Mikhail Fokine
L'Uccello di fuoco
[The Firebird]
22-11-1926 - Londra, Lyceum Theatre
Balletto in un atto e tre scene
Coreografia: Mikhail Fokine
Musica: Igor Stravinsky
Libretto:
Scene e costumi: Natalia Gontcharova
CAST
L'Uccello di fuoco: Lydia Lopokova
Ivan Tsarévich: Serge Lifar
La bella Tsarevna: Lubov Tchernicheva
Kostcheï l'immortale: George Balanchine
Le Principesse incantate: Lydia Sokolova, Alexandra Danilova, Petrova, Henriette Maikerska, Lubov Soumarokova, Slavinska, Tatiana Cimino, Dora Vadimova, Branitzka, Klemetska, Orlova, Obidennaia
I Giovani: Tadeo Slavinsky, Nicolas Efimov, Constantin Tcherkas, Nicholas Kremnev, Richard Domansky, Sigismund Kochanovsky
I Bolibochki: Cieplinsky, Mezeslav Borovsky, Pietrakevitz, Gambier
Gli assistenti di Kostchei: Michael Pavlov, Vinter
Gli indiani: Jean Jazvinsky, Michael Fedorov, Boris Lissanevitch, Romov
I Kikimoras: Hoyer I, Ignatov, Strechnev, Hoyer II
Indianesse: Vera Savina, Alicia Markova, Miklachevska, Evina
Le Mogli di Kostchei: Fedorova, Barash, Zarina, Jassevitch, Matveeva
Ballets Russes de Diaghilev
Coreografia: Mikhail Fokine
Musica: Igor Stravinsky
Libretto:
Scene e costumi: Natalia Gontcharova
CAST
L'Uccello di fuoco: Lydia Lopokova
Ivan Tsarévich: Serge Lifar
La bella Tsarevna: Lubov Tchernicheva
Kostcheï l'immortale: George Balanchine
Le Principesse incantate: Lydia Sokolova, Alexandra Danilova, Petrova, Henriette Maikerska, Lubov Soumarokova, Slavinska, Tatiana Cimino, Dora Vadimova, Branitzka, Klemetska, Orlova, Obidennaia
I Giovani: Tadeo Slavinsky, Nicolas Efimov, Constantin Tcherkas, Nicholas Kremnev, Richard Domansky, Sigismund Kochanovsky
I Bolibochki: Cieplinsky, Mezeslav Borovsky, Pietrakevitz, Gambier
Gli assistenti di Kostchei: Michael Pavlov, Vinter
Gli indiani: Jean Jazvinsky, Michael Fedorov, Boris Lissanevitch, Romov
I Kikimoras: Hoyer I, Ignatov, Strechnev, Hoyer II
Indianesse: Vera Savina, Alicia Markova, Miklachevska, Evina
Le Mogli di Kostchei: Fedorova, Barash, Zarina, Jassevitch, Matveeva
Ballets Russes de Diaghilev
TRAMA
Castello di Katscei. Al crepuscolo. In lontananza si profila un terribile cavaliere. Sta per sorgere il giorno. Luci misteriose sfavillano tra i rami degli alberi: sono mele magiche. Un uccello di fuoco appare nel giardino segreto volteggiando tra gli alberi. L'uccello si libra leggiadro e magnifico e non si accorge che il principe Ivan Zarevic ha scavalcato la siepe del giardino con l'intento di catturarlo. L'uccello cerca di fuggire e levarsi in volo; Ivan impietosito dal fantastico volatile, lo lascia libero in cambio di una delle sue piume fatate, un talismano potente in caso di bisogno. Il principe cede alle sue preghiere e l'uccello vola via proprio nel momento in cui Ivan si accorge di alcune ragazze terrorizzate. Si tratta di principesse ostaggio dell'immortale Katscei. Ivan cerca di raggiungerle ma sono troppo veloci; tuttavia, la sua bellezza e il suo ardimento convincono le fanciulle a fidarsi di lui e gli raccontano la loro triste storia: esse sono prigioniere del maledetto Katscei e devono rientrare nel castello prima dell'alba. Ivan decide di liberare le principesse, quando, da ogni luogo del giardino cominciano a spuntare i guardiani di Katscei: lupi mannari e stregoni. In ultimo, Katscei appare in persona ordinando di catturare Ivan. Katscei punisce severamente coloro che osano violare i suoi domini e come altri eroi prima di lui, condanna a morte il temerario principe che sarà infine trasformato in una statua di pietra. Ivan, però, si ricorda delle tre piume magiche che l'uccello di fuoco gli aveva donato in cambio della sua preziosa libertà; così, l'uccello accorre al suo fianco e induce tutti i servitori del malvagio ad abbandonarsi alle danze. Katscei stesso inizia a danzare; ma la danza in cui è coinvolto è sfrenata e lui stesso non riesce a smettere. Nel frattempo Ivan Zarevic impossessatosi dell'enorme uovo che racchiude l'anima di Katscei, lo solleva e lo scaraventa addosso al malvagio che muore non appena l'uovo si rompe. Al termine di questo percorso iniziatico affrontato con il coraggio acquisito della maturità, Ivan e Zarèvna, la più bella delle principesse prigioniere, ma ormai libere, vengono portati in trionfo in una sontuosa apoteosi di dorate nozze ortodosse.
Andrea Roselli
Balletto.net
Andrea Roselli
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GALLERY
APPROFONDIMENTO
Una fiaba d'amore fra magie e incantesimi. L'uccello di fuoco
Al termine dell'introduzione orchestrale, il sipario si apre su un giardino incantato in cui, al centro, troneggia grande albero dalle mele d'oro. È notte e il fiammeggiante Uccello di fuoco entra ed esce dalla scena in jetés. Scavalcando un muro, il principe Ivan salta all'interno del giardino: é armato di balestra e sta inseguendo la magica creatura. Accortosi che la sua preda sta ritornando, si nasconde dietro l'albero. L'Uccello di fuoco riappare e, dopo rapide entrate e uscite, esegue una danza scattante e ricca di bravure; convinto di non essere visto, coglie infine una mela dall'albero. Mentre sta per afferrare un altro frutto, Ivan esce dal suo nascondiglio e cerca di catturarlo. Impaurito, l'Uccello di fuoco si divincola e scappa; ma il principe lo insegue e lo imprigiona cingendolo alla vita. Il contrastato duetto tra cacciatore e preda continua a lungo, finché, esausto, l'Uccello di fuoco si arrende: sembra perduto. Ma ha un'idea che può forse salvarlo: si stacca una delle sue magiche piume rosse, la offre a Ivan e, promettendogli di volare in suo aiuto in caso di necessità, chiede in cambio la libertà. Ivan accetta e, dopo la gioiosa uscita di scena dell'Uccello di fuoco, mette al sicuro la piuma nella giubba. Avverte poi la presenza di qualcuno; si guarda attorno e, circospetto, imbraccia di nuovo la balestra. Fra gli alberi appare una delicata ragazza con una lunga e candida veste. Ivan si nasconde e vede entrare nel giardino, a una a una, altre undici eteree figure femminili, che si dispongono in due file ai lati del palcoscenico. Giunge allora una bellissima e giovane principessa, che, sorridente, riceve l'omaggio delle compagne. Una ragazza ha trovato per terra un frutto e lo consegna allegra alla nuova venuta, che fa poi cadere dall'albero altre mele. Le fanciulle le raccolgono e, con i frutti in mano, iniziano una danza gioiosa, con intrecci delicati e quasi infantili, a cui si unisce anche la principessa. Alla fine scagliano lontano le mele. È allora che si mostra loro Ivan; le ragazze, intimorite, si appartano, ma il principe le saluta allegramente e le rassicura, Poi invita la principessa da cui è rimasto affascinato, a ballare con lui. Un elegante tessuto di danze e figurazioni delle dodici fanciulle anticipa e accompagna il loro duetto, dio si conclude con un lungo bacio d'amore. Ma un lontano suono dl tromba turba la gioiosa atmosfera. Le ragazze, visibilmente agitate, separano i due innamorati. La principessa, ripresa coscienza della situazione, le sollecita ad allontanarsi rapidamente dal giardino: devono infatti ritornare al castello prima che sopraggiunga l'alba. Spiega quindi all'inconsapevole Ivan la loro triste condizione: sono prigioniere di un mago malvagio, l'immortale Katschei, che ha il potere di trasformare in pietra gli intrusi. Lo scongiura perciò di non seguirle. Nella scena vediamo scendere un fondale arabescato turchese che divide i due innamorati. Il principe, dopo qualche attimo di perplessità, decide di raggiungere le fanciulle e di aiutarle a fuggire. Arrivato al castello, Ivan apre il portone; ma subito suona l'allarme. Il principe cerca allora di scappare, mentre dal misterioso maniero escono a gruppi i prigionieri e i mostruosi guardiani del mago che, alla fine, lo catturano. Ritornata la calma, tutti si inchinano e dal portone esce Katschei, con la corona e un mantello rosso, simboli di morte sul petto, mani adunche e un lungo bastone. Il vecchio mago si muove goffamente in mezzo al suo variopinto corteo. Poi ordina che Ivan sia condotto davanti a lui. Il giovane manifesta atteggiamenti di fiero disprezzo e cerca inutilmente di darsi alla fuga. Si mostra allora la principessa, che scongiura Katschei di avere pietà e di risparmiarlo. Alla supplica si uniscono anche le altre giovani, ma lo stregone le allontana con scherno. Facendo uso dei suoi poteri, Katschei inizia allora a praticare l'incantesimo che trasformerà il principe in pietra. Ormai sul punto di essere sconfitto, Ivan si ricorda del dono e della promessa dell'Uccello di fuoco e, agitando con forza la piuma rossa, lo chiama in suo aiuto. La magica creatura accorre istantaneamente fra lo sconcerto di tutti. Si dispone al centro della scena e obbliga tutti a danzare spasmodicamente fino allo sfinimento. Nella scena si susseguono balli vorticosi, con entrate e uscite dell'Uccello di fuoco e inutili tentativi di Katschei di fermarlo e di rianimare i suoi, crollati a terra stremati. Alla fine, danzando sulle punte su una musica dolce e melodiosa, la magica creatura addormenta tutti. Quando Ivan rientra in scena, l'Uccello di fuoco gli mostra che anche Katschei si è assopito e lo sollecita ad agire: per uccidere il mago, è infatti necessario distruggere l'uovo che ne racchiude l'anima. Il principe prende con sé lo scrigno in cui è conservato l'uovo. Tutti allora si risvegliano e seguono con apprensione o speranza quello che sta succedendo. Aperto lo scrigno, Ivan solleva più volte l'uovo. Infine, sotto lo sguardo disperato del vecchio stregone, lo lancia in alto e lo lascia cadere a terra: la sua distruzione rompe anche il malvagio incantesimo. Quando la scena si illumina, siamo trasportati in una splendida città, raffigurata nel bellissimo fondale di Natalia Goncharova. In questa piacevole ambientazione si celebrano le nozze di Ivan e della principessa. Il giovane è attorniato dalle dodici fanciulle che, ormai libere, si uniscono ad altrettanti cavalieri. Notiamo anche la presenza degli altri prigionieri di Katschei, anch'essi liberi. Giunta la principessa, i due sposi, dopo essersi scambiati abbracci e baci, si posizionano al centro della scena per ricevere gli omaggi della corte e del popolo. Mario Pasi Testo del libretto di accompagnamento del dvd L'Uccello di fuoco Collana Invito al balletto. DeAgostini, Novara (2009) CURIOSITA'
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