Frederick Ashton
La Fille mal gardée
28-01-1960 - Londra, Royal Opera House, Covent Garden
Balletto in due atti
Coreografia: Frederick Ashton da Jean Dauberval
Musica: Ferdinand Hèrold, Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti (liberamente adattata e arrangiata da John Lanchberry dalla versione del 1928)
Direttore d'Orchestra: Charles Taylor
Libretto:
Scene e costumi: Osbert Lancaster
CAST
Lise: Nadia Nerina
Colas: David Blair
Alain: Alexander Grant
Vedova Simone: Stanley Holden
Thomas, padre di Alain: Leslie Edwards
Il notaio: Franklin White
Il segretario: Maurice Metliss
Galletto: Laurence Ruffell e galline: Robin Haig, Margaret Lyons, Maureen Maitland, Gloria Bluemel
Amiche di Lise: Shirley Grahame, Debra Wayne, Georgina Parkinson, Christine Beckley, Audrey Henderson, Doreen Eastlake, Vyvyan Lorrayne, Monica Mason
Ragazzo con il flauto: John Sale
Corpo di ballo del Royal Ballet
Coreografia: Frederick Ashton da Jean Dauberval
Musica: Ferdinand Hèrold, Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti (liberamente adattata e arrangiata da John Lanchberry dalla versione del 1928)
Direttore d'Orchestra: Charles Taylor
Libretto:
Scene e costumi: Osbert Lancaster
CAST
Lise: Nadia Nerina
Colas: David Blair
Alain: Alexander Grant
Vedova Simone: Stanley Holden
Thomas, padre di Alain: Leslie Edwards
Il notaio: Franklin White
Il segretario: Maurice Metliss
Galletto: Laurence Ruffell e galline: Robin Haig, Margaret Lyons, Maureen Maitland, Gloria Bluemel
Amiche di Lise: Shirley Grahame, Debra Wayne, Georgina Parkinson, Christine Beckley, Audrey Henderson, Doreen Eastlake, Vyvyan Lorrayne, Monica Mason
Ragazzo con il flauto: John Sale
Corpo di ballo del Royal Ballet
TRAMA
Atto I, Scena prima
Il sipario si apre sull'aia della fattoria della vedova Simone, che vive in un piccolo villaggio francese con la bella figlia Lise. E' mattino presto e, mentre i giovani si avviano al lavoro nei campi, il gallo e quattro galline danzano allegramente. Anche Lise si desta e scende nell'aia, sperando di incontra re Colas, il suo innamorato, prima che si svegli la madre. Simone, infatti, disapprova la sua relazione con l'onesto ma spiantato contadino e ha in serbo per lei progetti più ambiziosi. Non vedendolo, Lise esegue con un lungo nastro di seta rosa una variazione sentimentale su una melodia tratta da Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini. Quindi annoda il nastro a un anello del capanno: da questo segnale Colas potrà capire che l'amata è già uscita.
Quando il giovane giunge nella fattoria con altri contadini, cerca inutilmente Lise, finché nota il fiocco rosa. Lo bacia, lo annoda al suo bastone ed esegue una brillante variazione. Sale quindi le scale che conducono alla stanza dell'amata, ma viene scoperto da Simone, che lo scaccia scagliandogli ortaggi, fiori e persino la sua cuffia. Lise se ne accorge, Lo raggiunge e riesce ad abbracciarlo, ma [a madre interviene a separarli. Mentre Colas si allontana, Simone rimprovera aspramente la figlia.
Nella fattoria arrivano dei braccianti che si offrono di lavorare nei campi detta vedova. Concordato il salario, dopo un allegro ballo con le ragazze del villaggio, si allontanano per la mietitura. Lise vorrebbe seguirli, ma La madre glielo impedisce.
Colas ritorna e riesce a scambiare qualche effusione con l'amata. Appena la vedova sopraggiunge con una zangola, si affretta a nascondersi nel capanno. Nel mostrare alla figlia come si prepara il burro, Simone però si infortuna e deve nuovamente rientrare in casa.
Uscito dal suo nascondiglio, il giovane propone allora a Lise di accompagnarlo nei campi, ma la ragazza resiste. Poi, ripreso il nastro rosa dal bastone di Colas, dopo qualche schermaglia amorosa, intreccia con lui, con abilità ed eleganza, il celebre pas de deux de Ruban.
All'arrivo delle ragazze del villaggio, Colas si allontana. Dopo un breve e allegro ballo, torna Simone e rimprovera Lise che vorrebbe seguirle. All'uscita delle giovani, la vedova è sul punto di sculacciare la figlia, quando è sorpresa dall'arrivo di Thomas, un ricco vignaiolo, e del suo sciocco figlio Alain, che si presenta con un ombrello rosso e un mazzolino di fiori. Simone manda Lise a cambiarsi d'abito. Thomas, giunto per combinare con la vedova il matrimonio del figlio, consegna una ricca dote alla donna, che acconsente subito alle nozze. Al suo rientro, Lise è sconcertata dalla stravaganza di Alain. Il vignaiolo fa poi salire le due donne su un calesse per condurle ai campi,
Atto I, Scena seconda
Vediamo sfilare tutti i pro-tagonisti diretti alla festa del raccolto; per ultimo giunge Colas, che esegue un vigoroso e difficile a solo, a cui seguono le danze dei contadini. Colas si unisce quindi ai balli e, durante la pausa di mezzogiorno, offre del vino a tutti. Intreccia poi una danza con otto ragazze, a cui si aggregano tutti gli altri. Giungono infine il gallo e le galline, Thomas, Simone, Lise e Alain.
Su invito dei genitori, i promessi sposi aprono i balli. Il duetto si trasforma però in un passo a tre, perché Colas si intromette, in un gioco dispettoso, tra Lise e Alain, che ha la peggio. Inizialmente scoraggiato, quest'ultimo si riprende grazie alla presenza delle altre ragazze.
L'arrivo di un contadino con il flauto dà il via ad allegre danze, con un grande girotondo, interrotto da Alain che, impadronitosi dello strumento lo suona in modo insopportabilmente stonato. I contadini riescono a strapparglielo di mano e il padre, tra la soddisfazione di tutti, lo trascina via.
Colas e Lise rientrano in scena. Inizia il pas de deux creato da Fanny Elssler su arie tratte da L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti. Dopo un breve duetto e una variazione di Lise, otto ragazze creano, con dei nastri rosa, una figurazione simile ai raggi di una ruota, in cui í due protagonisti si inseriscono. Presi i capi dei nastri che legano ciascuno di essi a quattro ballerine, Lise e Colas danzano al centro della scena, Riprendono poi il loro duetto, che si sviluppa in un adagio, nelle variazioni e in una breve coda, eseguendo veloci cambi dí passi, brevi fouettés e punte squisite per lei, e tutto il repertorio aereo per lui.
Vedendo i due giovani abbracciati, Simone li raggiunge indispettita e li separa. Per cercare di calmarla, Lise le offre un paio di zoccoli e la invita a danzare. Dopo qualche esitazione, la vedova esegue un buffo e divertente ballo, a cui si uniscono quattro ragazze.
I contadini trasportano al centro della scena un palo di legno adorno di fiori e nastri colorati: è l'albero di maggio, intorno al quale si svolgono i balli in onore dell'imminente estate. Ma il cielo si oscura all'improvviso, fra minacciosi lampi e tuoni. Vento e pioggia interrompono la festa e la musica de La Cenerentola di Rossini accompagna il fuggi fuggi generale. Alain, sollevato dal vento, vola felice cavalcando il suo ombrello.
Atto II
Al levarsi del sipario vediamo Lise e Simone rincasare. La vedova, dopo essersi messa al collo un fazzoletto e averne con-segnato uno giallo alla figlia, chiude la porta. Per impedire a Lise di uscire, mette al sicuro la chiave in una tasca della gonna e si siede a lavorare all'arcolaio. Lise danza con il fuso in mano. II quadro ò scherzoso e, nel ballo, Il filo si attorciglia alla gola della madre. Quando la giovane si accorge che Simone si sta appisolando, tenta di rubarle la chiave, ma senza successo. Per cercare di rimanere desta, la vedova decide allora di far ballare Lise al ritmo di un tamburello. Mentre la giovane danza, Simone però si riaddormenta. Colas si mostra allora da una piccola anta della porta e, pur non potendo entrare riesce ad abbracciare l'amata. Al risveglio della vedova, il giovane si allontana e Lise riprende la danza Qualcuno intanto bussa alla porta. Sono i mietitori che, dopo aver ricevuto il loro compenso, eseguono un allegro ballo. Alla loro uscita, Simone deve assentarsi di casa e richiude la porta a chiave. La giovane, di nuovo prigioniera, è sconsolata.
Sull'aria Bell' alme generose dall'opera Elisabetta, Regina d'Inghilterra di Rossini, Lise immagina allora le sue nozze, l'attesa dei figli e il suo ruolo di madre. Il sogno a occhi aperti è interrotto da Colas, che esce dai covoni lasciati dai mietitori dov'era nasco-sto. Lise è imbarazzata per essere stata colta in questa situazione intima, ma il giovane la consola. Si siedono e si scambiano con affetto i fazzoletti che portano al collo.
Da una finestra Lise scorge però Simone che sta rientrando. Dopo comici tentativi di nascondere Colas, lo fa infine salire nella sua camera. La vedova, vedendo al collo della ragazza un fazzoletto rosa, sospetta che sia accaduto qualcosa e rinchiude la ragazza nella sua stanza, gettandola, senza saperlo, proprio fra le braccia dell'amato. Accompagnato dai notai, è arrivato intanto Thomas. I due genitori firmano il contratto di matrimonio. Giungono quindi i paesani, seguiti da Alain che ha con sé, oltre all'immancabile ombretto, un vistoso anello di fidanzamento. I contadini si uniscono alle danze di Simone, Thomas e dei notai. E' quindi la volta del buffo ballo di Alain. La vedova invita infine il ragazzo ad andare a prendere la promessa sposa. Il giovane inizia così la sua timida e grottesca salita delle scale per raggiungere la stanza detta fanciulla. Quando finalmente la porta viene aperta, tutti vedono Colas e Lise che si stanno baciando. La costernazione è generale: Alain scivola dalle scale, Simone sviene, Thomas è sconcertato e i due innamorati imbarazzati. Quando la madre si riprende, Lise la raggiunge e, confessando il suo sincero amore per Colas, cerca comprensione. Il contratto viene stracciato e tutti convincono la donna a perdonare i due giovani. La vedova infine ne benedice l'unione. Indispettito, Thomas esce di casa portando con sé il figlio.
Dopo i festeggiamenti dei contadini, Lise e Colas eseguono il loro romantico e delicato pas de deux, ricco di bravure: la ragazza si esibisce in attitudes, arabesques e fouettés. Al suono del flauto inizia il gran finale, in cui le eleganti variazioni di Lise e di Colas si alternano ai balli di gruppo e ai buffi inserimenti di Simone. Alla fine, i giovani del villaggio, in un grande girotondo, escono assieme alla vedova. I due innamorati, dopo un ultimo bacio, li seguono. Da una finestra della stanza, ormai vuota entra Alain. Sembra turbato, ma il suo viso a un tratto si rasserena: ha ritrovato l'ombrello che, nella bagarre, aveva dimenticato. Felice, esce di scena.
Trama tratta dal libretto del dvd La Fille mal gardée, collana Invito al balletto, De Agostini
(testi a cura di Mario Pasi)
Il sipario si apre sull'aia della fattoria della vedova Simone, che vive in un piccolo villaggio francese con la bella figlia Lise. E' mattino presto e, mentre i giovani si avviano al lavoro nei campi, il gallo e quattro galline danzano allegramente. Anche Lise si desta e scende nell'aia, sperando di incontra re Colas, il suo innamorato, prima che si svegli la madre. Simone, infatti, disapprova la sua relazione con l'onesto ma spiantato contadino e ha in serbo per lei progetti più ambiziosi. Non vedendolo, Lise esegue con un lungo nastro di seta rosa una variazione sentimentale su una melodia tratta da Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini. Quindi annoda il nastro a un anello del capanno: da questo segnale Colas potrà capire che l'amata è già uscita.
Quando il giovane giunge nella fattoria con altri contadini, cerca inutilmente Lise, finché nota il fiocco rosa. Lo bacia, lo annoda al suo bastone ed esegue una brillante variazione. Sale quindi le scale che conducono alla stanza dell'amata, ma viene scoperto da Simone, che lo scaccia scagliandogli ortaggi, fiori e persino la sua cuffia. Lise se ne accorge, Lo raggiunge e riesce ad abbracciarlo, ma [a madre interviene a separarli. Mentre Colas si allontana, Simone rimprovera aspramente la figlia.
Nella fattoria arrivano dei braccianti che si offrono di lavorare nei campi detta vedova. Concordato il salario, dopo un allegro ballo con le ragazze del villaggio, si allontanano per la mietitura. Lise vorrebbe seguirli, ma La madre glielo impedisce.
Colas ritorna e riesce a scambiare qualche effusione con l'amata. Appena la vedova sopraggiunge con una zangola, si affretta a nascondersi nel capanno. Nel mostrare alla figlia come si prepara il burro, Simone però si infortuna e deve nuovamente rientrare in casa.
Uscito dal suo nascondiglio, il giovane propone allora a Lise di accompagnarlo nei campi, ma la ragazza resiste. Poi, ripreso il nastro rosa dal bastone di Colas, dopo qualche schermaglia amorosa, intreccia con lui, con abilità ed eleganza, il celebre pas de deux de Ruban.
All'arrivo delle ragazze del villaggio, Colas si allontana. Dopo un breve e allegro ballo, torna Simone e rimprovera Lise che vorrebbe seguirle. All'uscita delle giovani, la vedova è sul punto di sculacciare la figlia, quando è sorpresa dall'arrivo di Thomas, un ricco vignaiolo, e del suo sciocco figlio Alain, che si presenta con un ombrello rosso e un mazzolino di fiori. Simone manda Lise a cambiarsi d'abito. Thomas, giunto per combinare con la vedova il matrimonio del figlio, consegna una ricca dote alla donna, che acconsente subito alle nozze. Al suo rientro, Lise è sconcertata dalla stravaganza di Alain. Il vignaiolo fa poi salire le due donne su un calesse per condurle ai campi,
Atto I, Scena seconda
Vediamo sfilare tutti i pro-tagonisti diretti alla festa del raccolto; per ultimo giunge Colas, che esegue un vigoroso e difficile a solo, a cui seguono le danze dei contadini. Colas si unisce quindi ai balli e, durante la pausa di mezzogiorno, offre del vino a tutti. Intreccia poi una danza con otto ragazze, a cui si aggregano tutti gli altri. Giungono infine il gallo e le galline, Thomas, Simone, Lise e Alain.
Su invito dei genitori, i promessi sposi aprono i balli. Il duetto si trasforma però in un passo a tre, perché Colas si intromette, in un gioco dispettoso, tra Lise e Alain, che ha la peggio. Inizialmente scoraggiato, quest'ultimo si riprende grazie alla presenza delle altre ragazze.
L'arrivo di un contadino con il flauto dà il via ad allegre danze, con un grande girotondo, interrotto da Alain che, impadronitosi dello strumento lo suona in modo insopportabilmente stonato. I contadini riescono a strapparglielo di mano e il padre, tra la soddisfazione di tutti, lo trascina via.
Colas e Lise rientrano in scena. Inizia il pas de deux creato da Fanny Elssler su arie tratte da L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti. Dopo un breve duetto e una variazione di Lise, otto ragazze creano, con dei nastri rosa, una figurazione simile ai raggi di una ruota, in cui í due protagonisti si inseriscono. Presi i capi dei nastri che legano ciascuno di essi a quattro ballerine, Lise e Colas danzano al centro della scena, Riprendono poi il loro duetto, che si sviluppa in un adagio, nelle variazioni e in una breve coda, eseguendo veloci cambi dí passi, brevi fouettés e punte squisite per lei, e tutto il repertorio aereo per lui.
Vedendo i due giovani abbracciati, Simone li raggiunge indispettita e li separa. Per cercare di calmarla, Lise le offre un paio di zoccoli e la invita a danzare. Dopo qualche esitazione, la vedova esegue un buffo e divertente ballo, a cui si uniscono quattro ragazze.
I contadini trasportano al centro della scena un palo di legno adorno di fiori e nastri colorati: è l'albero di maggio, intorno al quale si svolgono i balli in onore dell'imminente estate. Ma il cielo si oscura all'improvviso, fra minacciosi lampi e tuoni. Vento e pioggia interrompono la festa e la musica de La Cenerentola di Rossini accompagna il fuggi fuggi generale. Alain, sollevato dal vento, vola felice cavalcando il suo ombrello.
Atto II
Al levarsi del sipario vediamo Lise e Simone rincasare. La vedova, dopo essersi messa al collo un fazzoletto e averne con-segnato uno giallo alla figlia, chiude la porta. Per impedire a Lise di uscire, mette al sicuro la chiave in una tasca della gonna e si siede a lavorare all'arcolaio. Lise danza con il fuso in mano. II quadro ò scherzoso e, nel ballo, Il filo si attorciglia alla gola della madre. Quando la giovane si accorge che Simone si sta appisolando, tenta di rubarle la chiave, ma senza successo. Per cercare di rimanere desta, la vedova decide allora di far ballare Lise al ritmo di un tamburello. Mentre la giovane danza, Simone però si riaddormenta. Colas si mostra allora da una piccola anta della porta e, pur non potendo entrare riesce ad abbracciare l'amata. Al risveglio della vedova, il giovane si allontana e Lise riprende la danza Qualcuno intanto bussa alla porta. Sono i mietitori che, dopo aver ricevuto il loro compenso, eseguono un allegro ballo. Alla loro uscita, Simone deve assentarsi di casa e richiude la porta a chiave. La giovane, di nuovo prigioniera, è sconsolata.
Sull'aria Bell' alme generose dall'opera Elisabetta, Regina d'Inghilterra di Rossini, Lise immagina allora le sue nozze, l'attesa dei figli e il suo ruolo di madre. Il sogno a occhi aperti è interrotto da Colas, che esce dai covoni lasciati dai mietitori dov'era nasco-sto. Lise è imbarazzata per essere stata colta in questa situazione intima, ma il giovane la consola. Si siedono e si scambiano con affetto i fazzoletti che portano al collo.
Da una finestra Lise scorge però Simone che sta rientrando. Dopo comici tentativi di nascondere Colas, lo fa infine salire nella sua camera. La vedova, vedendo al collo della ragazza un fazzoletto rosa, sospetta che sia accaduto qualcosa e rinchiude la ragazza nella sua stanza, gettandola, senza saperlo, proprio fra le braccia dell'amato. Accompagnato dai notai, è arrivato intanto Thomas. I due genitori firmano il contratto di matrimonio. Giungono quindi i paesani, seguiti da Alain che ha con sé, oltre all'immancabile ombretto, un vistoso anello di fidanzamento. I contadini si uniscono alle danze di Simone, Thomas e dei notai. E' quindi la volta del buffo ballo di Alain. La vedova invita infine il ragazzo ad andare a prendere la promessa sposa. Il giovane inizia così la sua timida e grottesca salita delle scale per raggiungere la stanza detta fanciulla. Quando finalmente la porta viene aperta, tutti vedono Colas e Lise che si stanno baciando. La costernazione è generale: Alain scivola dalle scale, Simone sviene, Thomas è sconcertato e i due innamorati imbarazzati. Quando la madre si riprende, Lise la raggiunge e, confessando il suo sincero amore per Colas, cerca comprensione. Il contratto viene stracciato e tutti convincono la donna a perdonare i due giovani. La vedova infine ne benedice l'unione. Indispettito, Thomas esce di casa portando con sé il figlio.
Dopo i festeggiamenti dei contadini, Lise e Colas eseguono il loro romantico e delicato pas de deux, ricco di bravure: la ragazza si esibisce in attitudes, arabesques e fouettés. Al suono del flauto inizia il gran finale, in cui le eleganti variazioni di Lise e di Colas si alternano ai balli di gruppo e ai buffi inserimenti di Simone. Alla fine, i giovani del villaggio, in un grande girotondo, escono assieme alla vedova. I due innamorati, dopo un ultimo bacio, li seguono. Da una finestra della stanza, ormai vuota entra Alain. Sembra turbato, ma il suo viso a un tratto si rasserena: ha ritrovato l'ombrello che, nella bagarre, aveva dimenticato. Felice, esce di scena.
Trama tratta dal libretto del dvd La Fille mal gardée, collana Invito al balletto, De Agostini
(testi a cura di Mario Pasi)
GALLERY
APPROFONDIMENTO
LA VERSIONE ASHTON
Seguendo il consiglio di Tamara Karsavina, nel 1959 Frederick Ashton decise di creare una versione completamente nuova de La Fille Mal Gardée per il Royal Ballet. Questa produzione, con décor di Osbert Lancaster e le luci di William Bundy, debuttò il 28 gennaio 1960 con Nadia Nerina nella parte di Lise, David Blair nella parte di Colas, Stanley Holden come Mère Simone, Alexander Grant come Alain e Leslie Edwards come Thomas. Tra le amiche di Lise: Giorgina Parkinson e Monica Mason. Della versione esiste un filmato del 1962 col cast del debutto e un’altra del 1981 con Leslie Collier e Michael Coleman nei ruoli principali. Originalmente Sir Frederick Ashton voleva usare la musica di Ludwig Hertel, ma, dopo attento esame, decise che era troppo pesante e banale per la nuova produzione. Su suggerimento di Ivor Guest, Ashton studiò la partitura di Ferdinand Hérold, trovandola più adatta per ciò che aveva in mente. Di conseguenza, affidò a John Lanchbery, compositore e direttore d'orchestra della Royal Opera House, il compito di adattare la musica di Hérold, che, tuttavia, entrambi concordarono dovesse essere usata come base per una partitura completamente nuova. Non solo per essa Lanchbery compose alcuni nuovi brani, ma, in accordo con Ashton, incluse anche ulteriori parti del pot-pourri della prima rappresentazione del 1789 e il motivo conduttore che la musica di Hertel riservava al personaggio di Mère Simone. Questo fu rielaborato da Lanchbery in forma assai ritmata in modo che la musica potesse essere ballata a mo’ di tip tap. Ne venne un motivo che Ashton coreografò per la cosiddetta “danza degli zoccoli” (Clog Dance), che affidò anch’egli a Mère Simone, accompagnata da alcune contadine: la Vedova e le ragazze furono fatte danzare indossando degli zoccoli durante il secondo quadro alla festa campestre. Ashton fu contrariato dal fatto che la musica di Hérold non avesse un Grand Pas e per un po' pensò di usare il Pas de Deux sulla musica di Hertel, finché Ivor Guest scovò all’Opéra l’arrangiamento per violino del Pas de Deux che Fanny Elssler aveva incluso nella sua recita del 1837. Su questa musica Ashton coreografò un elaborato passo a due, oggi chiamato Il Pas de Deux de Fanny Elssler, da collocare durante la festa al raccolto. Va sottolineato il modo spettacolare in cui Ashton ha trattato questo Pas de Deux. In esso ha voluto riprendere il gioco di nastri già visto nel primo quadro nel Pas de Ruban per Lise e Colas: in questo i giovani danzano intrecciando un nastro di raso rosa; l’idea era verosimilmente presente nella versione originale del balletto e certamente era in qualche modo sviluppata in alcuni passaggi della versione Hus data a Parigi nel 1803 e nelle successive su musica originale. Ma Ashton se ne servì diffusamente, sviluppandola e sfruttandone la spettacolarità non soltanto nel suo Pas de Ruban, ma anche riprendendo il gioco di nastri nel Pas de deux di Fanny Elssler: qui introdusse un adagio per Lise, Colas e otto ballerine con otto nastri, giocando con le più eleganti combinazioni possibili dei 10 danzatori in scena. Egli incluse verso la fine del II atto anche la Pantomime Quand je serai mariée, la sequenza di mimo in cui Lise sogna ad occhi aperti di essere sposata con Colas. Si tratta della pantomima originale di Petipa, eseguita da tutte le grandi ballerine del passato e verosimilmente già presente in qualche forma nel balletto originale di Dauberval, ma strutturata in modo definitivo dal grande coreografo marsigliese. Questo passaggio mimico fu passato ad Ashton da Tamara Karsavina, che a sua volta lo aveva imparato da Pavel Gerdt, partner di celeberrime "Lise", inclusa Virginia Zucchi. Ashton introdusse nel balletto anche altri particolari riferitigli dalla Karsavina, da lei appresi al Marijnsky e risalenti alla versione Petipa-Ivanov. Altra idea particolarmente riuscita è l'impiego di un ballerino e quattro ballerine travestiti rispettivamente come gallo e galline. Comunque la partitura è sostanzialmente quella di Hérold, ma adattata e riorchestrata da Lanchbery, con le seguenti precisazioni: è mantenuta l’ouverture di Hérold, che questi aveva mutuato dall’opera Le Droit du Segneur di Jean Paul Egide Martini; l’Entrée di Lise è, come in Herold, sul coro d’apertura del Barbiere di Siviglia; il Pas de Ruban è su temi dall’opera sopra citata di Jean Paul Egide Martini; quando Thomas e Alain si presentano la prima volta per combinare il matrimonio, Alain ha un Pas seul comico aggiunto da Ashton su musica appositamente composta da Lanchbery; nel secondo quadro, nei campi durante la pausa dal lavoro di mietitura, la prima parte della festa campestre, il Picnic, è sul cosiddetto Pas de Monsieur Albert, tratto dalla partitura del 1789; segue un Pas de trois comico per Lise, Colas e Alain aggiunto da Ashton su musica appositamente composta da Lanchbery; subito dopo viene il Pas de Moissoneurs come composto da Hérold per la danza avviata dal giovane suonatore di flauto, seguito da un litigio su musica composta da Lanchbery; è in questo punto che viene interpolato il Pas de Deux de Fanny Elssler su temi dall’Elisir d’amore di Donizetti, adattati per il debutto della Elssler all’Opéra nel ruolo di Lise; su musica di Lanchbery e di Hertel è la Clog Dance; ritorna la musica del cosiddetto Pas de Monsieur Albert, tratto dalla partitura del 1789, per una Maypole Dance e l’atto si chiude con l’Orage, come in Herold, sul temporale della Cenerentola di Rossini. Nel secondo atto La Fileuse è su temi della partitura del 1789, come anche la Danse au Tambour de Basque, che anche in Hérold conserva la musica originale più sopra indicata; la Pantomime Quand je serai mariée è sull’aria “Bell’alme generose” dal II atto di Elisabetta, regina d’Inghilterra di Rossini, la stessa usata in questo punto da Hérold per un analogo assolo di Lise; poco prima della fine è interpolato da Ashton e Lanchberry un Pas de deux per Lise e Colas, dopo che hanno ottenuto il consenso al loro matrimonio, ancora sull’aria “Bell’alme generose”; il finale è di pugno di Lanchbery. Quanto non menzionato è come in Héorld, ma, comunque, riadattato da Lanchbery. La versione Ashton passò nelle compagnie di tutto il mondo: dal Royal Danish Ballet all’Australian Ballet, dal Royal Swedish Ballet al Balletto dell’Opera di Stato di Ankara, dal Balletto di Monaco al Balletto dell’Opera di Stato di Budapest, dal San Francisco Ballet al Joffrey Ballet allo Huston Ballet. Dal 2002 è in repertorio al Bolshoi e dal 2007 all’Opéra di Parigi; oggi è forse la versione più famosa del balletto. Marino Palleschi Balletto.net CURIOSITA'
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