sceniche. Con la Tanzbühne, fondata a Stoccarda e poi a Amburgo, Laban ripropone opere del repertorio (Agamemnon, 1924) e crea opere ispirate al registro teatrale (satira, commedia, dramma, ecc.). Con l’uso dei Bewegungschöre, di allestimenti astratti e montaggi musicali innovativi, partecipa ad una riforma generale dell’estetica che si esprime in Schwingende Tempel (1922) e Titan (1927). Solista nelle sue creazioni, danza Don Juan quando un incidente mette fine alla sua carriera di ballerino nel 1926. Si dedica quindi all’istituzionalizzazione della danza. Trasferita a Würzburg nel 1927, poi a Berlino, sotto forma di un Istituto coreografico, la sua Scuola diventa un laboratorio di ricerche sulla notazione e un centro di formazione professionale. Organizza i Congressi dei danzatori tedeschi, dirige la loro sindacalizzazione e difende il concetto di Tanztheater. Coreografo a Bayreuth (1930-1931), dirige il Balletto dell’Opera di Berlino dal 1931 al 1934. La sua speranza di vedere la danza moderna determinare il volto del suo tempo è confortata dall’istituzione di una politica della danza da parte del nuovo potere nazionalsocialista. Nominato direttore della Deutsche Tanzbühne di Berlino in seno del Ministero della Propaganda, fonda, tra le altre cose, i Deutsche Meisterwerkstätten für Tanz [Laboratori magistrali tedeschi per la danza], crea un festival di danza moderna e intensifica le sue messinscene con migliaia di ballerini, progetti che si vede costretto ad abbandonare dopo il divieto di rappresentare per la cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici di Berlino del 1936 di Vom Tauwind und der neuen Freude (1936). Sostituito da R. Cunz a Berlino, Laban emigra nel 1937. Nel 1938 si trasferisce in Gran Bretagna con K. Jooss, riprende l’insegnamento assistito da L. Ullman e si interessa al miglioramento della produttività industriale. Nominato consulente dalle fabbriche di armamenti Paton Lawrence & Co. nel 1941, si stabilisce a Manchester e lavora alla sua Théorie dell’effort. (1)
Ricercatore instancabile, i suoi principi del movimento sono un’invito reale all’inventiva che le scuole di Jooss in Germania, S. Leeder in Svizzera, I. Bartenieff e il Dance Notation Bureau (creato nel 1940) a New York e il Laban Center di Londra contribuiscono a prolungare. Questo uomo dalle mille risorse ha saputo mantenere le sue teorie in continua evoluzione: lo stesso utopista di una danza che come un “tempio in movimento” aiuterebbe l’umanità a ritrovare le sue radici ancestrali fragilizzate dalla società industriale, si riconcilia con la macchina per sviluppare l’ultima fase della sua teoria. Le sue esperienze più rivoluzionarie, iniziate nella piena effervescenza della modernità, hanno spinto i limiti delle pratiche artistiche conosciute. Cercando uno spazio che restituisca la relazione dell’uomo con il cosmo, affronta la sperimentazione nella natura lontano dalle leggi della prospettiva scenica e crea una nuova concezione e organizzazione dello spazio (Kinésphère, piani) basata sul rapporto del corpo con la forza di gravità. Con l’improvvisazione mette in evidenza il flusso e il ritmo del movimento; indipendenti dalla musica, dinamizzati dall’impulso negli schwungs [slanci]. Dai suoi tentativi emergono poco a poco, attraverso una creatività incessante che non esclude il caso, gli elementi di un pensiero della danza (choreosophie) che sia necessaria alla perpetuità della nuova danza nascente. Integrando i risultati della danza classica e della musica, sviluppa la choreutica che, con l’eukinetica (2), dà una risposta coreografica alle ricerche sul suono e il colore di A. Schönberg e W. Kandinsky. Nel suo sforzo di dare alla danza tutti gli strumenti di un’arte maggiore, crea un sistema di notazione e sviluppa la pratica delle scale o gamme, vera melodia del corpo, che si articola in uno spazio-tempo di cui l’icosaedro è il simbolo più visibile e la ricerca di una trascendenza la sua inclinazione più segreta.
Avventuriero dell’arte, megalomane inquietante o taylorista applicato, Laban rimane un enigma. L’interruzione obbligata della sua carriera di ballerino nel 1926 e le modifiche all’arte indotte dal controllo nazista accentuano il suo senso dell'eccesso. Nel 1936, messo ai margini, si allontana definitivamente dalla creazione coreografica: la sua Teoria dell’effort integra i suoi lavori precedenti pur liberandoli da un obiettivo esclusivamente artistico e si orienta, negli ultimi anni, verso un’applicazione terapeutica. Prolifico iniziatore dell’Ausdruckstanz (3), è più di ogni altra cosa il grande spirito visionario della danza moderna europea il cui pensiero ha aperto percorsi ancora da esplorare.
Laure Guilbert e Marilén Iglesias-Breuker
Dictionnaire de la danse Larousse (1999)
(1) La théorie de l’effort de Laban è una metodologia di analisi del movimento sviluppata da Rudolf Laban. Questa metodologia si basa sull’idea che il movimento umano può essere descritto in termini di quattro elementi fondamentali: peso, tempo, spazio e flusso.
https://www.storiadelladanza.it/rudolf-laban-teorie-della-danza-espressionista/
(2) choreutica (il rapporto tra il corpo e lo spazio) e di eukinetica (una formulazione per tutti i possibili tipi e direzioni di movimenti corporei)
(3) Ausdruckstanz: danza espressiva o danza d'espressione
Interpretazioni
Quasi sempre presente in tutte le sue creazioni fino al 1926 quando si infortuna gravemente durante una ripresa di Don Juan a Norimberga
Quasi sempre presente in tutte le sue creazioni fino al 1926 quando si infortuna gravemente durante una ripresa di Don Juan a Norimberga
Coreografie
1897
Die Erde (La Terra); prima bozza con disegni, Pressburg. 1899 Fest der Fähnrich (Festa dei cadetti), prima assoluta, Accademia militare, Vienna. 1907 Fest des Tigers (Festa della Tigre), prima assoluta, Nizza. 1912-1914 Hymne aus "Traum von der Erde" (Inno del sogno della terra) Die Geburt des Menschen (La nascita dell'umanità) Anarchos Das Fest (La celebrazione) Zwischen den Schatten (Tra le ombre) Der mystische Schrei (Il grido mistico) Fiur (Tutti i manoscritti delle danze furono scritti da Laban e probabilmente eseguite a Monaco o ad Ascona) 1912 Scene da Hymne aus "Traum von der Erde": Lieder von der Erde (Il canto della Terra) e Die Grünen (I Verdi), probabilmente rappresentate a Monaco. 1913 Der Trommelstock tanzt (La bacchetta danza), Ascona. Istars Höllenfahrt (La discesa agli inferi di Istar), Ascona. 1914 Die Geburt des Tanzes aus der Hölle - Hexensabbat (La nascita della danza infernale: il Sabba delle streghe). Carnevale di Monaco. Nachweißiwürstige Tänze (Danze delle salsicce bavaresi). Carnevale di Monaco. Ein Tag im Hain des Äskulap (Una giornata nel boschetto di Esculapio). Carnevale di Monaco. Lento e Hexentanz (Danza delle streghe), (lettura e dimostrazione del Laboratorio Laban sul movimento), Monaco. Der freie Tanz - Der Tanz ohne Musik (La danza libera – Danza senza musica) (conferenza e dimostrazione del metodo di Laban) con dimostrazione dei lavori: Bewegungsstudie (Studio del movimento), Rhythmische Folge (Successione ritmica), Zweitanz II (Due danze), Lento IV Bewegungsspiel op. 72 (rappresentazione di movimento op. 72), Rhythmische Folge II (Successione ritmica), Tanz (Danza), Groteske II (Grottesche), Lento V, Formate I, Lied (Canzone), Zweitanz I (una danza), Lento, Dreitanz (Tre danze) Hexentanz (Danza delle streghe). Eseguito al Museo di Monaco. Sieg des Opfers (La vittoria del sacrificio), dramma di danza basato sul dramma omonimo di Hans Brandenburg. Prove solo ad Ascona. 1916 Der Spielmann (Il giocatore), favola danzante, primo lavoro esteso di danza di Laban. Sede dell'Associazione Mercantile di Zurigo "Saal zu den Kaufleuten". Marsch a Es-Moll (Marcia in Mi bemolle minore), (Serata solista della Scuola Laban, mus. Schubert). Zurigo, Scuola dell'Arte del Movimento. Conferenza dimostrativa della Scuola Laban: dimostrazioni di Bewegungsformate e Tanzdichtung (Formati di movimento e poesia di danza), Zurigo, Scuola dell'Arte del Movimento. 1916? Serata solista della scuola Laban con la rappresentazione delle danze: Tanz des Bösen (Danza del male) Der Mathematikus (Il Matematico) Der Mönch (Il monaco) Persischer Tanz (Danza persiana), Zurigo, Scuola dell'Arte del Movimento. 1917 Sonnenfest (Festa del sole) con la rappresentazione delle danze: Sang an die Sonne (Cantata al sole), Die Wunderblume (Il fiore delle meraviglie), Alte Riten e Tänze (Antichi riti e danze), Congresso massonico di Ascona. Serata danzante della Scuola Laban: Das Märchen (La favola), (mus. Raff) e Tanz (Danza), (mus. Beethoven). Zurigo, Scuola dell'Arte del Movimento. Serata danzante della Scuola Laban: Momento musicale, (mus. Franz Schubert); Rappel des oiseau/Tendres plaintes, (mus. Rameau); Bewegungsbild (film); Ungarischer Tanz (danza ungherese, da Brahms); Walzer aus dem Rosenkavalier, (mus. da R. Strauss); Bewegungsbild: Türkische Lied (Film: Canzone turca); Pantomimische Szene (Scena pantomimica) (mus. Kreisler e Schubert). Zurigo, Scuola dell'Arte del Movimento. 1918? scritti da Laban e forse rappresentati a Zurigo, Scuola dell'Arte del Movimento: Die Persische Braut (La sposa persiana) Die Grimasse des Sultans (La smorfia del sultano) Die Tänzer vom Berg (Le danzatrici del monte) Der Minister and die Hexe (Il ministro e la strega) Der Pfad der Tugend (Il sentiero della Virtù) Gualdi-Fragment (probabilmente una pantomima cinematografica) Die drei Tänze (Le tre danze). Der Mord (L'assassinio) Ritus (Rito) Der Tod (La morte) Das Geheimnis (Il segreto) Macbeth (solo disegni) 1921 Contributo coreografico per Tannhäuser-Bacchanal (Tannhäuser e il concorso di canto sul Wartburg), opera di Richard Wagner. Teatro Nazionale di Mannheim. Elfenreigen (danza in cerchio degli elfi) Sylphentanz (Danza della Silfide). (Danza solista, mus. Berlioz) Ungarischer Marsch (Marcia magiara, mus. di Hector Berlioz) Epische Tanzfolge in vier Reigen/Die Geblendeten (Prima sequenza di danza epica/Gli accecati), Teatro Nazionale di Mannheim. 1922 Himmel ed Erde (Cielo e Terra). Piece di teatro-danza su musica di Friedrich Wilckens e testi in tedesco, Wurttembergisches Landestheater di Stoccarda. Mosaik (Mosaico), Stadttheater Lubecca Die Fledermaus (Il pipistrello), palco di prova, Zoo di Amburgo Fausts Erlösung (La Redenzione di Faust) con la rappresentazione delle danze: Das Feuer (Il fuoco) e Grabgesang (Canzone tombale), Ernst-Merck-Hall, Amburgo. Der Schwingende Tempel (Il tempio oscillante), Conventgarten, Amburgo 1923 Schwingende Getvalten (Forze vibranti), Blauer Salon, Stoccarda. Tschaikowski-Serenade, Stadttheater, Rostock. Contributo coreografico per Josephslegende (La leggenda di Giuseppe, mus. R. Strauss), Stadttheater, Amburgo. Intrattenimento danzante con la rappresentazione delle danze: Lichtwende (Luce nascente), noto anche come Sehnsucht Lichtwende (Desiderio di luce nascente); Bizarrer Zweitanz (Bizzarro ballo a due); Schattenwege (Percorsi d'ombra); Choreographische Studie (Studio coreografico); Magyarische Klänge (Suoni ungheresi), Conventgarten, Amburgo Zaubergarten (Giardino Magico), fiaba danzante ornamentale, palco delle prove, Zoo di Amburgo. Serata danzante con la rappresentazione delle danze: Ballade (Ballata); Dreimännertanz (Danza di tre uomini); Schwankend (Oscillante) Sprühteufel (Piccolo fuoco d'artificio), palco di prova, Zoo di Amburgo. Gaukelei (Illusioni), pièce di teatro-danza con musiche di Mozart e Haydn, Conventgarten, Amburgo. Intrattenimento danzante con la rappresentazione delle danze: Schwungtanz (Danza Swing); Fermate—ohne Musik (Fermata—senza musica); Dämon (Demone); Slawische Rhythmen (Ritmi slavi); Marcia; Zyklop (Ciclope); Raumgespinst (Rete spaziale); Stiltanz (danza di stile), Kunsthaus, Stoccarda. Zweite Page der ernsten und heiteren Kammertänze in zwei Teilen (Seconda serie di danze da camera serie e allegre in due parti): Serata danzante con la rappresentazione delle danze: I. Drachentoterei (Uccisione del drago); Valzer; Gotisches Thema (Tema gotico); Schwungtanz (Danza Swing). II. Gruppengroteske (Gruppo grottesco); Danza; Geröll (Massi); Marschparodie (Parodia di marcia), palco delle prove, Zoo di Amburgo. Serata danzante con la rappresentazione delle danze: Hiero-Rhythmik (Ritmo Hiero); Gavotte; Orchestrische Gesprache (Conversazioni orchestrali), palco delle prove, Zoo di Amburgo. Komödie (Commedia), pièce di teatrodanza, Sagebiel Hall, Amburgo. Serata danzante con la rappresentazione delle danze: Romanze; Dunkle Rhythmen (Ritmi oscuri); Formate II; Groteske (Grottesche); Ifriti, palco di prova, Zoo di Amburgo. Contributo coreografico per l'Opera Wintermärchen (Racconto d'inverno), Deutsches Schauspielhaus, Amburgo Prometheus, dramma di danza, Ernst-Merck-Hall, Amburgo. 1924 Ornament, Serata danzante, palco di prova, Zoo di Amburgo. Serata danzante con la rappresentazione delle danze: Aufschwung (Ripresa); Liebesspiel (Gioco d'amore); Fünf Variationen (Cinque variazioni) Groteske (Grottesco); Gruppentanz (Danza di gruppo); Raumrhythtnen; Klagelied (lamento funebre); Nocturne; Resoluto; The Two; Schemen (Schemi); Tanz; Zweitanz, palco delle prove, Zoo di Amburgo. Dreimännertanz (Danza di tre uomini), Theater am Nollendorfplatz Berlino. Intrattenimento danzante con la rappresentazione delle danze: Basso Ostinato; Bewegtes Thema (Tema in movimento); Grotesker Zweitanz (Duo di danza grottesco); Aus den männertänzen II (Da danze maschili II) Masken-Phantasmagorie (Maschere-Fantasmagoria); Gruppengroteske (Gruppo grottesco) Tanzschwank (Danza Swing); Oben und Unten (sopra e sotto), Theater am Nollendorfplatz Berlino. Vögel (Uccelli), Harmony Hall, Wurzburg Peitschentanz (Danza sferzante), Blauer Salon, Stoccarda. Intrattenimento danzante con la rappresentazione delle danze: Andante; Fledermäuse (Pipistrelli); Die Zwei (I Due), Art Hall di Amburgo. Intrattenimento danzante con la rappresentazione delle danze: Viertanz (Quattro danze); Corale; Kreisel (trottola); Burletta, Solo accompagnato al pianoforte. Eseguito al Teatro Tuskanec, Zagabria. Agamemnons Tod (Morte di Agamennone), movimento corale basato sull'Orestea di Eschilo, Sagebiel Hall, Amburgo. Contributo coreografico per l'Opera Faust I, Deutsches Schauspielhaus, Amburgo. Les Petits Riens, (mus. Mozart) Contributo coreografico per l'Opera Sommernachtstraum (Sogno di una notte di mezza estate), Deutsches Schauspielhaus, Amburgo. Burleske Tanzrevue (Rivista Burlesque), Amburgo. Phantastische Revue/Wachsfigurenkabinett in 12 Bildern (Rivista Fantastica/Gabinetto delle figure di cera in 12 quadri), Deutsches Schauspielhaus, Amburgo. Orchidee (Orchidea). Danza ornamentale. Rappresentato in Wege zu Kraft e Schönheit (Percorsi verso la forza e la bellezza), film sulla cultura fisica moderna in sei parti di Wilhelm Prager. 1925 Orchestik, Serie di danze da camera, Volksoper di Amburgo. Serate danzanti, palco delle prove, Zoo di Amburgo: Alte Tanzvisionen (Antiche visioni di danza). Arabesken (Arabeschi) Bauerntänze (Danze contadine) Begegnung (Incontro) Burleske Gigua und Walzerparodie (Parodia giga Burlesque e parodia di valzer) Byzanz (Bisanzio) Chinesenstadt (città cinese) Dithyrambus (Dossologia appassionata di Dioniso) Firlefanz (Sfarzoso) Formate Das Grauen (L'orrore) Homunkulus (Homunculus) Ikosaeder (lcosaedro) Im Lande des Schweigens (Nel paese del silenzio). Interpunktionstanz (Danza della punteggiatura). Ipanema Irrwische (Agitati) Klub der Sonderlinge (Club degli Eccentrici) Kreuzgänge (Chiostri) Kristall (cristallo) Lustleid (piacere nella sofferenza) Marotte (Stranezza) Marcia Der Mönch (Il Monaco) Mondänes (Mondano) Phantastisches Kabarett (Cabaret fantastico) Rhythinische Suite (Suite ritmica) Rituale und Opfertanze (Rituale e danza della vittima) Serata danzante: "Scene di danza di Richard Wagner" Dal ciclo operistico Der Ring des Nibelungen (L'anello del Nibelungo) di Richard Wagner con le danze: Alberich und Minne da "Das Rheingold" (L'Oro del Reno); Heldisches Thema (Tema eroico) e Bewegungsmotiv zum "Feuerzauber" (Motivo di movimento per la magia del fuoco) da "Die Walküre" (La Valchiria); Trauertanz (Danza del lutto) e Feierliches Motiv (Tema solenne) da "Götterdammerung" (Il Crepuscolo degli dei); Drei Grotesktänze (tre danze grottesche); Begegnung-Zauber-Liebestod (Incontro-Magia-Morte d'amore) da "Tristan und lsolde" (Tristano e Isotta); Klingsor und Kundry da "Parsifal", palco di prova, Zoo di Amburgo. "Choreographische Tänze", Serata danzante con la rappresentazione delle danze: I. Tänze (Danze); II. Choreographische Studien (Studi coreografici); III. Grotesken (Grottesche); IV. BurIeske Tanzsuite (Suite di danze Burlesque), palco di prova, Zoo di Amburgo. Intrattenimento danzante con la rappresentazione delle danze: Kampf der Farben (Battaglia di colori); Dämmernde Rhythmen (Ritmi crepuscolari), Stadttheater, Amburgo. Terpsichore Spettacolo di danza dall'opera di Händel). Coreografia di Rudolf Laban in collaborazione con Dussia Bereska, Conventgarten, Amburgo Don Juan Dramma di danza di gruppo (con movimento corale), tratto dall'omonimo balletto di Christoph W. Gluck e con musiche da Orfeo ed Euridice di Gluck, Conventgarten, Amburgo. |
1926
Intrattenimento danzante con la rappresentazione delle danze: Ekstatische Tänze (Danze estatiche); Gebet (Preghiera); Mosaik (Mosaico); Schatten (Ombre); Träume (Sogni); Ornamentaler Tanz: Kristall (Danza ornamentale: Cristallo). Klindworth-Scharwenka-Hall, Berlino. Tempeltanz (Danza del tempio). Berlino. Narrenspiegel (Lo specchio del folle), dramma danzato, Saal im Holsteinischen Hof, Elmshorn. Westliche Contemporains, Debussy-Walzer-Tanz, Pfauentheater, Zurigo. Intrattenimento danzante con la rappresentazione delle danze: Modern Rhythmen (Ritmi moderni); Exotisches (Esotico); Mondänes (Mondano); Bauertänze (danze contadine) 1927 Orpheus Contributo coreografico per l'Opera "Orfeo ed Euridice" di Christoph W. Gluck, Conventgarten, Amburgo. Die gebrochene Linie: Eine Folge abstrakter Begebenheiten (La linea spezzata: una sequenza di eventi astratti), Stadttheater Gorlitz. Debussy-Walzer-Tanz, Konstanz. Scherzo e Beethovensches Septett al Festival Beethoven, Kursaal di Bad Mergentheim. Titan movimento corale, con musica di Beethoven, Stadthalle, Magdeburgo. Die Nacht (La notte). Piece di teatro-danza, Stadthalle, Magdeburgo. Ritterballett (Balletto dei cavalieri), con musiche di Beethoven, Beethoven Festival, Bad Mergentheim. Intrattenimento danzante con la rappresentazione delle danze: Eine Biedermeiergeschichte (Una storia d'epoca Biedermeier); Der Besuch; Elegie (Elegia); Mammon—Liebe—Technik; Die Maske (La maschera), Lipsia. Serata danzante con la rappresentazione di scene da: Fausts Erlösung (La Redenzione di Faust); Zeitlupe (al rallentatore). Scena dalla coreografia di Laban, Die grünen clowns (i clown verdi); Das grüne Krokodil (Il coccodrillo verde), probabilmente eseguita sul palco di prova, Zoo di Amburgo. Die lustigen Sterne (Le stelle divertenti). (È stato eseguito anche con il titolo Überdrehtes Planetarium (Planetario esagerato), palco di prova, Zoo di Amburgo. Die grünen clowns (i clown verdi) Danze satiriche per solista e gruppo: Psychomechanik (Psicomeccanica); Verkettungen (Concatenazioni); Klub der Sonderlinge (Club degli Eccentrici); Gedankenflucht (Volo di pensieri); Firlefanz (Sciocchezzuola); Zeitlupe (Rallentatore); Militarismus (Militarismo); Atonale (Atonale), palco di prova, Zoo di Amburgo. Intrattenimento danzante con la rappresentazione delle danze: Romanze in Rot (Romanzo in rosso) Aus alten Tempeln (dagli antichi templi). Film in due parti senza musica. Questa coreografia è stata successivamente eseguita con il titolo Tanzbild nach Musik von Debussy (quadro danzante dalla musica di Debussy); Gericht (Tribunale), Eseguito a Lubecca. Lavori solo in manoscritto, mai rappresentati: Die blasse Maske (La maschera pallida) Die Entführung (Il rapimento) Die Orchideenbraut (La sposa orchidea) Die Spieluhr (Il carillon) Die schöne Tamara (La bella Tamara) Schattenspiele (Giochi d'ombre) Judas lschariot (Giuda Iscariota) 1928 Intrattenimento danzante con la rappresentazione delle danze: Quartett; Ornament I; Männerduo (Duo maschile); Mit Nachdruck (Con enfasi); Ornament II; Sieger (Vincitore); Kampf (Battaglia); Lyrische Suite (Suite lirica); EntfaItung (Dispiegamento) Drachenmärchen (Fiaba del drago); Feme Intrattenimento con la rappresentazione di danze ornamentali, estatiche, satiriche, grottesche, eucinetiche, sofisticate e ritmate: Krieger (Guerriero); Ornamente (Ornamenti); Zigeunerlied (canzone gitana); Sturmmarsch (marcia tempestosa); Raserei (Rabbia); Gehirnoperation (Operazione al cervello); Männerduo (Duo maschile); Aus der Legendensuite (Dalla suite della Leggenda), Dorpat (oggi Tartu, Estonia ), eseguito a Posen (oggi Poznan, Polonia) e a Memel (oggi Klaipeda, Lituania). Salonmarsch (Marcia da salone), musica di Johann Strauss. Eseguito a Flensburgo. Serata danzante con la rappresentazione delle danze: Der rote Punkt (Il punto rosso) e Ka-Ta-Bü-Revue, Rivista del gruppo di danza da camera) 1929 Gesellschaftssatiren (Satire sociali): Persischer Marsch (Marcia persiana). Quartetto su musiche di Johann Strauss. Tango. Duo su musiche di Marc Lavry. Lustiger Marsch (Marcia divertente). Quartetto Groteske (Grottesco) Maskerade (Masquerade). Quartetto. Dopo le melodie italiane, modifiche di Marc Lavry. Reigen der Trauer (Danza del dolore). Scena dal dramma di danza "Narrenspiegel" (rappresentato anche con il titolo Romanze in Rot). Contributo coreografico per "Festzug des Handwerks und Gewerbes" a Vienna. Alltag und Fest (Tutti i giorni e festività), movimento corale, Stadio sportivo, Mannheim. 1930 Die Eroberung der Elemente (La conquista degli elementi), movimento corale, solo manoscritto. Intrattenimento danzante con la rappresentazione delle danze: Das lebende Bild (L'immagine vivente); Guppenforn-Lehrfilm (Forma di gruppo – Film educativo); Tanz ist Leben (La danza è vita); Tanz der Menschheit (Danza dell'umanità) Die Befreiung des Körpers (La liberazione del corpo) Tannhäuser-Bacchanal Contributo coreografico per l'Opera "Tannhäuser" di Wagner, Festspielhaus Bayreuth. Polowetzer Tänze aus Fürst Igor (Danze Polovetsiane) dall'opera di Borodin "Il Principe Igor", Preußischen Staatstheater, Berlino. Contributo coreografico per l'Opera Le preziose ridicole di Arturo Rossato tratta da "Les Précieuses ridicules" di Moliere, Preußischen Staatstheater, Berlino. Walpurgisnacht-Bacchanale, contributo coreografico dall'opera "Faust" di Charles Gounod, Preußischen Staatstheater, Berlino. Serata danzante con la rappresentazione delle danze: Spanische Stunde (L'ora spagnola); Kleine Dreigroschenmusik für Orchester (Musica da tre soldi per orchestra); Jeux (Giochi); Hin und Zurück (Andata e ritorno), Preußischen Staatstheater, Berlino. Der Tanz der sieben Schleier (Danza dei sette veli) contributo coreografico dall'opera Salome di Richard Strauss, Preußischen Staatstheater, Berlino. Contributo coreografico per l'opera Die Meistersinger von Nürnberg (I Maestri Cantori di Norimberga) di Richard Wagner, Preußischen Staatstheater, Berlino. Contributo coreografico per l'Opernball (Ballo dell'Opera), Kroll Opera, Berlino. Contributo coreografico per l'opera Louise, di Gustave Charpentier, Preußischen Staatstheater, Berlino. Serata danzante con la rappresentazione delle danze: Spiel oder Ernst (Gioco o serietà); Silvesterspuk oder der Orchestermixer (Il fantasma di Capodanno o il mixer dell'orchestra); Die Verlobung bei der Laterne (Il fidanzamento presso il lampione), Preußischen Staatstheater, Berlino. 1931 Contributo coreografico per Eine Nacht in Venedig (Una notte a Venezia) di Johann Strauss, Preußischen Staatstheater, Berlino. Serata danzante con la rappresentazione delle danze: Karnevalistische Tanzsuite (Suite da ballo di carnevale), e danze dell'Opera "Gianni Schicchi" di Giacomo Puccini, Preußischen Staatstheater, Berlino. Contributo coreografico per l'Operetta Der Zigeunerbaron (Lo Zingaro Barone) di Johann Strauss, Preußischen Staatstheater, Berlino. Contributo coreografico per l'Opera Oberon di Carl Maria von Weber, Preußischen Staatstheater, Berlino. Contributo coreografico per l'Opera Die schalkhafte Witwe (Le donne curiose). Opera di Ermanno Wolf-Ferrari, Preußischen Staatstheater, Berlino. Serata danzante con la rappresentazione delle danze: Karnevalistische Tanzsuite (Suite di danza carnevalesca); Frauentänze (Danze femminili); Mannertänze (Danze maschili); Humoresken (Umoristico); Spanische Tänze (Danze spagnole), Preußischen Staatstheater, Berlino. Serata danzante con il contributo coreografico per Die Mitschuldigen (I complici), da una commedia di Goethe, Preußischen Staatstheater, Berlino. Tänze (Danze), su musiche di Bedrich Smetana (dall'opera "La sposa venduta"), Johann Strauss (da "Gypsy Baron" e "Waltz in Silver"), Giuseppe Verdi (danze spagnole da "La Traviata"), Edvard Grieg, Johannes Brahms e altri. Spettacolo, Schillertheater, Berlino. Contributo coreografico per la commedia musicale Die Geisha (La Geisha)di Owen Hall e Sidney Jones, Preußischen Staatstheater, Berlino. 1932 Contributo coreografico per l'Opera Carmen, di Georges Bizet, Preußischen Staatstheater, Berlino. Contributo coreografico per l'Opera La Traviata, di Giuseppe Verdi, Preußischen Staatstheater, Berlino. Contributo coreografico per l'Opera Sizilianische Vesper (I Vespri Siciliani) di Giuseppe Verdi, Preußischen Staatstheater, Berlino. Contributo coreografico per l'Opera Idomeneo, di Mozart, Preußischen Staatstheater, Berlino. Contributo coreografico per Einmal hunderttausend Thaler (100 000 Talleri), farsa di David Kalisch, Preußischen Staatstheater, Berlino. 1933 Contributo coreografico-pantomimico per l'Opera Rienzi, der Letzte der Tribunen (Rienzi, l'ultimo dei tribuni) di Richard Wagner, Preußischen Staatstheater, Berlino. Contributo coreografico per l'Opera Donna Diana di Emil Nikolaus Reznicek, Preußischen Staatstheater, Berlino. 1934 Contributo coreografico per l'Opera Tannhäuser di Richard Wagner, Preußischen Staatstheater, Berlino. Contributo coreografico per l'Opera Die Perlenfischer (I pescatori di perle), opera di Georges Bizet, Preußischen Staatstheater, Berlino. Ein Spiel Karten (Un gioco di carte) Film di danza diretto e coreografato da Laban, presentato per la prima volta con il titolo Spuk im Spielklub (Fantasma nel Casinò). Contributo coreografico per Dornröschen (La bella addormentata), Preußischen Staatstheater, Berlino. 1935 Contributo coreografico per l'Opera Rienzi, der Letzte der Tribunen (Rienzi, l'ultimo dei tribuni) di Richard Wagner, Preußischen Staatstheater, Berlino. 1936 Vom Tauwind und der neuen Freude (Dal vento di rugiada e della nuova gioia). Movimento corale con 1,000 interpreti e coro vocale, da "Così parlò Zarathustra" di Friedrich Nietzsche. Creato per la cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici di Berlino del 1936, solo prove generali al Dietrich Eckart Stage, Berlino. |
GALLERY
|
|
|
|
|
|