Marius Petipa
Don Chisciotte
[Don Kikhot]
26-12-1869 [14-12-1869 cal. Giuliano] - Mosca, Imperial Bolshoi Theatre
21-11-1871 [09-11-1871 cal. Giuliano] - San Pietroburgo, Imperial Bolshoi Kamenny Theatre
21-11-1871 [09-11-1871 cal. Giuliano] - San Pietroburgo, Imperial Bolshoi Kamenny Theatre
Don Chisciotte (Don Kikhot)
26-12-1869 [14-12-1869 cal. russo] - Mosca, Imperial Bolshoi Theatre
Balletto in quattro atti e otto scene
Coreografia: Marius Petipa
Musica: Ludwig Minkus
Libretto: Marius Petipa dal romanzo El ingenioso hidalgo Don Quijote de la Mancha di Miguel de Cervantes
Scene: Pavel Isakov (atto 1, scene 1 e 2), Ivan Shangin (atto 2, scena 3; atto 3, scena 5 e atto 4, Scena 8) e Fedor Shenian (Atto 2, scena 4; Atto 3, scene 6 e 7)
Costumi: Gorokhovy e Felix Simoné
Macchinari: Karl Waltz
Luci: Franz Kuhn
CAST
Don Chisciotte: Wilhelm Vanner
Sancho Panza: Vassily Geltser
Kitri: Anna Sobeshchanskaya
Basilio: Sergei Sokolov
Dulcinea: Polina (Pelagaya) Karpakova
Gamache: Dmitri Kuznetsov
Arlecchino: Leon Espinosa
Juana: Pavlova
Espada:
Balletto Imperiale del Bolshoi
26-12-1869 [14-12-1869 cal. russo] - Mosca, Imperial Bolshoi Theatre
Balletto in quattro atti e otto scene
Coreografia: Marius Petipa
Musica: Ludwig Minkus
Libretto: Marius Petipa dal romanzo El ingenioso hidalgo Don Quijote de la Mancha di Miguel de Cervantes
Scene: Pavel Isakov (atto 1, scene 1 e 2), Ivan Shangin (atto 2, scena 3; atto 3, scena 5 e atto 4, Scena 8) e Fedor Shenian (Atto 2, scena 4; Atto 3, scene 6 e 7)
Costumi: Gorokhovy e Felix Simoné
Macchinari: Karl Waltz
Luci: Franz Kuhn
CAST
Don Chisciotte: Wilhelm Vanner
Sancho Panza: Vassily Geltser
Kitri: Anna Sobeshchanskaya
Basilio: Sergei Sokolov
Dulcinea: Polina (Pelagaya) Karpakova
Gamache: Dmitri Kuznetsov
Arlecchino: Leon Espinosa
Juana: Pavlova
Espada:
Balletto Imperiale del Bolshoi
Don Chisciotte (Don Kikhot)
21-11-1871 [09-11-1871 cal. russo] - San Pietroburgo, Imperial Bolshoi Kamenny Theatre
Balletto in cinque atti con prologo ed epilogo in undici scene
Coreografia: Marius Petipa
Musica: Ludwig Minkus
Libretto: Marius Petipa dal romanzo El ingenioso hidalgo Don Quijote de la Mancha di Miguel de Cervantes
Scene: Pavel Isakov (atto 1, scene 1 e 2), Ivan Shangin (atto 2, scena 3; atto 3, scena 5 e atto 4, Scena 8) e Fedor Shenian (Atto 2, scena 4; Atto 3, scene 6 e 7)
costumi:
CAST
Don Chisciotte: Timofei Stukolkin
Sancho Panza: Alexander Pisho
Kitri/Dulcinea: Alexandra Vergina
Basilio: Lev Ivanov
Gamache: Nikolai Goltz
Lorenzo il padre di Kitri: Modest Bogdanov
Espada:
Juanita, venditrice di ventagli:
Piquilla, venditrice di frutta:
Cupido:
Balletto Imperiale di San Pietroburgo
21-11-1871 [09-11-1871 cal. russo] - San Pietroburgo, Imperial Bolshoi Kamenny Theatre
Balletto in cinque atti con prologo ed epilogo in undici scene
Coreografia: Marius Petipa
Musica: Ludwig Minkus
Libretto: Marius Petipa dal romanzo El ingenioso hidalgo Don Quijote de la Mancha di Miguel de Cervantes
Scene: Pavel Isakov (atto 1, scene 1 e 2), Ivan Shangin (atto 2, scena 3; atto 3, scena 5 e atto 4, Scena 8) e Fedor Shenian (Atto 2, scena 4; Atto 3, scene 6 e 7)
costumi:
CAST
Don Chisciotte: Timofei Stukolkin
Sancho Panza: Alexander Pisho
Kitri/Dulcinea: Alexandra Vergina
Basilio: Lev Ivanov
Gamache: Nikolai Goltz
Lorenzo il padre di Kitri: Modest Bogdanov
Espada:
Juanita, venditrice di ventagli:
Piquilla, venditrice di frutta:
Cupido:
Balletto Imperiale di San Pietroburgo
TRAMA
Mosca, 1869
Atto I. Scena 1. La stanza di Don Chisciotte. I servitori di Don Chisciotte, Sampson Carrasco e sua moglie Antonina, sono occupati con le faccende domestiche, a spolverare una libreria e a riporre in un armadio un'armatura arrugginita e un elmo di cartone. Il vecchio signore entra, convinto che maghi malvagi abbiano spostato i suoi libri. Si siede su una poltrona, apre un enorme vecchio tomo e legge storie di antichi romanzi cavallereschi. A poco a poco, si addormenta, sognando avventure con cavalieri coraggiosi, splendide signore, giganti favolosi e altre creature fantastiche. Ad un tratto irrompe in scena Sancho Panza inseguito da diverse donne del villaggio arrabbiate a cui ha rubato un pollo. Don Chisciotte, bruscamente svegliato, scaccia via le donne. Sancho lo ringrazia per averlo salvato dalle sue inseguitrici. Don Chisciotte, ossessionato dalle storie di cavalleria medievale, racconta al suo servitore Sancho Panza che ha deciso di diventare un cavaliere errante ed improvvisa un'armatura con una bacinella come elmo. Don Chisciotte arruola Sancho come suo scudiero e insieme iniziano le loro avventure cavalleresche. |
San Pietroburgo, 1871
Prologo. Scena 1. Fenomeni fantastici e partenza di Don Chisciotte. I servitori di Don Chisciotte, Sampson Carrasco e sua moglie Antonina, sono occupati con le faccende domestiche, a spolverare una libreria e a riporre in un armadio un'armatura arrugginita e un elmo di cartone. Il vecchio signore entra, convinto che maghi malvagi abbiano spostato i suoi libri. Si siede su una poltrona, apre un enorme vecchio tomo e legge storie di antichi romanzi cavallereschi. A poco a poco, si addormenta, sognando avventure con cavalieri coraggiosi, splendide signore, giganti favolosi e altre creature fantastiche. Ad un tratto irrompe in scena Sancho Panza inseguito da diverse donne del villaggio arrabbiate a cui ha rubato un pollo. Don Chisciotte, bruscamente svegliato, scaccia via le donne. Sancho lo ringrazia per averlo salvato dalle sue inseguitrici. Don Chisciotte, ossessionato dalle storie di cavalleria medievale, racconta al suo servitore Sancho Panza che ha deciso di diventare un cavaliere errante ed improvvisa un'armatura con una bacinella come elmo. Don Chisciotte arruola Sancho come suo scudiero e insieme iniziano le loro avventure cavalleresche. |
Scena 2. Piazza del mercato in Barcellona.
Kitri arriva di corsa nell' affollata piazza del mercato di Barcellona. Notando suo padre, fa un'ipotesi sul motivo della sua visita a Gamache; dei sospetti si insinuano nella sua testa e per questo è triste... ma presto riprende il suo solito aspetto allegro, cercando di dissipare il malumore, danzando un assolo con un ventaglio nella sua mano. Cerca il suo innamorato, il barbiere Basilio, tra la folla vivace che anima la piazza. Quando lo incontra, tra i due inizia una schermaglia amorosa fatta di piccole gelosie, ripicche e affettuosità. Basilio le si avvicina di soppiatto e le ruba il ventaglio. Indispettita, Kitri esprime il suo fastidio e si allontana da lui. Basilio, senza prestare attenzione al fatto che la sua bella sia di cattivo umore, lega il ventaglio alla sua chitarra e inizia a suonare riservando attenzioni alle sue attraenti amiche facendo ingelosire Kitri. Tuttavia i due si riconciliano quasi subito ed entrambi danzano una “morena”, un ballo spagnolo. La loro danza si interrompe all’arrivo dell’oste Lorenzo, padre di Kitri: egli non vede affatto di buon occhio la simpatia della figlia per lo squattrinato Basilio; vorrebbe, invece, che ella sposasse il ricco, ma pomposo e ridicolo nobiluomo Gamache, che proprio in quel momento si fa avanti per chiedere la mano della ragazza, che però rifiuta in modo impertinente. Entrano in scena undici ballerine en travesti in costumi da torero e picador, guidati da Espada, a simulare una corrida facendo volteggiare la muleta. Le danze spagnoleggianti che eseguono a poco a poco si trasformano in combattimenti tra banderillos e picadores. La scena si scalda così tanto che vengono estratti pure dei coltelli (danza delle spade). In mezzo alla confusione e caos, Sopraggiunge Don Chisciotte con una picca in mano, a cavallo del suo fido Ronzinante, annunciato dal suono di corno dello scudiero Sancho. Il cavaliere s'immagina di trovarsi nel mezzo di una battaglia e ordina ai contendenti di deporre le armi. Subito Lorenzo invita il cavaliere nella sua locanda per un rinfresco ed egli accetta, lusingato, scambiando taverniere e taverna per un nobile signore e per il suo castello. Al suono di una Polka le ragazze della piazza prendono in giro Sancho, flirtano con lui e gli chiedono di giocare a mosca cieca con loro. Sancho bendato incappa in una serie di peripezie comiche. Notando che il suo amico è maltrattato, Don Chisciotte si alza dal tavolo, si arma di una forchetta invece che della picca, prende un piatto per uno scudo, si precipita verso la folla e libera il suo amico. Kitri si avvicina silenziosamente a Basilio, e si giurano amore eterno; Kitri giura di scappare di casa piuttosto che sposare il ricco Gamache. Segue un Grand pas d'action consistente in una Entrée di bravura seguita da un efficace Adagio d'action. In quel momento Don Chisciotte vede Kitri e la omaggia riconoscendo in lei l'amata ed idealizzata dama Dulcinea protagonista delle sue visioni. Interrompe il suo duetto con Basilio e con fare galante la invita a danzare con lui un minuetto. La gente in piazza si riunisce di nuovo danzando allegramente. Kitri e Basilio colgono l'occasione per scappare, ma vengono visti da Don Chisciotte che si mette al loro inseguimento con Sancho. |
Atto I. Scena 2. Burattini e mulini a vento.
Dopo aver lasciato la casa, Don Chisciotte si imbatte in un gruppo di comici itineranti. Avvisato del suo arrivo, il capo degli zingari ha intenzione di fare uno scherzo a Don Chisciotte. Vestendo un mantello e una corona in testa, il capo siede sul trono per riceverlo. Convinto di trovarsi di fronte ad un vero Re attorniato dalla sua corte, Don Chisciotte gli rende omaggio. Il capo ordina che si tenga una festa in onore del cavaliere. Le danze sono aperta da un Valzer, seguito da una coppia in una danza messicana, un Pas de deux (demi-character pas), un assolo "Shikka" (La Chica) e una Polka di due ragazzi e un ballerino adulto. Le danze sono seguite da uno spettacolo del teatro delle marionette da parte della troupe. Don Chisciotte inizialmente ne è deliziato, ma, coinvolto dall'azione dei burattini, li scambia per reali soldati nemici e attacca allora il teatro. Gli zingari sono spaventati dal trambusto e Don Chisciotte cade svenuto. Sancho guida il suo asino, portando il cavaliere ferito, attraverso gli alberi. Depone il vecchio sull'erba e si addormenta. Al risveglio Don Chisciotte attacca i mulini a vento, scambiandoli per giganti. La sua lancia si impiglia nelle vele, viene scagliato in aria, ed atterra privo di sensi al suolo. |
Atto II. Scena 3. Luogo pittoresco
con vista sui mulini a vento (campo dei gitani) Presso dei mulini a vento, Kitri chiede a degli attori itineranti di mostrarle la strada per "la taverna più vicina dove poter riposare e pranzare. I comici costringono però la ragazza ad unirsi alla troupe e a partecipare allo spettacolo. Avvisato del suo arrivo, il capo degli zingari ha intenzione di fare uno scherzo a Don Chisciotte. Vestendo un mantello e una corona in testa, il capo siede sul trono per riceverlo. Convinto di trovarsi di fronte ad un vero Re attorniato dalla sua corte, Don Chisciotte gli rende omaggio. Il capo ordina che si tenga una festa in onore del cavaliere che inizia con una "Zingara", danza eseguita da una solista con due solisti maschi e un divertissement "Cacciatori di allodole" con un Arlecchino e sette ballerini vestiti da uccelli. Le danze sono seguite da uno spettacolo del teatro delle marionette da parte della troupe. Don Chisciotte inizialmente ne è deliziato, ma, coinvolto dall'azione dei burattini, li scambia per reali soldati nemici e attacca allora il teatro. Gli zingari sono spaventati dal trambusto e Don Chisciotte cade svenuto. Sancho guida il suo asino, portando il cavaliere ferito, attraverso gli alberi. Depone il vecchio sull'erba e si addormenta. Al sorgere della luna, don Chisciotte crede di vedere il volto di Dulcinea e cerca di avvicinarsi a lei. I mulini a vento nascondono la luna alla vista e, temendo che dei maghi malvagi l'abbiano presa, attacca i mulini, scambiandoli per giganti. La sua lancia si impiglia nelle vele, viene scagliato in aria, ed atterra privo di sensi al suolo. |
Atto II. Scena 3. La fuga di Kitri. (La piazza in Barcellona)
Kitri arriva di corsa nell' affollata piazza del mercato di Barcellona. Notando suo padre, fa un'ipotesi sul motivo della sua visita a Gamache; dei sospetti si insinuano nella sua testa e per questo è triste... ma presto riprende il suo solito aspetto allegro, cercando di dissipare il malumore, danzando un assolo con un ventaglio nella sua mano. Cerca il suo innamorato, il barbiere Basilio, tra la folla vivace che anima la piazza. Quando lo incontra, tra i due inizia una schermaglia amorosa fatta di piccole gelosie, ripicche e affettuosità. Basilio le si avvicina di soppiatto e le ruba il ventaglio. Indispettita, Kitri esprime il suo fastidio e si allontana da lui. Basilio, senza prestare attenzione al fatto che la sua bella sia di cattivo umore, lega il ventaglio alla sua chitarra e inizia a suonare riservando attenzioni alle sue attraenti amiche facendo ingelosire Kitri. Tuttavia i due si riconciliano quasi subito ed entrambi danzano una “morena”, un ballo spagnolo. La loro danza si interrompe all’arrivo dell’oste Lorenzo, padre di Kitri: egli non vede affatto di buon occhio la simpatia della figlia per lo squattrinato Basilio; vorrebbe, invece, che ella sposasse il ricco, ma pomposo e ridicolo nobiluomo Gamache, che proprio in quel momento si fa avanti per chiedere la mano della ragazza, che però rifiuta in modo impertinente. Kitri minaccia di uccidersi piuttosto che sposare Gamache. Nel frattempo entra in scena una Danzatrice di Strada, che si esibisce in un assolo. Entrano ora in scena undici ballerine en travesti in costumi da torero e picador, guidati da Espada, a simulare una corrida facendo volteggiare la muleta. Le danze spagnoleggianti che eseguono, a poco a poco si trasformano in combattimenti tra banderillos e picadores. La scena si scalda così tanto che vengono estratti pure dei coltelli (danza delle spade). In mezzo alla confusione e caos, Sopraggiunge Don Chisciotte con una picca in mano, a cavallo del suo fido Ronzinante, annunciato dal suono di corno dello scudiero Sancho. Il cavaliere s'immagina di trovarsi nel mezzo di una battaglia e ordina ai contendenti di deporre le armi. Subito Lorenzo invita il cavaliere nella sua locanda per un rinfresco ed egli accetta, lusingato, scambiando taverniere e taverna per un nobile signore e per il suo castello. Al suono di una Polka le ragazze della piazza prendono in giro Sancho, flirtano con lui e gli chiedono di giocare a mosca cieca con loro. Sancho bendato incappa in una serie di peripezie comiche. Notando che il suo amico è maltrattato, Don Chisciotte si alza dal tavolo, si arma di una forchetta invece che della picca, prende un piatto per uno scudo, si precipita verso la folla e libera il suo amico. Kitri si avvicina silenziosamente a Basilio, e si giurano amore eterno; Kitri giura di scappare di casa piuttosto che sposare il ricco Gamache. Segue un Grand pas d'action consistente in una Entrée di bravura seguita da un efficace Adagio d'action. In quel momento Don Chisciotte vede Kitri e la omaggia riconoscendo in lei l'amata ed idealizzata dama Dulcinea protagonista delle sue visioni. Interrompe il suo duetto con Basilio e con fare galante la invita a danzare con lui un minuetto. La gente in piazza si riunisce di nuovo danzando allegramente. Kitri e Basilio colgono l'occasione per scappare, ma vengono visti da Don Chisciotte che si mette al loro inseguimento con Sancho. |
Scena 4. Cortile della locanda
I fuggiaschi si rifugiano presso una taverna dove ritrovano gli amici e dove contadini, uomini e donne, i mulattieri e le loro mogli, si radunano nel cortile a festeggiare. Le danze si aprono con una "Jota aragonese" - una danza collettiva al suono di nacchere e tintinnio di bicchieri - guidata da una coppia di solisti assieme a Juanita, Piquilla e dodici coppie del corpo di ballo. arriva Kitri che, su richiesta dei presenti, inizia a danzare con un bouquet di fiori "Rosa spagnola". Tutti si uniscono a lei. Mentre il gruppo scherza e brinda, sopraggiungono Gamache e Lorenzo, che hanno inseguito i due, e anche Don Chisciotte. Juanita e Piquilla danzano una "Lola" con Lorenzo e Gamache, distraendoli dalla loro ricerca ma senza successo. Lorenzo vuole a tutti i costi che sua figlia sposi Gamache. Basilio, disperato, tenta di risolvere il dramma simulando il suicidio e fingendo di ferirsi a morte. Mentre Kitri soccorre l’amato chiede l’intervento di Don Chisciotte, che impone a Lorenzo di benedire l’unione in extremis dei due ragazzi, prima che Basilio spiri. A quel punto Lorenzo cede e Basilio, ricevuto il consenso al matrimonio con la ragazza, svela l’inganno, rialzandosi baldanzosamente per unirsi a Kitri. |
Atto III. Scena 4. Don Chisciotte salva Kitri. (Cortile della Locanda)
I fuggiaschi si rifugiano presso una taverna dove ritrovano gli amici e dove contadini, uomini e donne, i mulattieri e le loro mogli, si radunano nel cortile a festeggiare. Le danze si aprono con una "Jota aragonese" - una danza collettiva al suono di nacchere e tintinnio di bicchieri - guidata da una coppia di solisti assieme a Juanita, Piquilla e dodici coppie del corpo di ballo. arriva Kitri che, su richiesta dei presenti, inizia a danzare con un bouquet di fiori ("Rosa spagnola"). Tutti si uniscono a lei. Mentre il gruppo scherza e brinda, sopraggiungono Gamache e Lorenzo, che hanno inseguito i due, e anche Don Chisciotte. Lorenzo vuole a tutti i costi che sua figlia sposi Gamache. Basilio, disperato, tenta di risolvere il dramma simulando il suicidio e fingendo di ferirsi a morte. Mentre Kitri soccorre l’amato chiede l’intervento di Don Chisciotte, che impone a Lorenzo di benedire l’unione in extremis dei due ragazzi, prima che Basilio spiri. A quel punto Lorenzo cede e Basilio, ricevuto il consenso al matrimonio con la ragazza, svela l’inganno, rialzandosi baldanzosamente per unirsi a Kitri. |
Atto III. Scena 5. Sogno di Don Chisciotte (La foresta selvaggia)
Don Chisciotte e Sancho Panza cercano riposo in una foresta, qui, esausti, i due si addormentano. Durante il sonno, il cavaliere sogna d’essere in un luogo incantato, abitato da fate, gnomi, e dove è abbigliato con un'armatura splendente. |
Atto IV. Scena 5. Foresta incantata
Don Chisciotte e Sancho Panza cercano riposo in una foresta, qui, esausti, i due si addormentano. Durante il sonno, il cavaliere sogna d’essere in un luogo incantato, abitato da fate, gnomi, e dove è abbigliato con un'armatura splendente. |
Scena 6. Appaiono i mostri.
Il sogno si trasforma però in un incubo: Don Chisciotte viene attaccato da un intero esercito di cactus, poi vari mostri, serpenti, draghi e coccodrilli che sputano fiamme. Affronta un ragno gigante. Avuta la meglio sul gigantesco insetto, vede la tela da lui intessuta sparire magicamente, rivelando un magnifico giardino fatato. |
Scena 6. Il sogno di Don Chisciotte: visioni infernali e mostri.
Il sogno si trasforma però in un incubo: Don Chisciotte viene attaccato da un intero esercito di mostri, serpenti, draghi e coccodrilli che sputano fiamme. |
Scena 7. Il ragno gigante
Affronta un ragno gigante. Avuta la meglio sul gigantesco insetto, vede la tela da lui intessuta sparire magicamente, rivelando un magnifico giardino fatato. |
Scena 7. Appare Dulcinea (Il giardino incantato)
Il bellissimo giardino è abitato da fantastiche creature femminili, le Driadi, guidate dalla Regina delle Driadi e da Amore, intrattengono Don Chisciotte con danze soavi. Tra di loro vi è Dulcinea circondata da dodici ninfe grandi e otto piccole e Don Chisciotte si inginocchia davanti alla sua amata. In quel momento tutto svanisce. |
Scena 8. Il giardino incantato di Dulcinea.
Il bellissimo giardino è abitato da fantastiche creature femminili, le Driadi, guidate dalla Regina delle Driadi e da Amore, intrattengono Don Chisciotte con danze soavi. Tra di loro vi è Dulcinea circondata da sedici ninfe grandi e otto piccole e Don Chisciotte si inginocchia davanti alla sua amata. In quel momento tutto svanisce. |
Scena 9. Il risveglio; la caccia del duca.
Suoni di corni da caccia risvegliano Don Chisciotte dai suoi sogni magici. Incontra nella foresta il Duca di Barcellona, accompagnato dal suo seguito, impegnato in una caccia. Il Duca invita il cavaliere a unirsi a loro per raggiungere il suo palazzo. |
Atto IV. Scena 8. Il parco di Gamache.
Gamache ha invitato i cittadini e gli abitanti del villaggio alla festa nei suoi giardini. Improvvisamente appare un misterioso "Cavaliere della Luna d'Argento" che sfida Don Chisciotte a duello. Don Chisciotte perde la tenzone con il cavaliere che si rivela come Carrasco, il vecchio servitore, che si fa promettere dal cavaliere di rinfoderare la sua spada per almeno un anno e mai più intraprendere avventure cavalleresche. Don Chisciotte è deluso ma fedele alla sua parola ritorna a casa. |
Atto V. Scena 10. Don Chisciotte sconfitto (La sala delle feste nel castello del Duca)
Quattro servi portano un "enorme castello" nella sala. Il Duca spiega, "che questo castello contiene una bella prigioniera, oppressa da un ignoto cavaliere". Don Chisciotte sfida il cavaliere a un duello. Il Duca accetta di combattere, ma ad una condizione particolare: nel caso di sconfitta Don Chisciotte dovrà rinfoderare la sua spada e mai più intraprendere avventure cavalleresche. Don Chisciotte perde il duello e, fedele al suo giuramento, ritorna a casa. Dopo la sconfitta di Don Chisciotte, un Cupido entra nella sala ducale, dicendo che il cuore di una donna non può essere conquistato con la forza e questo può solo soccombere al potere dell'amore. Poi chiama a se un esercito di piccoli amorini, che prendono d'assalto la fortezza e liberano la prigioniera. Segue una danza di Kitri/Dulcinea attorniata da 52 amorini. |
Epilogo. Scena 11. Morte di Don Chisciotte.
Nella sua stanza, l'eroe è di nuovo incantato da visioni fantastiche. Gli mancano però le forze, sta morendo poco a poco sognando nuove grandi azioni cavalleresche. Il cerchio delle peregrinazioni del cavaliere si è chiuso, tornando al punto di partenza. |
Andrey S. Galkin
Two "Don Quixote" ballet performances by M.I. Petipa
Two "Don Quixote" ballet performances by M.I. Petipa
GALLERY
Ecco la variazione alternativa per Kitri da "Don Chisciotte" eseguita da Tatiana Terekhova del Kirov Ballet. Secondo molti studiosi questa è la variazione di valzer per Anna Sobeshchanskaya, l'originale Kitri nella produzione originale di Petipa a Mosca del 1869.
APPROFONDIMENTO
LA PRIMA VERSIONE DI PETIPA. Nell’autunno del 1868 la prima ballerina moscovita Anna Sobeshchanskaya si stava preparando per una serata di gala in suo onore e, per l’occasione, la direzione dei Teatri Imperiali decise di commissionare addirittura un nuovo balletto, dandone l’incarico a Petipa, che venne inviato a Mosca.
Certamente sotto l’influenza della creazione di Milon del 1801, Petipa si orientò verso un balletto sul personaggio di Don Chisciotte, fatto, però, ruotare attorno all’episodio dell’amore di Quiteria e Basilio. Avrebbe rinverdito il suo amore giovanile per la Spagna costruendo, in questa prima versione, un intero balletto a partire dalle amatissime danze spagnole e dal folklore. Ne sarebbe venuta una coreografia piena di colore, nella quale il personaggio di Dulcinea, che in questa prima versione era ancora distinto da quello di Kitri, sarebbe stato il solo a danzare secondo moduli accademici. Petipa volle sottolineare la matrice ispanica della vicenda attingendo al folklore con l’includere una “zingara”, una “Jota aragonese”, una “morena” per Kitri e Basilio, nonché una “lola” per il corpo di ballo, seguita da un’impressionante danza di toreri, che simulavano una corrida facendo volteggiare la muleta, interpretata da una solista e da 11 ballerine in abiti maschili. Questo non era ancora il pas des toreadores oggi comunemente eseguito, introdotto, invece, da Gorsky che lo mutuò da un altro balletto. La prima versione di Petipa nacque priva del personaggio del Duca e dell’ambientazione dell’ultimo atto nel suo castello. La prevalenza di danze di carattere ben si accompagnava alla platealità di un gran numero di artifici teatrali, congegnati da Petipa per assecondare il gusto poco sofisticato dei moscoviti. Allo scopo egli calcò la mano sugli elementi comico-grotteschi, apprezzatissimi da quel pubblico: ad esempio, nel campo degli zingari era presente anche un Arlecchino, che si accompagnava alla figlia del capo dei gitani, il quale, munito di una gabbia per uccelli, tentava goffamente di catturare le allodole; un gruppo di cactus – in realtà danzatori travestiti – iniziava a muoversi e a inseguire Don Chisciotte durante il suo sogno, trasformandolo in incubo; l’elemento principale della scena studiata per l’episodio dei mulini a vento era un’enorme luna con sembianze umane, scambiata da Don Chisciotte per Dulcinea, che, durante l’attacco ai mulini, si sarebbe messa a gridare e a ridere versando lacrime. Ne venne un balletto comico di immediato successo di pubblico, quel Don Kikhot in 4 atti e 8 scene, che debuttò al Bolshoi di Mosca il 26 dicembre 1869. LA SECONDA VERSIONE DI PETIPA. Due anni più tardi Petipa volle portare il suo Don Chisciotte al Bolshoi di San Pietroburgo, ma per la versione pietroburghese tenne presente il gusto più raffinato del pubblico della capitale e la sua preferenza per un balletto di aspetto più sobrio e per una coreografia assai più accademica. Pertanto mise mano a una profonda revisione del balletto spostando l’accento dalle danze di carattere su una danza di purissimo stile classico. Scomparvero molti elementi comico-realistici: Petipa rimosse la scena coi cactus, la caccia alle allodole e la luna piangente. Inoltre rinunciò a molte danze di carattere e raffinò il gusto spagnolo delle coreografie restanti rivedendole in termini accademici e formali. Nacque l’idea di sdoppiare il ruolo di Kitri, facendo in modo che la stessa ballerina potesse interpretare sia Kitri che Dulcinea. Petipa riscrisse interamente l’episodio del sogno di Don Chisciotte e ne fece il momento centrale del lavoro arricchendolo di variazioni accademiche per le Driadi fino a farlo diventare un vero e proprio atto bianco, immancabile in una produzione classica: nacquero le evoluzioni di danza classica per Kitri-Dulcinea, alle quali facevano da cornice 52 piccoli Cupidi tra gli elementi del corpo di ballo e quelli della Scuola del Balletto Imperiale. A Minkus fu commissionata nuova musica per un ulteriore quinto atto di tre scene, in cui veniva introdotta la corte del Duca e della Duchessa, così alludendo a un ulteriore episodio del romanzo. E col castello del Duca ecco trovata la sede più prestigiosa per l’immancabile divertissement finale, durante il quale la prima ballerina avrebbe potuto sfoggiare gli sfolgoranti gioielli della tecnica accademica in compagnia dei 52 Cupidi già visti durante l’episodio del sogno. Il balletto si chiudeva con un epilogo: la morte di Don Chisciotte. E’ in questa forma che il Don Chisciotte di Petipa assurse al rango di “balletto classico”, il cui debutto, nella versione in 5 atti e 11 scene, avvenne il 21 novembre 1871 al Bolshoi di San Pietroburgo. Marino Palleschi Balletto.net Revival di San Pietroburgo
Due anni dopo la sua prima mondiale, Petipa e Minkus hanno montato Don Chisciotte per il Balletto Imperiale di San Pietroburgo in un'edizione ampliata di cinque atti e undici scene. Per il revival del 1871 furono apportate molte modifiche al libretto. Un ottimo esempio è dato in questa messa in scena dei ruoli di Kitri e Dulcinea che sono diventati un doppio ruolo. Nella produzione del 1869, erano due ruoli separati per due diverse ballerine e invece di scambiare Kitri per Dulcinea, Don Chisciotte la considerava la sua protetta. C'è una certa confusione riguardo alla storia del Grand Pas des toreadors. Secondo i primi storici sovietici, il numero proviene da Zoraya, la ragazza moresca in Spagna ed era opinione diffusa che Gorsky avesse trasferito questo pezzo nel Don Chisciotte , ma questa teoria si è rivelata falsa, almeno in parte. Il Grand Pas des toreadors fa parte dell'edizione pubblicata nel 1882 della partitura integrale, il che significa che era già in Don Chisciotte quando Gorsky fece rivivere il balletto. È possibile che Petipa l'abbia interpolato da Zoraya, in Don Chisciotte o che Minkus abbia originariamente composto il pezzo per Don Chisciotte all'inizio. Nelle produzioni moderne, i ruoli dei toreador sono degli uomini, ma nella messa in scena di Petipa erano ballati da donne en travesti. Un altro cambiamento significativo è stato che la scena comica del finto suicidio di Basilio è stata cambiata in una scena più drammatica in cui Kitri minaccia di uccidersi piuttosto che sposare Gamache. Anche questa scena è stata trasferita dal terzo atto al secondo atto ed è avvenuta prima della scena del mulino a vento, piuttosto che dopo. Fu aggiunto un nuovo quinto atto con nuovi personaggi, il Duca e la Duchessa e nel loro castello aveva luogo l'atto finale, non la taverna della produzione del 1869. Infine, il revival del 1871 si concluse con un nuovo epilogo in cui Don Chisciotte, triste e affranto, tornò a casa per morire, dimostrando che questa nuova produzione era ben lontana dalla produzione originale del 1869. Mentre la produzione originale di Mosca era una commedia commovente, il successivo revival di San Pietroburgo è stato un dramma serio. The Marius Petipa Society Don Quixote https://petipasociety.com/don-quixote/ CURIOSITA'
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Ballet de Dom Quichotte Sautenir (1614)
Sancho Pansa Gouverneur de l'isle Barataria Louis Fuzelier (1710) Les folies de Cardénio Claude Ballon (1720) Bazile et Quitterie Gaulier (1723) La Bagatelle ou Sancho Panca gouverneur Tierry (1727) Dom Quichot ou Les noces de Gamache Franz Hilverding (1740) Bazile et Quitterie (1740) Don Quichotte chez la Duchesse Jean-Barthélemy Lany (1743) Il Combattimento di Don Chisciotte con il Gigante Giuseppe Salomoni (1765) Don Quichotte de la Manche, ou Les noces de Gamache & de Quitterie Etienne Lauchery (1767) Don Chischott Georges Noverre (1768) Don Chisciotte alle nozze di Gamace Georges Noverre (1771) Die Aufnahmeder Sancho Panza in der Insel Barataria Joseph Starzer (1773) Le nozze di Camaggio, o sia Don Chisciotte in casa del duca Charles Le Picq (1779) Don Chisciotte Paolo Franchi (1783) Le nozze di Gamaccio, con diverse avventure di Don Chisciotte Sébastien Gallet (1784) Las bodas de Camacho y algunos pasajes del valiente Don Quijote de la Mancha y Sancho Panza Domenico Rossi (1789) Le amanti incantate, ossia Don Chisciotte Antoine Pitrot (1792) L'Empire de la folie ou la mort et l'apothéose de Don Quichotte Gaston (1799) Les Noces de Gamache Louis-Jacques Milon (1801) Programme de Basile et Quitterie, ou Le triomphe de Don Quichotte Eugène Hus (1801) Don Quixote Philippe Taglioni (1807) Don Kikhot Charles Louis Didelot (1808) Don Quichotte ou Les Noces de Gamache James Harvey d’Egville (1809) Les Noces de Gamache Félicité-Virginie Hullin-Sor (1824) Don Chisciotte Antonio Cortesi (1827) Don Quixote ved Camachos Bryllup August Bournonville (1837) Le avventure di Don Chisciotte Salvatore Taglioni (1843) Don Chisciotte Bernardo Vestris (1845) Die Abentheuer des Ritters Don Quixote de la Mancha und seines Schildknappen Sancho Pansa (1848) Don Quixote Paolo Taglioni (1850) Don Quixote Giovanni Golinelli (1855) Don Kikhot Marius Petipa (1869)(1871) Don Kikhot Alexei Bogdanov (1887) Don Kikhot Alexander Gorsky (1900)(1902) Don Kikhot Fedor Lopukhov (1923) Don Kikhot Laurent Novikov (1924) Don Kikhot Rostislav Zakharov e Alexander Monakhov (1940) Don Kikhot Mikhail Gabovich e Kaysan Goleizowsky (1942) Don Kikhot Petr Gusev (1946) Portrait de Don Quichotte Aurel Milloss (1947) Don Quixote Tatjana Gsovsky (1949) Don Quixote Ninette de Valois (1950) Le Chevalier errant Serge Lifar (1950) Don Quixote Georges Gué (1958) Don Quixote Witold Borkovsky (1962) Don Quixote Françoise Dupuy e Dominique Dupuy (1963) Don Quixote George Balanchine (1965) L’Homme de la Mancha Jack Cole (1965) Don Quixote Rudolf Nureyev (1966) Ritratto di Don Chisciotte Mario Pistoni (1967) Don Quixote Mikhail Baryshnikov (1978) Don Quixote Heinz Spoerli (1978) Don Chisciotte Zarko Prebil (1979) Don Quixote John Neumeier (1979) Don Quixote Nicolas Beriozoff (1982) Don Quixote Maryse Delente (1985) Les Rêves de Don Quichotte Birgit Cullberg (1988) Don Quijote Alicia Alonso (1988) Don Quixote Ginette Laurin (1989) Don Quixote Vladimir Vasiliev (1991) Don Quixote, petites et grandes morts Santiago Sempere (1993) Don Kikhot Yuri Grigorovich (1994) Don Chisciotte o Le Fantasie di un Pazzo Boris Eifman (1994) Don Quijote Victor Ullate (1998) Don Kikhot Alexey Fadeyechev (1999) Che, Quichote y Bandonéon Maurice Béjart (1999) |
NELLO STESSO ANNO...
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