Léonide Massine
Union Pacific
06-04-1934 - Philadelphia, Forrest Theatre
Balletto americano in un atto e quattro scene
Coreografia: Léonide Massine
Musica: Nicolas Nabokoff (ispirato da canzoni popolari dell'epoca)
Direttore d'Orchestra: Efrem Kurtz
Libretto: Archibald MacLeish
Scene: Albert Johnson
Costumi: Irene Sharaff (realizzati da Valentine Kashuba)
Luci:
CAST
Primo quadro
Il Supervisore della squadra irlandese: André Eglevsky
Gli operai irlandesi: Gregory Alexandroff, Harcourt Algeranoff, Kira Bousloff, Thomas Canonoff, Coudine, Dolutine, Roland Guerard, Serge Ismailoff, Roman Jasinsky, Michael Katcharoff, Narcisse Matouchevsky
Secondo quadro
La Gaie-Lady: Eugenia Delarova
Il Supervisore della squadra cinese: David Lichine
Gli operai cinesi: Gregory Alexandroff, Kira Bousloff, Thomas Canonoff, Coudine, Dolutine, Roland Guerard, Jan Hoyer, Serge Ismailoff, Michael Katcharoff, Marian Ladre, Serge Lipatoff, Narcisse Matouchevsky
Terzo quadro
Il Barman: Léonide Massine
L'assistente del barman: Sono Osato
La Gaie-Lady: Eugenia Delarova
Il Missionario mormone: Vladimir Valentinov
Il Supervisore della squadra cinese: David Lichine
Il Supervisore della squadra irlandese: André Eglevsky
I Messicani: Tamara Toumanova, Vania Psota, Edouard Borovansky
I Giocatori: Vania Psota, Thomas Canonof, Coudine, Roland Guerard, Serge Ismailoff, Roman Jasinsky
Le ragazze: Nina Verchinina, Nathalie Branitska, Nina Tarakanova, Lubov Rostova, Nina Raievska, Semenova, Chabelska, Nelidova, Strogova
La squadra cinese: Canonoff, Coudine, Roland Guerard, Serge Ismailoff, Roman Jasinsky, Michael Katcharoff
La squadra irlandese: Gregory Alexandroff, Harcourt Algeranoff, Kira Bousloff, Marian Ladre, Serge Lipatoff, Matouchevsky
Quarto quadro
I Capitalisti: Edouard Borovansky, Jean Hoyer, Vania Psota
Il Fotografo: Roland Guerard
Ballets Russes de Monte Carlo
Coreografia: Léonide Massine
Musica: Nicolas Nabokoff (ispirato da canzoni popolari dell'epoca)
Direttore d'Orchestra: Efrem Kurtz
Libretto: Archibald MacLeish
Scene: Albert Johnson
Costumi: Irene Sharaff (realizzati da Valentine Kashuba)
Luci:
CAST
Primo quadro
Il Supervisore della squadra irlandese: André Eglevsky
Gli operai irlandesi: Gregory Alexandroff, Harcourt Algeranoff, Kira Bousloff, Thomas Canonoff, Coudine, Dolutine, Roland Guerard, Serge Ismailoff, Roman Jasinsky, Michael Katcharoff, Narcisse Matouchevsky
Secondo quadro
La Gaie-Lady: Eugenia Delarova
Il Supervisore della squadra cinese: David Lichine
Gli operai cinesi: Gregory Alexandroff, Kira Bousloff, Thomas Canonoff, Coudine, Dolutine, Roland Guerard, Jan Hoyer, Serge Ismailoff, Michael Katcharoff, Marian Ladre, Serge Lipatoff, Narcisse Matouchevsky
Terzo quadro
Il Barman: Léonide Massine
L'assistente del barman: Sono Osato
La Gaie-Lady: Eugenia Delarova
Il Missionario mormone: Vladimir Valentinov
Il Supervisore della squadra cinese: David Lichine
Il Supervisore della squadra irlandese: André Eglevsky
I Messicani: Tamara Toumanova, Vania Psota, Edouard Borovansky
I Giocatori: Vania Psota, Thomas Canonof, Coudine, Roland Guerard, Serge Ismailoff, Roman Jasinsky
Le ragazze: Nina Verchinina, Nathalie Branitska, Nina Tarakanova, Lubov Rostova, Nina Raievska, Semenova, Chabelska, Nelidova, Strogova
La squadra cinese: Canonoff, Coudine, Roland Guerard, Serge Ismailoff, Roman Jasinsky, Michael Katcharoff
La squadra irlandese: Gregory Alexandroff, Harcourt Algeranoff, Kira Bousloff, Marian Ladre, Serge Lipatoff, Matouchevsky
Quarto quadro
I Capitalisti: Edouard Borovansky, Jean Hoyer, Vania Psota
Il Fotografo: Roland Guerard
Ballets Russes de Monte Carlo
TRAMA
Il balletto ricorda la costruzione della Union Pacific, la prima linea ferroviaria transcontinentale statunitense, costruita in due sezioni e finanziata da due gruppi rivali di capitalisti, che avevano ingaggiato gli uni una squadra di Irlandesi per costruire la sezione da est a ovest, gli altri una squadra di operai cinesi per la sezione da ovest ad est. I due campi erano seguiti da saloons itineranti improvvisati sotto tende mobili, dove numerose bellezze intrattenevano i lavoratori. Come le due sezioni di ferrovia si avvicinarono, iniziarono le rivalità tra i due gruppi di operai, con scontri e risse.
La prima scena è dedicata ai lavoratori Irlandesi, mentre la seconda sposta l'azione nel campo dei cinesi. Nelle vicinanze stazionano le ragazze dei saloon itineranti, tra le quali una certa Lady Gay, che lavora nella Big Tent. Costei arriva nel campo dei cinesi e comincia a civettare col sorvegliante, mentre il lavoro viene interrotto.
La terza scena svolge nel saloon la Big Tent, organizzato con una zona per le scommesse e una per gli spettacoli delle ragazze. Mentre queste bevono con gli operai di entrambe le sezioni, danzano prima un gruppo di messicani e, poi, gli scommettitori. Entra Lady Gay accompagnata dal sorvegliante dei lavoratori cinesi, destando la gelosia di quello dell'altro gruppo. Il sorvegliante degli Irlandesi si avvicina alla coppia, ma Lady Gay continua a preferire il suo accomagnatore e balla con lui. I due sorveglianti vengono alle mani, la contesa degenera e scoppia una rissa da saloon.
L'episodio finale è dedicato all'incontro delle due sezioni della ferrovia e al suo completamento. L'ostilità tra i due gruppi di lavoratori, scatenatasi nella Big Tent, diventa rivalità sul lavoro e spinge ciascun gruppo a cercare di far meglio dell'altro. La tratta e' completata, il telegrafo trasmette "D-O-N-E", la nazione celebra suonando le campane a festa, si scambiano vive congratulazioni tra le due parti e non manca la foto ricordo che riunisce capitalisti, operai, ragazze, indiani e messicani.
La coreografia è piena di passaggi vivaci, ma l'effetto generale avvicina il pezzo più a una commedia musicale che a un balletto.
Marino Palleschi
Balletto.net
La prima scena è dedicata ai lavoratori Irlandesi, mentre la seconda sposta l'azione nel campo dei cinesi. Nelle vicinanze stazionano le ragazze dei saloon itineranti, tra le quali una certa Lady Gay, che lavora nella Big Tent. Costei arriva nel campo dei cinesi e comincia a civettare col sorvegliante, mentre il lavoro viene interrotto.
La terza scena svolge nel saloon la Big Tent, organizzato con una zona per le scommesse e una per gli spettacoli delle ragazze. Mentre queste bevono con gli operai di entrambe le sezioni, danzano prima un gruppo di messicani e, poi, gli scommettitori. Entra Lady Gay accompagnata dal sorvegliante dei lavoratori cinesi, destando la gelosia di quello dell'altro gruppo. Il sorvegliante degli Irlandesi si avvicina alla coppia, ma Lady Gay continua a preferire il suo accomagnatore e balla con lui. I due sorveglianti vengono alle mani, la contesa degenera e scoppia una rissa da saloon.
L'episodio finale è dedicato all'incontro delle due sezioni della ferrovia e al suo completamento. L'ostilità tra i due gruppi di lavoratori, scatenatasi nella Big Tent, diventa rivalità sul lavoro e spinge ciascun gruppo a cercare di far meglio dell'altro. La tratta e' completata, il telegrafo trasmette "D-O-N-E", la nazione celebra suonando le campane a festa, si scambiano vive congratulazioni tra le due parti e non manca la foto ricordo che riunisce capitalisti, operai, ragazze, indiani e messicani.
La coreografia è piena di passaggi vivaci, ma l'effetto generale avvicina il pezzo più a una commedia musicale che a un balletto.
Marino Palleschi
Balletto.net
GALLERY
APPROFONDIMENTO
Music: Union Pacific
Quando nel maggio 1869, su una sporgenza spoglia dell’Utah, il grande Leland Stanford brandì un martello d’argento contro un chiodo dorato (che mancò), la storia fu fatta. La campana antincendio a Sacramento suonò a festa. La prima delle 220 cannonate fu sparata da Fort Hill a San Francisco. Una parata di due miglia si mise in marcia a Omaha. Le decorazioni luccicavano dai lampioni di legno di Chicago. Il campanaro della Trinity Church, all’imbocco di Wall Street a New York, suonò “Old Hundred”, e il presidente U. S. Grant ricevette un telegramma che recitava: “L’ultimo binario è posato, l’ultimo chiodo è conficcato, la ferrovia del Pacifico è completata.” La scorsa settimana, sul palco del Forrest Theatre di Philadelphia, il ballerino Eduard Borovansky del Monte Carlo Ballet Russe sollevò un martello di legno argentato contro la testa di un chiodo di legno dorato (che colpì), e anche qui la storia fu fatta. Ma una storia di tono più leggero. L’Union Pacific, il primo balletto statunitense ad entrare nel repertorio della grande scuola russa di danza resa famosa da Serge Diaghilev, aveva avuto la sua prima mondiale. Il balletto americano era incentrato sul tema della costruzione delle due ferrovie, l'Union e la Central Pacific, che il colpo maldestro di Leland Stanford simbolicamente unì. Ma sia la musica che la coreografia, l’anima e la carne di ogni balletto, erano opera di russi: la musica di Nicholas Nabokov, compositore alsaziano e parigino di 31 anni; la coreografia di Léonide Massine, maestro del balletto russo contemporaneo di 36 anni. Solo il libretto di Archibald MacLeish, le scenografie di Albert Johnson (The Band Wagon, As Thousands Cheer) e i costumi di Irene Sharaff (Alice nel Paese delle Meraviglie di Eva Le Gallienne) erano americani di nascita. I libretti (più precisamente, scenari) per il balletto sono generalmente, per qualche misteriosa ragione, opera dei poeti, anche se la parola parlata non ha alcun ruolo. L’origine di Union Pacific fu il satirico poema del signor MacLeish, “Frescoes for Mr. Rockefeller's City”, che celebrava la costruzione delle linee transcontinentali da parte della manodopera immigrata e satirizzava il ruolo dei promotori e dei capitalisti: Noi siamo stati quelli che posero le rotaie su questa terra da oceano a oceano: Noi (se non lo sapete) facemmo passare la U. P. attraverso i valichi Portandola giù fino a Laramie a pieno carico: Diciotto miglia sull'anticlinale di granito Quarantatré piedi al miglio e la pendenza costante... Il balletto, sfruttando il fatto che la Union Pacific è stata costruita da est a ovest in gran parte da manodopera irlandese, mentre la Central Pacific fu costruita da ovest a est in gran parte da cinesi, e che la loro convergenza è stata punteggiata da rancori e spargimenti di sangue, trova il suo dramma nei combattimenti degli uomini e il suo umorismo nella pomposità dei promotori. L'interesse più gentile, essenziale ai balletti (o almeno per le ballerine) è fornito dalle prostitute che seguivano le linee in avanzamento in vagoni merci variamente intitolati "Hell on Wheels" o "Moving Town" ed esercitavano il loro mestiere in un saloon itinerante di tela chiamato Big Tent. Nelle prime due scene operai irlandesi nella sezione orientale e operai cinesi in quella occidentale costruiscono la linea, traversine e binari rappresentati, con deduzione sardonica, dai corpi dei ballerini. Nella scena centrale, sullo sfondo del Big Tent e delle danze di messicani, giocatori d'azzardo e ragazze, gli operai delle due bande sviluppano una rivalità per i favori di una dama particolarmente attraente (Delarova, moglie di Massine), che sfocia in una rissa generale. E nella scena finale le due squadre, ora di nuovo sulla massicciata, corrono verso il punto d'incontro dove, risplendenti nei cappelli a cilindro e trasportati sui respingenti di locomotive di cartone, i capitalisti di New York e San Francisco si preparano per la cerimonia del chiodo d'oro. La musica si abbina al libretto. Basata su canzoni popolari del periodo come "O Suzanna", "Jones's Band", "Lady Gay" e persino "Yankee Doodle" ha la vigorosa grossolanità, il vigore e la vivacità degli eventi. Il signor Nabokov è sicuramente un compositore moderno, ma il suo stile caratteristico serve solo a trasformare le melodie troppo familiari in frasi di sorpresa e umorismo e occasionalmente di insospettata bellezza. La coreografia ha lo stesso tocco essenzialmente americano. È agile, rapida e creativa, più realistica che simbolica, ma sufficientemente stilizzata da rendere il realismo efficace. Il suo punto culminante, una danza del barista su motivi negri ballata dallo stesso Massine, si colloca insieme alla Danza del mugnaio di Massine in Le Tricorne come uno dei vertici più alti della coreografia moderna. A Philadelphia ha suscitato grida di entusiasmo da parte di un pubblico famoso per la sua capacità di trattenere l'entusiasmo. A giudicare dalla sua accoglienza a Philadelphia, il primo balletto statunitense ad entrare nel repertorio russo è un successo clamoroso. Descrivendo la prolungata ovazione per ballerini, coreografo, compositore e librettista, il Public Ledger ha scritto: "La scena è stata un trionfo come non se ne vedeva ad una prima serata a Philadelphia da molti anni." Boston vedrà Union Pacific questa settimana, Chicago la prossima settimana, Manhattan il 25, 26 e 27 aprile, Parigi a maggio. Se Parigi, con la sua tradizionale preferenza per la danza in punta di piedi e le gonne voluminose del balletto classico, applaudirà l'entusiastica ed intenzionale volgarità, i colori vivaci, l'umorismo tagliente e il ritmo senza fiato della produzione statunitense, è un'altra questione. Time Magazine Monday, Apr. 16, 1934 L'idea di un balletto basato su un tema americano era nella mente di Massine sin dal suo primo contatto con gli Stati Uniti attraverso i Ballets Russes di Diaghilev. Secondo Massine, durante la tournée americana di quella compagnia nel 1916, era rimasto estremamente colpito da una serie di dimostrazioni di danze di guerra eseguite da un gruppo di Sioux sul palco del National Theater di Washington D.C. Un evento che spinse Massine ed Ernest Ansermet (allora direttore musicale di Diaghilev) a visitare la Smithsonian Institution, dove Ansermet indagò sugli strumenti musicali degli indiani e Massine fece ricerche sulle danze tribali della luna, sulle cerimonie nuziali e sui riti funebri. Alla fine i due uomini decisero di creare un balletto basato sulla storia di Pocahontas. Poiché Bakst aveva una predilezione per i temi esotici, gli fu chiesto di disegnare le scene e i costumi; Ansermet gli inviò una serie di stampe a colori degli indiani d'America e incisioni della storia. Per il suo primo balletto americano Massine intendeva seguire il concetto di Le Soleil de nuit, evitando uno scenario dettagliato e raccontando la storia attraverso sequenze di danza. Non appena la sceneggiatura fu completata, iniziò a lavorare sulla coreografia, sperando di averne formulata la maggior parte prima di iniziare le prove al ritorno della compagnia in Europa. Il balletto, che non venne mai realizzato, avrebbe dovuto essere dedicato alla signora Woodrow Wilson.
Quando i Ballets Russes de Monte Carlo arrivarono negli Stati Uniti nel dicembre 1933, Massine parlò a Hurok del suo desiderio di creare un balletto su un tema americano. Hurok fu subito attratto dal progetto per il suo potenziale pubblicitario e discusse l'idea con amici e conoscenti del mondo dell'arte, tra cui il compositore Nicolas Nabokov, che aveva composto la musica per l'Ode di Massine nel 1928. Nabokov pensò subito al poeta Archibald MacLeish, che l’anno precedente aveva vinto un Premio Pulitzer. MacLeish aveva già parlato al compositore di un libretto per un balletto che aveva scritto sulla costruzione della Union Pacific, la prima ferrovia transcontinentale americana. La collaborazione di MacLeish piacque a Hurok, così come un'altra idea di Nabokov. Tra gli amici di quest'ultimo c'era Gerald Murphy, l'elegante espatriato americano residente in Francia, recentemente tornato negli Stati Uniti. Murphy possedeva un'insolita collezione di registrazioni americane assemblata da Thomas Edison all'inizio del secolo, alcune delle quali risalenti agli anni '70 dell'Ottocento. C'erano canzoni eseguite da Will Cassid, un noto cantante dell'epoca, oltre al jazz di Chicago e New Orleans e altri tipi di musica nera. Nabokov suggerì queste registrazioni a Hurok come base per una partitura. Su istigazione di Hurok, Massine si incontrò con MacLeish e Murphy per ascoltare le registrazioni e discutere del progetto. Il coreografo era già stato avvicinato da MacLeish riguardo la sua sceneggiatura, ma Massine aveva trovato difficile adattare l'idea al balletto. Nella sua autobiografia spiega: “Sentivo che la costruzione di una ferrovia non era un soggetto adatto per il balletto. Non riuscivo a immaginarlo affatto e quando mi chiese se potevo fare la coreografia, rifiutai dicendo che quel soggetto non mi attirava. Un problema insormontabile, ne ero certo, sarebbe stata la rappresentazione della posa effettiva delle traverse di legno e delle rotaie. Ci pensai per giorni, componendo e ricomponendo mentalmente gruppi d'insieme, ma non riuscii a trovare una soluzione soddisfacente. Poi, un giorno, vidi improvvisamente dei ballerini, assolutamente rigidi, trasportati in scena come assi. Mentre li immaginavo stesi sulla linea, la scena improvvisamente ebbe senso. Mi entusiasmai dell'intero progetto e ora sentivo che avrei potuto farne qualcosa di molto originale.” Una volta che Massine, MacLeish, e Murphy raggiunsero un accordo sul progetto, Nabokov suggerì di chiedere a un giovane compositore americano come Copland o Thomson di arrangiare la partitura, ma Massine convinse Nabokov a occuparsi personalmente dell'incarico. I collaboratori iniziarono a lavorare quando il finanziamento per la produzione fu garantito da un comitato di raccolta fondi. (Le fonti più importanti furono la Barnes Foundation di Filadelfia, che aveva invitato Nabokov venire negli Stati Uniti per tenere una serie di conferenze, i Murphy e gli amici dei MacLeish) Irene Sharaff, che era stata responsabile per Alice nel Paese delle Meraviglie di Eva Le Gallienne, disegnò i costumi, mentre Albert Johnson, che era stato lo scenografo di The Band Wagon nel 1931 e di Ziegfeld Follies del 1934, fu incaricato della scenografia. Scenografie e costumi L’allestimento scenico era composto da tre sfondi e un sipario. Quest’ultimo, che rappresentava una bozza del piano di costruzione della ferrovia, costituiva l’unico elemento scenografico. La prima scena raffigurava un campo di lavoro diurno, composto da baracche. La seconda scena mostrava un paesaggio di luna piena, con diverse tende bianche di varie dimensioni e due pali elettrici. La terza scena si svolgeva all’interno di una grande tenda, illuminata da una lampada al centro. La quarta scena rappresentava una variante diurna della seconda. I costumi erano basati sullo stile degli anni 1860. La squadra irlandese indossava camicie a quadri, pantaloni scuri, stivali e cappelli. La squadra cinese portava cappelli da coolie e altri tipi di cappelli orientali; il loro supervisore indossava pelle scamosciata bianca con frange, che richiamava il costume di un pioniere. Lady Gay era tutta in giallo, con gonna a cerchio, tacchi alti, un cappello con fiocco e lunghi orecchini. Il barista indossava un grembiule bianco sopra un gilet scozzese e pantaloni a quadri. Il missionario era vestito tutto di nero, mentre i capitalisti indossavano giacche e cilindri . Vicente García-Márquez The Ballets Russes: Colonel de Basil's Ballets Russes de Monte Carlo, 1932-1952 Knopf, New York (1990) CURIOSITA'
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