George Balanchine
Cotillon
17-01-1932 - Monte-Carlo, Opéra de Monte-Carlo (anteprima)
12-04-1932 - Monte-Carlo, Opéra de Monte-Carlo (Première)
12-04-1932 - Monte-Carlo, Opéra de Monte-Carlo (Première)
Balletto in un atto
Coreografia: Georges Balanchine
Musica: Emmanuel Chabrier (Dix Piéces Pittoresques, 1880 [brani per pianoforte, alcuni orchestrati da Chabrier, altri da Vittorio Rieti] e il terzo dei Trois Valses Romantiques per pianoforte, 1883 [orchestrato da Felix Mottl])
Direttore d'Orchestra: Pierre Kolpikov (1)
Libretto: Boris Kochno
Scene: Christian Bérard (realizzazione scenografia: Prince A. Schervashidze)
Costumi: Christian Bérard (realizzazione costumi femminili: Barbara Karinska; realizzazione costumi maschili: Lidvall)
CAST
La figlia di casa: Tamara Toumanova
La padrona di casa: Nathalie Strakhova
Un ospite: David Lichine (2)
Maestro di cerimonie: Léon Woizikowsky
Maestra di cerimonie: Valentina Blinova
Il cavaliere: Valentin Froman
La mano del destino: Lubov Rostova
Ballets Russes de Monte-Carlo
(1) Nell'anteprima del 17 gennaio il direttore d'Orchestra era Marc-César Scotto
(2) Nell'anteprima del 17 gennaio il ruolo era interpretato da Balanchine stesso
Coreografia: Georges Balanchine
Musica: Emmanuel Chabrier (Dix Piéces Pittoresques, 1880 [brani per pianoforte, alcuni orchestrati da Chabrier, altri da Vittorio Rieti] e il terzo dei Trois Valses Romantiques per pianoforte, 1883 [orchestrato da Felix Mottl])
Direttore d'Orchestra: Pierre Kolpikov (1)
Libretto: Boris Kochno
Scene: Christian Bérard (realizzazione scenografia: Prince A. Schervashidze)
Costumi: Christian Bérard (realizzazione costumi femminili: Barbara Karinska; realizzazione costumi maschili: Lidvall)
CAST
La figlia di casa: Tamara Toumanova
La padrona di casa: Nathalie Strakhova
Un ospite: David Lichine (2)
Maestro di cerimonie: Léon Woizikowsky
Maestra di cerimonie: Valentina Blinova
Il cavaliere: Valentin Froman
La mano del destino: Lubov Rostova
Ballets Russes de Monte-Carlo
(1) Nell'anteprima del 17 gennaio il direttore d'Orchestra era Marc-César Scotto
(2) Nell'anteprima del 17 gennaio il ruolo era interpretato da Balanchine stesso
TRAMA
L'azione si svolge in una sala da ballo dalle pareti rivestite di marmo.
La Toilette. La padrona di casa, su uno sgabello, completa il trucco aiutandosi con uno specchietto da borsetta, mentre un'amica adorante le aggiusta le pieghe dell'abito e un ospite esprime la sua ammirazione. Essi sono interrotti dall'arrivo di altri ospiti. L'Introduzione. Poiché il Maestro delle Cerimonie è in grande ritardo, la sua partner introduce le danze. Il Maestro delle cerimonie. Finalmente arriva affannato il Maestro delle Cerimonie. Si affretta a recuperare i lempo perduto, ma per l'ansia deve interrompersi e cercare di riprendersi riposando su una sedia avvicinatagli da un ospite previdente. Il Giardino del Piacere. Il Maestro delle Cerimonie, rimessosi, assieme alla sua assistente mostra la prima danza, che viene ripetuta dagli ospiti. Danze dei cappelli, degli Arlecchini, dei Jolly, degli Spagnoli. Gli ospiti ricevono in dono cotillons a forma di cappellini e chitarre, che servono come pretesto per danze graziosissime. La Mano del Destino. Un cavaliere si avvicina al sipario per scegliere la sua dama, ma è fermato dall'improvvisa apparizione del Destino, in guanti neri, che lo forza a danzare con lei. La Lanterna Magica. La giovane padrona di casa legge la sorte agli ospiti; si avvicina all'Assistente del Maestro di Cerimonie, ma se ne allontana immediatamente, vedendo il suo interesse non corrisposto. Apparizione del Vampiro e della Coppa di Champagne - Grand Rondo. Il Destino si rivela un vampiro e il suo partner se ne allontana. Ritorna l'ammiratore della ragazza, mascherato, leggermente inebriato, portando una coppa di champagne. Segue un Grand Rondo e la conclusione del cotillon. Marino Palleschi Balletto.net |
La Toilette - Menuet Pompeux (orch. Rieti) Tourbillon Mauresque Danse des Chapeaux - Scherzo-Valse (orch. Chabrier) Les mains du destin - L'Idylle pas de deux (orch. Chabrier) Valse Romantique Danse Rustique Grand rond et final (Danse Villageoise) (orch. Chabrier) |
GALLERY
APPROFONDIMENTO
La prima nuova creazione, il Cotillon di Balanchine, è entrata in produzione. Doveva essere in primis il balletto di Toumanova. Con le musiche di Emmanuel Chabrier, i disegni di Christian Bérard - i costumi furono i primi realizzati per il balletto da (che poi diverrà in seguito molto famosa) Karinska - e il libretto di Kochno, Cotillon ha ossessionato la memoria di tutti coloro che l'hanno visto. Molti ritengono che dovrebbe essere rivificato e, nonostante i suoi dettagli coreografici siano apparentemente dimenticati, i critici che lo hanno apprezzato hanno fatto molto per documentarne la qualità.
Haskell lo paragona ad un sogno che lascia una vaga impressione inquietante. 'Quando cala il sipario sullo spensierato divertimento... ci si chiede, è successo tutto? Che cosa è successo esattamente? (1) Cyril Beaumont parla della sua atmosfera, che "emana un curioso profumo agrodolce, una mescolanza di elegante raffinatezza con la timidezza dell'adolescenza" (2) e il balletto è stato vividamente ricordato con le parole di A.V. Coton. Ancora l'atmosfera è il tema. Scrive della sua identificazione con il mondo del 1933 (così era quando lo vide): Solo l'aria del mondo di oggi... agendo indirettamente sull'acuta osservazione di un maestro coreografo, potrebbe produrre questo mezzo di decadenza. L'aura della fatale sala da ballo, la bellezza della corruzione, il senso di dolce peccato implicito in ogni mossa e gesto è il trionfo dell'atmosfera - costruendo per indiretto... Una creazione di atmosfera - in senso assoluto, non un'atmosfera di un tempo o luogo - nient'altro nel balletto è paragonabile a Cotillon. (3) Era qualcosa di nuovo, un territorio che sarebbe stato esplorato in modo gratificante con il passare del secolo, non solo da Balanchine ma da altri coreografi. Non c'era storia. Il balletto si apriva con Toumanova che dava gli ultimi ritocchi alla sua toilette. Gli ospiti arrivarono, il direttore del Cotillon (stranamente abbreviato nei programmi inglesi come "the Conductor") li ricevette. C'erano danze di arlecchini, fantini e spagnoli (rappresentati da cappelli), un intrigante pas de deux chiamato "La mano del destino" che si sviluppava in una sequenza di predizione del futuro e un finale eccitante coreografato. Questo straordinario balletto fu presentato in anteprima a un gala in onore del principe Luigi II di Monaco, per la Festa Nazionale del Principato di Monaco, il 17 gennaio 1932, e Toumanova fu subito ammirata. Qui dodicenne, era una bellezza oltreché una virtuosa e aggiungeva a queste qualità il fascino ineffabile della prima adolescenza e l'eccitante potenziale. Il finale di Cotillon, quando con una spettacolare serie di fouettés en tournant è entrata nei ricordi di una generazione, è stata l'espressione del suo impatto in quell'inizio cruciale della sua carriera. Coton scrive: La Ragazza cammina lentamente verso il centro della scena, mentre la musica si snoda in una figura simile a una fuga, lei inizia una serie di fouettés più folli e veloci di qualsiasi altro movimento precedente nell'opera. Gli ospiti all'improvviso riappaiono, corrono verso di lei, si muovono in una formazione circolare intorno a lei mentre rallenta la sua rotazione, poi sale sulle punte e alleggerisce il suo movimento esattamente nel momento in cui la musica scorre dalla fuga alle battute finali. Il cerchio rotante rallenta e rallenta, contrapponendo con precisione i suoi movimenti in direzione alternata; le immagini visive e sonore sono perfettamente fuse, e le battute finali si affievolano e il sipario si abbassa gradualmente... (4) Per l'esibizione di apertura lo stesso Balanchine ha ballato il ruolo poi identificato con David Lichine. L'Introduzione, poi ripresa da Riabouchinska, è stata realizzata da Valentina Lanina-Blinova (più comunemente nota come Blinova). Blinova non era stata allieva della Scuola Imperiale di San Pietroburgo. Fu il prodotto di un corso fondato dopo la Rivoluzione nel tentativo di riformare i metodi di insegnamento, andò in Germania con Vera Trefilova e Pierre Vladimirov e poi ballò al Teatro di Monte-Carlo nell'aprile del 1931. Più tardi negli anni Trenta iniziò una collaborazione con un collega russo, Valentin Froman, e con lui si unì alla seconda compagnia De Basil, che andò in turné in Australasia nel 1936. Woizikovsky, uno dei grandi ballerini polacchi demi-caractère di Diaghilev, era il direttore del Cotillon e un altra delle giovani scoperte della compagnia, la sedicenne Lubov Rostova (Lucienne Kylberg), ha danzato la Mano del Destino. (1) Arnold L. Haskell, Balletomania, pub. Gollancz, 1934 (2) Cyril W. Beaumont, The Complete Book of Ballets, pub. Putnam, November 1937 (3)(4) A.V. Coton, A Prejudice for Ballet, pub. Methuen, 1938 Kathrine Sorley Walker De Basil's Ballets Russes New York : Atheneum (1983) Questo balletto si situa nella parte principale del libro: poiché, non solo avevo bisogno di un esempio del lavoro di Balanchine, ma Cotillon è uno dei miei balletti preferiti. Non ho visto questo balletto abbastanza spesso per scriverne a lungo. Ci sarà comunque qualche utilità nel rendere conto della messa in scena e dell'azione poiché molti ballettomani le trovano oscure.
Non è infatti semplice descrivere nei dettagli la poesia di Cotillon. Questo non dovrebbe essere in opposizione al balletto. Le nuances possono a prima vista sembrare indefinibili, ma ciò di per sé non è contro di esse né a loro favore. La chiave, ovviamente, è la musica di Chabrier, non meno perfettamente rivolta al mondo del ballerino classico, allo stesso tempo abile nell'uso della chiazza odorosa di lillà. È raro che qualcosa di così mondain sia così bello, faticoso e lirico. Chabrier riuscì a ottenere una comprensività leggera, così moderna nell'ideale, dall'età vittoriana in cui visse. Gli abiti dai colori prismatici di Bérard e le acconciature da donna sono del periodo 1870-80. Attraverso una serie di episodi ci viene offerta la quintessenza dell'avvenimento serale, gli esiti fortuiti, le alleanze telepatiche, i luoghi comuni elettrizzanti e quei garbati giochi primordiali che danno ad alcune parti il carattere di una seduta spiritica frettolosamente convocata. Che tipo di festa vediamo sul palco? È di diversi tipi: è un ballo sia pubblico che privato, un ballo in maschera e un appuntamento sociale delle sale delle riunioni. C'è una hostess o conduttrice professionista e la sua controparte maschile, che presiede le danze. C'è anche "la figlia di casa". Fanciulla in vivacità, reca con se un leggero spirito ingenuo sul pavimento della sala da ballo: mentre la maliziosa e leggiadra conduttrice esibisce la pratica del beau monde. Queste due entrano in contatto con la socialità, cercando una formula ma trovandosi esse stesse in opposizione. Il Menuet Pompeux di Chabrier, suonato come un'ouverture, ci dà l'atmosfera di eccitata aspettativa e la vivacità di uno, prima ancora che sia stata imposta qualsiasi tassa sulla sua armatura da sera, che si è appena agghindato per il ricevimento. Il secondo soggetto si rilassa un po', ripercorre il flirt che ha preceduto questo stato d'animo. Il sipario si è alzato. La figlia di casa (Toumanova o Baronova) sta su una sedia in mezzo al pavimento della sala da ballo e con l'aiuto di uno specchio completa la contemplazione della sua toilette. Un ospite (Lichine) con un giaccone da caccia rosa le si avvicina di soppiatto e viene osservato nello specchio. La sua ammirazione e il suo buon umore sono illimitati. Come successione di immagini, come le altre scene del balletto, l'episodio della toilette è perfetto. Tutti i ballerini indossano guanti: questa formalizzazione delle mani aiuta la coreografia a raggiungere una pulizia quasi architettonica, con la possibile eccezione di Jeux d' Enfants nessun balletto è più fotogenico di Cotillon. Ritorna il primo soggetto del Menuet Pompeux. Gli ospiti entrano e le presentazioni sono compiute dalla conduttrice (Riabouchinska). Il pezzo seguente è il Tourbillon. Come dice il programma, “Il Maestro di cerimonia del ballo arriva in ritardo”. Ma quello che vediamo - ed è divertente che debba essere così mostrato davanti agli ospiti - è il suo stato d'animo arruffato qua e là che lo ha fatto fare tardi. Sgattaiola all'interno del cerchio che gli ospiti hanno formato, eseguendo così un'introduzione superficiale, ma inclusiva: poi cade sotto lo sforzo della sua fretta puramente astratta, si porta la mano alla testa, si lascia cadere su una sedia che è stata sistemata sotto di lui al momento giusto, salta su, barcolla, ricade. È come se il trambusto e la sollecitudine professionale che il suo lavoro comporta fossero diventati un'inquietudine meccanica, una sollecitudine comica e formale. Tuttavia, insieme alla conduttrice, dà il via al primo ballo su un pezzo intitolato Mauresque. L'insieme è notevole per i tanti graziosi gruppi e per le improvvise incursioni diagonali di alcuni ospiti propedeutiche all'uso delle linee centrali del palcoscenico. Ed ora il cotillon è suggerito dall'assunzione di certi emblemi o favori, accessori del carnevale, della caccia e della serenata. La musica è la cosiddetta Scherzo-Valse. Con concentrazione napoletana Toumanova, Lichine e un altro ospite avanzano. Dopo un po'—la transizione è più toccante— prendono una marcia più languida, di cappelli spagnoli e chitarre. Alla fine della prima frase nella ripetizione di questa bella e fragrante melodia, Toumanova si gira con piccoli saltelli sulle punte dei piedi, tenendo la chitarra con entrambe le braccia tese sopra la testa. Per un attimo la sua robusta vivacità sembra sostenere e persino aumentare il balsamo quasi infinito di questa melodia. Quando riascolteremo un simile Scherzo-Valse come questo? Ritorna la parte allegra e la scena è invasa dalle figure della caccia. L'Idylle (orchestrato dallo stesso Chabrier) è il numero successivo, un pas de deux. Sono due ospiti nauseati dalla folla. Si impossessano del pavimento mentre gli altri sono a cena. Estraniati, sono imprigionati nella grande foschia della sala da ballo. Danzano come una sola persona; con fredda estasi la ragazza avvolge l'uomo. Tuttavia non si conoscono, quindi ciascuno balla con gli occhi fissi sul viso dell'altro nel tentativo di assicurarsi la stabilità dei sentimenti. L'unanimità della loro danza si estende su tutta la pista. Ma ora l'uomo non riesce più a riconoscere la ragazza: la vede da entrambi i lati della testa: il suo viso corrisponde a un vuoto nella sua mente. Gli posa la mano sulla testa come per dirigere il suo sguardo per sempre. Il prossimo numero è il Valse Romantique. Toumanova predice la fortuna alle signore. Questo gioco, ovviamente, svela forti correnti emotive. Tomanova cerca tra le donne un'anima in sintonia con la propria. A un certo punto lei e Riabouchinska, la conduttrice, si posano le mani sulle spalle: non si capiscono. In precedenza hanno praticato separatamente la loro tecnica, ballando in opposizione mentre il corps de ballet si distende a terra. C'è grande bellezza nei loro movimenti in opposizione: Toumanova, una dritta e fanciullesca traiettoria, Riabouchinska è l'epitome di una grazia arcana che mantiene anche quando salta da una posizione in arabesque e atterra in direzione opposta, avanti e indietro. I preliminari di questo gioco e del gioco stesso trascrivono in forme eleganti il vago armeggiare dello spirito e l'incessante schermaglia con una solitudine interiore in mezzo alla scena sociale. Toumanova corre davanti e dietro il corps de ballet. Non trovando un'anima reattiva, passa attraverso una scatola nera. Nel frattempo Lichine barcollando è salito sul palco, una visitatrice convocata da questa seduta spiritica. Tiene in mano un bicchiere di champagne: è mascherato e ubriaco: anche per lui la scena è ormai venefica e anche lui sviene in una scatola nera. La predizione del futuro simile a una seduta spiritica era già stata interrotta dall'improvvisa apparizione della ragazza del pas de deux che si rivela essere un vampiro. Il suo partner spaventato svanisce, fuggendo via dal suo inseguimento. Queste rivelazioni di sé non erano che pensieri nella mente degli ospiti, immagini di comunicazioni involontarie, fili con cui la società fabbrica il suo tessuto. È ora di ritornare al ballo. Nessuno d'ora in poi potrà dilungarsi nel pensiero. Il finale, chiamato, in modo abbastanza fantasioso, Danse Rustique, una specie di fuga con una melodia acuta, opulenta e sussidiaria, si apre mentre gli uomini cercano l'ubriaco Lichine. L'intera compagnia ora si unisce in una unanime danza. Il sipario è particolarmente bello. Nel momento in cui l'ultimo degli ospiti piroetta di lato dal centro del palco, Toumanova appare da dietro ad angolo retto rispetto all'ospite in partenza e si dirige lentamente verso il centro per iniziare una serie di fieri fouettés en tournant (una serie di giri sulla punta con le braccia e la gamba libere che sferzano l'aria per guadagnare e sostenere lo slancio). Gli ospiti ritornano, circondano Toumanova. Ora è dritta su entrambi le punte, ma gira ancora con l'impeto, per così dire, derivato dalle fouettés. cala il sipario, Adrian Stokes Russian Ballets Faber & Faber Limited (1935) CURIOSITA'
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