Leon Danielian
Ballerino e insegnante di danza americano di origine armena (New York, 31-10-1920). Allievo di Mordkin, Fokine, Dolin e Tudor, nel 1937 è entrato a far parte del «Mordkin Ballet», quindi ha interpretato alcuni musicals a Broadway, e dal 1939 al 1941 è stato solista presso il «Ballet Theatre». Primo ballerino del «Ballet Russe de Monte-Carlo» dal 1943 al 1961, nel 1968 è stato nominato direttore della scuola dell’« American Ballet Theatre». In Francia si è esibito in concerti di danza con Y. Chauviré (1951). Si è affermato soprattutto nei ruoli del repertorio classico (Spectre de la rose, Les sylphides, Shéhérazade, Schiaccianoci, L’après-midi d’un faune, ecc.).
Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti. UTET, Torino, 1990 |
Alexandra Danilova
Marija Danilova
Ballerina russa (?, 1793 - Pietroburgo, 8-1-1810). Allieva di Didelot alla Scuola Imperiale di ballo di Pietroburgo, studiò anche mimica con E. Kolosova. Apparsa sempre in piccole parti per volere di Didelot, che temeva che una carriera troppo precoce potesse danneggiarla, a quindici anni ottenne un enorme successo danzando in Les Amours de Vénus et d’Adonis ou la vengeance de Mars accanto al celebre ballerino francese L. Duport, di cui si innamorò. Abbandonata ben presto da Duport, si ammalò e morì di consunzione a soli diciassette anni. Venne celebrata da molti poeti russi, fra i quali N. M. Karamsin e N. I. Gnedikh.
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Liane Daydé
Ballerina francese (Parigi, 27-2-1932). Allieva di Carlotta Zambelli alla scuola dell’Opéra, è entrata a far parte del corpo di ballo a soli tredici anni, divenendo poi prima ballerina nel 1949 e étoile nel 1951. Nel 1959 ha lasciato l’Opéra e si è unita alla compagnia del marchese di Cuevas. Ospite presso varie compagnie, ha creato i ruoli principali in Biancaneve (1951), Fourberies (1952), Romeo e Giulietta (1955) di Lifar, e ancora Dance Panels in Seven Movements di Rosen (1963).
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Agnes de Mille
Ballerina e coreografa americana (New York, 1909). Nipote del famoso produttore e regista Cecil de Mille, ha studiato con Th. Kosloff, W. Edwards e M. Rambert ed ha esordito come danzatrice a New York nel 1928, facendosi poi notare specialmente in Dark Elegies (1937) e Judgement of Paris (1938). Ha creato la sua prima coreografia per il Dance Theater di Londra (1933). I suoi successivi balletti sono stati definiti psicologici. Black Ritual (mus. Milhaud, 1940), Three Virgins and a Devil (W. Hyden, 1941, sulle Antiche danze e arie di Respighi), Tally-ho (Gluck, 1944), Fall River Legend (M. Gould, 1948), considerato il suo capolavoro, The Harvest According (V. Thomson, 1952) sono stati dedicati al Ballet Theater di New York diretto da L. Chase, mentre Rodeo (A. Copland, 1942), il suo primo grande successo, è stato interpretato a New York dal «Ballet Russe» di Monte Carlo. Nel 1952 ha fondato una compagnia propria, l'’«Agnes de Mille Dance Theater», per cui ha creato numerose coreografie fra cui: The Rib of Eve (M. Gould, 1956), Bitter Weird (1961), The Rebearsal (M. Gould, 1964), The Four Mary's (1965), The Golden Age (da Rossini, 1967) e A Rose for Miss Emily (A. Hovhaness, 1970). Molto attiva anche nel campo delle commedie musicali (Oklaboma!, 1943; Gentlemen prefer Blondes, 1949; Paint your Wagon, 1951; The Girl in Pink Tights, 1954) e dei film.
Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti. UTET, Torino, 1985 |
Teda De Moor
Danzatrice e coreografa sudafricana (Leida, Olanda Meridionale, 29-7-1915). Dopo aver trascorso l’infanzia in Africa, è stata allieva della School of Dance-Mime al Dartington Hall di Devon, in Inghilterra, quindi ha studiato regia allo Sheffield Repertory Theatre. Assistente del «Dance-Drama Group» di Devon, nel 1938 ha fondato un proprio «Dance Drama Group» a Johannesburg, traendo per le sue coreografie molti elementi dalla danza libera tedesca. Dopo aver trascorso un periodo a New York con la Graham, ha insegnato danza libera all’University Ballet School di Città del Capo. Grande importanza ha avuto la nuova compagnia da lei fondata, l’«African Theatre», costituita da ballerini negri e con un repertorio tratto dalla tradizione negra. Dopo il debutto a Città del Capo nel 1953, la compagnia ha girato il mondo ottenendo ovunque grande successo.
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Gisela Deege
Ballerina tedesca (Berlino, 24-11-1928). Allieva della scuola di T. Gsovsky a Berlino, ha debuttato nel 1943 alla locale Staatsoper, quindi, nello stesso anno, a Lipsia. Dal 1947 al 1950 ha danzato alla Deutsche Staatsoper di Berlino Est, passando quindi all’«Internationale Ballet-Theaterkompagnie», con la quale ha compiuto una tournée iniziando con Abraxas ad Amburgo. Ha fatto quindi parte dell’Opera di Amburgo e nel 1952 della Städtische Oper di Berlino Ovest. Dal 1956 al 1965 infine è stata membro della Staatsoper di Berlino Est. Prediletta da T. Gsovsky, ha interpretato numerosi suoi balletti, tra i quali Feuervogel, Romeo und Julia, Goyescas, Apollon Musagète, Der Idiot, prendendo inoltre parte alle prime rappresentazioni di Hamlet, Orphée, Der rote Mantel, Der Mohr von Venedig, Paean. Grande successo ha inoltre ottenuto con la sua interpretazione de La Dame à la licorne, per la quale è stata insignita del Premio del Sindacato dei critici tedeschi.
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Michel Denard
Ballerino francese (Dresda, 5-11-1944). Allievo della Golovine, di Peretti e Franchetti, ha debuttato nel 1962 con il Balletto di Nancy. Dopo aver ballato con molte compagnie, è entrato a far parte dell’Opéra di Parigi nel 1965, divenendone étoile nel 1971. Ospite di importanti compagnie internazionali, fra le sue interpretazioni sono da ricordare L’oiseau de feu di Béjart (1970), che affidò a Denard la parte di protagonista, Tristano di Tetley (1974) e La symphonie fantastique di Petit (1975).
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Michel Descombey
Ballerino, coreografo e maître de ballet francese (Bois-Colombes, 28-10-1930). Allievo della Egorova e della scuola di ballo dell’Opéra di Parigi, entrò a far parte della compagnia nel 1947, divenendo primo ballerino nel 1959 e maître de ballet dal 1962 al 1969. Dal 1971 al 1973 è stato direttore del ballo a Zurigo. Dal 1958 si è dedicato anche all’attività di coreografo, rivelando tendenze moderniste che sembrarono fuori luogo all'Opéra e che suscitarono le proteste di una parte del pubblico. Lasciato il Teatro dell’Opéra, ha creato balletti per il «Ballet Théatre Contemporain» e la «Bat-Dor Dance Company». Ha sposato la ballerina Martine Parmain.
Coreocrafie: Symphonie concertante (mus. F. Martin; 1962); Coppélia (L. Delibes; 1966); Déserts (E. Varèse; 1968); Il mandarino meraviglioso (B. Bartok; 1971); ES, le 8ème jour (K. Stockhausen; 1973). Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti. UTET, Torino, 1990 |
William Dollar
Ballerino e coreografo amer. (Saint Louis, 20-4-1907). Ha studiato con Fokine, Balanchine, Mordkin e Vladimirov, debuttando nel 1930 nella città natale. Nel 1936-37 è stato ballerino solista dell'«American Ballet», danzando contemporaneamente con il «Ballet Caravan» e il «Ballet Theatre». Come coreografo ha esordito nel 1936 al Metropolitan in Concerto (in seguito ribattezzato Constantia) su musica di Chopin; tra le altre sue coreografie figurano Le Combat (mus. De Banfield, 1949) e Anabel Lee (P. Hindemith, 1955). Nel 1943 ha fondato con M. J. Shea e T. Bolender l’« American Concert Ballet» e nel 1950 è diventato membro della Facoltà della Ballet Theatre School. Maître de ballet nella «Ballet Society» e nel «Grand Ballet» di Monte Carlo, ha svolto infine solo l’attività di insegnante.
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Stanley Donen
Coreografo e regista cinematografico americano (Columbia, South Carolina, 1924). Ha debuttato come ballerino a New York nella rivista Pal Joey (1940) dove ha conosciuto G. Kelly e ha poi partecipato ad altri spettacoli musicali. Passato al cinema, è comparso come ballerino in Best Foot Forward (1943) prima di diventare assistente coreogr. di J. Donahue, C. Walters e Don Loper. Unitosi a G. Kelly, nel 1944 hanno collaborato in un primo tempo alle coreografie di alcuni musical (Cover Girl «Fascino» di Ch. Vidor, 1944 e Anchors Aweigh «Due marinai e una ragazza» di G. Sidney, 1945), prima di esordire in coregia in On the Town («Un giorno a New York», 1949), seguito da Singin’ in the Rain «Cantando sotto la pioggia», 1952), che restano fra i film musicali più notevoli prodotti da Hollywood nel dopoguerra. Terminata la collaborazione con G. Kelly dopo il meno fortunato Is Always Fine Weather («E sempre bel tempo», 1955), ha proseguito l’attività da solo e fra i film da lui diretti si ricordano Seven Brides for Seven Brothers («Sette spose per sette fratelli», 1954) e Funny Face («Cenerentola a Parigi», 1956). Con il declino del musical si è poi dedicato alla commedia.
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Anthony Dowell
Ballerino inglese (Londra, 16-2-1943). Ha studiato con J. Hampshire e con le scuole del Sadler’s Wells e del «Royal Ballet», nel quale ultimo è entrato nel 1961, divenendone cinque anni dopo primo ballerino. Dotato di leggerezza, grande eleganza e tecnica, rappresenta la figura del danseur noble della sua generazione. Ha creato ruoli nei balletti di Ashton, Tudor e MacMillan, avendo abitualmente come partner A. Sibley.
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Conrad Drzewiecki
Ballerino e coreografo polacco (Poznafi, 14-10-1926). Ha iniziato la carriera di ballerino nel 1948 e già nel 1950 era entrato nell’Opera-Balletto di Poznafi, dove presto è divenuto solista. Si è esibito anche all’estero con il «Théatre d’Art du Ballet», la compagnia di L. Tcherina e quella del Marquis de Cuevas, e per un certo periodo si è stabilito alla Juilliard School of Music di New York come assistente di José Limon. Tornato all’Opera-Balletto di Poznafi, ne è stato maître de ballet e coreografo dal 1963 al 1973, anno in cui è stato nominato direttore del Polski Teatr Tanca di Poznafi (fino al 1987). Tra le sue coreografie sono da ricordare Stabat Mater, su musica di Penderecki (1976), Krzesany (mus. W. Kitar, 1977), Terza Sinfonia (K. Szymanowski, 1977), L’enfance du Christ (H. Berlioz, 1980).
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Felja Dubrovska
(Doubrovska; nome d’arte di Felitsija Dlujnevska). Ballerina e insegnante russa di danza (?, 1896). Allieva della Accademia Imperiale di Pietroburgo, fino al 1920 fece parte della compagnia del Mariinskij come solista, quindi si unì alla comp. di Diaghilev, prendendo parte a importanti prime rappr., tra cui quelle di Les Noces, Apollon musagète, Le fils prodigue. Fu inoltre protagonista dell’Oiseau de feu. Nel 1938-39 fece parte del corpo di ballo del Metropolitan come prima ballerina, dopo aver danzato come ospite nei principali Teatri d'Europa e d’America e aver fatto parte della compagnia della Pavlova dopo la morte di Diaghilev. Dedicatasi all'attività didattica, dal 1949 fu una delle più importanti insegnanti della scuola dell’« American Ballet». Aveva sposato il ballerino Pierre Vladimorov.
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Adèle Dumilâtre
(Parigi, 30-6-1821 - ivi, 4-5-1909). Più celebre della sorella Sophie, con cui esordì all'Opéra nella prima rappresentazione della Chatte métamorphosée en femme di Coralli (1837), creò Myrtha in Giselle di Coralli e Perrot (1841). Ballerina all'Opéra fino al 1848, danzò anche a Londra allo Her Majesty's Theatre e al Drury Lane nel 1843, 1844 e 1845, partecipando alla prima rappresentazione di The Marble Maiden di Albert. Nel 1846 fu alla Scala. Fu ammirata da Th. Gautier, che la descrisse con entusiasmo.
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Sophie Dumilâtre
(?, sec. XIX). Figlia di un attore della Comédie, studiò alla scuola dell’Opéra con Petit. Entrata a far parte di quella comp., prese parte alle prime rappresentazioni dei Mohicans di A. Guerra (1837), di balletti di Coralli (La tarentule, La péri, Eucharis, ecc.) e di Elssler. Nel 1844 danzò con la Taglioni un pas de deux del Dieu et la bayadère. Si ritirò nel 1848.
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