DANZA E CINEMA
Quando il Cinema incontra il Balletto:
Il sogno si avvera. Audrey Hepburn Prima Ballerina
Chiunque abbia letto, seppur sommariamente, una qualsiasi biografia relativa agli anni giovanili di Audrey Hepburn ha avuto modo di scoprire la sua grande passione per la danza classica e la caparbietà nell’inseguire il sogno di diventare un giorno una ballerina. La scintilla di questa passione travolgente si accende nel cuore d’Audrey la sera del 9 maggio 1940, quando, emozionatissima, sale dopo uno spettacolo sul palco del teatro d’Arnhem ad omaggiare con un gran mazzo di fiori la famosissima Ninette de Valois, direttrice della compagnia del Sadler’s Wells Ballet in tournée in Olanda. (continua)
Il sogno si avvera. Audrey Hepburn Prima Ballerina
Chiunque abbia letto, seppur sommariamente, una qualsiasi biografia relativa agli anni giovanili di Audrey Hepburn ha avuto modo di scoprire la sua grande passione per la danza classica e la caparbietà nell’inseguire il sogno di diventare un giorno una ballerina. La scintilla di questa passione travolgente si accende nel cuore d’Audrey la sera del 9 maggio 1940, quando, emozionatissima, sale dopo uno spettacolo sul palco del teatro d’Arnhem ad omaggiare con un gran mazzo di fiori la famosissima Ninette de Valois, direttrice della compagnia del Sadler’s Wells Ballet in tournée in Olanda. (continua)
Quando il Cinema incontra il Balletto:
“Un’estate d'amore” di Ingmar Bergman
Ingmar Bergman (1913-2007) è stato indiscutibilmente uno dei più grandi registi della storia del cinema. E' riuscito a creare uno stile unico nel trasporre sullo schermo inquietudini, sentimenti e passioni del genere umano. Attraverso la raffinata analisi introspettiva dei suoi personaggi - unita all'eccellente bravura degli attori e ad una non comune ricercatezza estetica - Bergman ha ideato e realizzato una maniera nuova ed originale di fare cinema, così efficace nell'evocare le nostre più intime insicurezze psicologiche, che ancora oggi, salvo rari esempi, non trova uguali nell'impersonale panorama cinematografico mondiale. (continua)
“Un’estate d'amore” di Ingmar Bergman
Ingmar Bergman (1913-2007) è stato indiscutibilmente uno dei più grandi registi della storia del cinema. E' riuscito a creare uno stile unico nel trasporre sullo schermo inquietudini, sentimenti e passioni del genere umano. Attraverso la raffinata analisi introspettiva dei suoi personaggi - unita all'eccellente bravura degli attori e ad una non comune ricercatezza estetica - Bergman ha ideato e realizzato una maniera nuova ed originale di fare cinema, così efficace nell'evocare le nostre più intime insicurezze psicologiche, che ancora oggi, salvo rari esempi, non trova uguali nell'impersonale panorama cinematografico mondiale. (continua)
Quando il cinema incontra il balletto:
Stanley Kubrick e Ruth Sobotka. Amore di ballerina
Stanley Kubrick è uno dei più grandi registi della storia del cinema; film come: 2001 Odissea nello spazio, Arancia meccanica, Orizzonti di gloria, Shining, Barry Lyndon, Lolita, Eyes Wide Shut sono unanimemente riconosciuti come grandi capolavori. L’abilità e originalità nel trasporre su pellicola le più svariate e controverse tematiche rivoluzionarie, il raffinato lavoro d’introspezione psicologica dei personaggi e le memorabili suggestioni visuali fanno di Kubrick una delle personalità culturali più influenti del Ventesimo secolo. Pochi sanno però che, agli inizi della carriera, quando ancora era un giovane semisconosciuto regista di B-Movies alle prime armi, i suoi caparbi tentativi di arrivare al successo furono legati a filo doppio, sia sentimentalmente che professionalmente, alla presenza nella sua vita di una fascinosa ballerina di danza classica: Ruth Sobotka. (continua)
Stanley Kubrick e Ruth Sobotka. Amore di ballerina
Stanley Kubrick è uno dei più grandi registi della storia del cinema; film come: 2001 Odissea nello spazio, Arancia meccanica, Orizzonti di gloria, Shining, Barry Lyndon, Lolita, Eyes Wide Shut sono unanimemente riconosciuti come grandi capolavori. L’abilità e originalità nel trasporre su pellicola le più svariate e controverse tematiche rivoluzionarie, il raffinato lavoro d’introspezione psicologica dei personaggi e le memorabili suggestioni visuali fanno di Kubrick una delle personalità culturali più influenti del Ventesimo secolo. Pochi sanno però che, agli inizi della carriera, quando ancora era un giovane semisconosciuto regista di B-Movies alle prime armi, i suoi caparbi tentativi di arrivare al successo furono legati a filo doppio, sia sentimentalmente che professionalmente, alla presenza nella sua vita di una fascinosa ballerina di danza classica: Ruth Sobotka. (continua)
Quando la televisione incontra il Balletto:
L'Âge heureux di Philippe Agostini
Regista francese non famoso, ma dalle indubbie qualità artistiche, Philippe Agostini ha dato un contributo non indifferente allo sviluppo estetico del cinema francese tra gli anni Trenta e Sessanta del secolo scorso. È stato direttore della fotografia di film-capolavoro come Alba tragica di Marcel Carné, La conversa di Belfort di Robert Bresson, Il piacere di Max Ophuls e Rififi di Jules Dassin.
Negli anni Cinquanta, l’incontro, poi suggellato con il matrimonio, con l'attrice ed ex ballerina dell’Opéra Odette Joyeux spinge Agostini a intraprendere la carriera di regista e sceneggiatore. Tra le sue opere da regista, la più celebre è I dialoghi delle Carmelitane (1960).
Odette Joyeux, dopo una rilevante carriera d’attrice per cinema e teatro, trova nella scrittura nuove vie d’espressione: oltre a lavorare come sceneggiatrice, è autrice di romanzi, e particolarmente interessanti sono quelli legati al mondo della danza, destinati a un pubblico adolescente. (continua)
L'Âge heureux di Philippe Agostini
Regista francese non famoso, ma dalle indubbie qualità artistiche, Philippe Agostini ha dato un contributo non indifferente allo sviluppo estetico del cinema francese tra gli anni Trenta e Sessanta del secolo scorso. È stato direttore della fotografia di film-capolavoro come Alba tragica di Marcel Carné, La conversa di Belfort di Robert Bresson, Il piacere di Max Ophuls e Rififi di Jules Dassin.
Negli anni Cinquanta, l’incontro, poi suggellato con il matrimonio, con l'attrice ed ex ballerina dell’Opéra Odette Joyeux spinge Agostini a intraprendere la carriera di regista e sceneggiatore. Tra le sue opere da regista, la più celebre è I dialoghi delle Carmelitane (1960).
Odette Joyeux, dopo una rilevante carriera d’attrice per cinema e teatro, trova nella scrittura nuove vie d’espressione: oltre a lavorare come sceneggiatrice, è autrice di romanzi, e particolarmente interessanti sono quelli legati al mondo della danza, destinati a un pubblico adolescente. (continua)