August Bournonville
Infiorata a Genzano
[Blomsterfesten i Genzano]
19-12-1858 - Copenhagen, Det Kongelige Teater
11-09-1872 - Copenhagen, Det Kongelige Teater
01-01-1875 - Copenhagen, Det Kongelige Teater
01-05-1877 - Copenhagen, Det Kongelige Teater
11-09-1872 - Copenhagen, Det Kongelige Teater
01-01-1875 - Copenhagen, Det Kongelige Teater
01-05-1877 - Copenhagen, Det Kongelige Teater
Infiorata a Genzano Grand Pas de deux
[Stor pas de deux, ur Balletten ‘Blomsterfesten’]
26-04-1860 - Stoccolma, Teatro Reale Operahuset
01-06-1860 - Stoccolma, Mindre Theatern
09-06-1865 - Oslo, Christiania’s Theatre
01-06-1860 - Stoccolma, Mindre Theatern
09-06-1865 - Oslo, Christiania’s Theatre
Infiorata a Genzano [Blomsterfesten i Genzano]
19-12-1858 - Copenhagen, Det kongelige Teater
Balletto in un atto e dodici scene
Coreografia: August Bournonville
Musica: Edvard Helsted, Holger Simon Paulli
Libretto: August Bournonville
Scene: Christian Ferdinand Christensen e Troels Lund
Costumi:
CAST
Rosa: Juliette Price
Paolo, il suo fidanzato: Harald Scharff
Le amiche, Gelsomina: Caroline Kellermann, Violetta: Julie Fredstrup, Lila: Sophie Price, Giacinta: Stillmann, Fiorabella: Elise Garlieb
Padre Francesco, monaco: Frederick Hoppensach
Felice, caporale: Gotthilf Füssel Sr.
Gasparo, bandito: Dagmar Gade
I suoi fratelli, Christoffano: Reinhard Andersen e Matteo: Niels Stendrup
i giovani contadini, Giacomo: Edvard Stramboe e Pasquale: Thor Fredstrup
Marianna, una vecchia signora: Hans Fredstrup
Benvenuto, l'oste: Gustav Füssel Jr.
Danze:
Valzer
Juliette Price, Caroline Kellermann, Julie Fredstrup, Laura Stillmann, Sophie Price, Elise Garlieb.
Ballabile
Johan Hoppe, Fund, Georg Brodersen, Edvard Stramboe, Thor Fredstrup
Laura Stillmann, Sophie Price, Elise Garlieb.
Passo a due
Juliette Price e Harald Scharff e corpo di ballo
Danza dei fiori
Caroline Kellermann, Petrine Fredstrup, Johan Hoppe, Fund, e corpo di ballo
Saltarello
Johan Hoppe, Fund, Georg Brodersen, Edvard Stramboe, Thor Fredstrup, Reinhard Andersen.
Caroline Kellermann, Julie Fredstrup, Laura Stillmann, Sophie Price, Elise Garlieb, Nielsine Borup.
Juliette Price e Harald Scharff e corpo di ballo
Balletto Reale Danese
19-12-1858 - Copenhagen, Det kongelige Teater
Balletto in un atto e dodici scene
Coreografia: August Bournonville
Musica: Edvard Helsted, Holger Simon Paulli
Libretto: August Bournonville
Scene: Christian Ferdinand Christensen e Troels Lund
Costumi:
CAST
Rosa: Juliette Price
Paolo, il suo fidanzato: Harald Scharff
Le amiche, Gelsomina: Caroline Kellermann, Violetta: Julie Fredstrup, Lila: Sophie Price, Giacinta: Stillmann, Fiorabella: Elise Garlieb
Padre Francesco, monaco: Frederick Hoppensach
Felice, caporale: Gotthilf Füssel Sr.
Gasparo, bandito: Dagmar Gade
I suoi fratelli, Christoffano: Reinhard Andersen e Matteo: Niels Stendrup
i giovani contadini, Giacomo: Edvard Stramboe e Pasquale: Thor Fredstrup
Marianna, una vecchia signora: Hans Fredstrup
Benvenuto, l'oste: Gustav Füssel Jr.
Danze:
Valzer
Juliette Price, Caroline Kellermann, Julie Fredstrup, Laura Stillmann, Sophie Price, Elise Garlieb.
Ballabile
Johan Hoppe, Fund, Georg Brodersen, Edvard Stramboe, Thor Fredstrup
Laura Stillmann, Sophie Price, Elise Garlieb.
Passo a due
Juliette Price e Harald Scharff e corpo di ballo
Danza dei fiori
Caroline Kellermann, Petrine Fredstrup, Johan Hoppe, Fund, e corpo di ballo
Saltarello
Johan Hoppe, Fund, Georg Brodersen, Edvard Stramboe, Thor Fredstrup, Reinhard Andersen.
Caroline Kellermann, Julie Fredstrup, Laura Stillmann, Sophie Price, Elise Garlieb, Nielsine Borup.
Juliette Price e Harald Scharff e corpo di ballo
Balletto Reale Danese
Grand Pas de deux dal balletto ‘Festival dei Fiori’ (Stor pas de deux, ur Balletten ‘Blomsterfesten’)
26-04-1860 - Stoccolma, Teatro Reale Operahuset
divertissement Entr'acte della commedia in tre atti di J. F. A. Bayard e J. de Wailly Le Mari a la campagne (Den gifta Mannen i Staden och pa landet)
Coreografia: August Bournonville
Musica: Edvard Helsted, Holger Simon Paulli
Libretto:
Scene:
Costumi:
CAST
Agnes Isabella Healey, Christine Mary Healey
Balletto Reale Danese
26-04-1860 - Stoccolma, Teatro Reale Operahuset
divertissement Entr'acte della commedia in tre atti di J. F. A. Bayard e J. de Wailly Le Mari a la campagne (Den gifta Mannen i Staden och pa landet)
Coreografia: August Bournonville
Musica: Edvard Helsted, Holger Simon Paulli
Libretto:
Scene:
Costumi:
CAST
Agnes Isabella Healey, Christine Mary Healey
Balletto Reale Danese
Pas de deux e Ballabile dal balletto ‘Infiorata a Genzano’ (Pas de deux et Balabile ur Balletten Blomsterfesten i Genzano)
01-06-1860 - Stoccolma, Mindre Theatern
Coreografia: August Bournonville
Musica: Edvard Helsted, Holger Simon Paulli
Libretto:
Scene:
Costumi:
CAST
Johan Ferdinand Hoppe, Adolph Price, Juliette Price e Hanne Sophie Price
Balletto Reale Danese
01-06-1860 - Stoccolma, Mindre Theatern
Coreografia: August Bournonville
Musica: Edvard Helsted, Holger Simon Paulli
Libretto:
Scene:
Costumi:
CAST
Johan Ferdinand Hoppe, Adolph Price, Juliette Price e Hanne Sophie Price
Balletto Reale Danese
'Pas de deux' e 'Ballabile' dal balletto ‘Festival dei Fiori’ ('Pas de deux' og 'Balabile' (af Balletten Blomsterfesten)
09-06-1865 - Oslo, Christiania’s Theatre
Coreografia: August Bournonville
Musica: Edvard Helsted, Holger Simon Paulli
Libretto:
Scene:
Costumi:
CAST
Harald Scharff, Adolph Price, Juliette Price e Hanne Sophie Price
Balletto Reale Danese
09-06-1865 - Oslo, Christiania’s Theatre
Coreografia: August Bournonville
Musica: Edvard Helsted, Holger Simon Paulli
Libretto:
Scene:
Costumi:
CAST
Harald Scharff, Adolph Price, Juliette Price e Hanne Sophie Price
Balletto Reale Danese
Infiorata a Genzano [Blomsterfesten i Genzano]
11-09-1872 - Copenhagen, Det kongelige Teater
Balletto in un atto
Coreografia: August Bournonville
Musica: Edvard Helsted, Holger Simon Paulli
Libretto: August Bournonville
Scene:
Costumi:
CAST
Rosa: Marie Charlotte Westberg
Paolo: Jacob Daniel Krum
Balletto Reale Danese
11-09-1872 - Copenhagen, Det kongelige Teater
Balletto in un atto
Coreografia: August Bournonville
Musica: Edvard Helsted, Holger Simon Paulli
Libretto: August Bournonville
Scene:
Costumi:
CAST
Rosa: Marie Charlotte Westberg
Paolo: Jacob Daniel Krum
Balletto Reale Danese
Infiorata a Genzano (Sezione II) (Blomsterfesten i Genzano, 2den Afdeling)
01-01-1875 - Copenhagen, Det kongelige Teater
Balletto in un atto
Coreografia: August Bournonville
Musica: Edvard Helsted, Holger Simon Paulli
Libretto: August Bournonville
Scene:
Costumi:
CAST
Rosa:
Paolo:
Balletto Reale Danese
01-01-1875 - Copenhagen, Det kongelige Teater
Balletto in un atto
Coreografia: August Bournonville
Musica: Edvard Helsted, Holger Simon Paulli
Libretto: August Bournonville
Scene:
Costumi:
CAST
Rosa:
Paolo:
Balletto Reale Danese
Infiorata a Genzano [Blomsterfesten i Genzano]
01-05-1877 - Copenhagen, Det kongelige Teater
Balletto in un atto
Coreografia: August Bournonville
Musica: Edvard Helsted, Holger Simon Paulli
Libretto: August Bournonville
Scene:
Costumi:
CAST
Rosa:
Paolo:
Balletto Reale Danese
01-05-1877 - Copenhagen, Det kongelige Teater
Balletto in un atto
Coreografia: August Bournonville
Musica: Edvard Helsted, Holger Simon Paulli
Libretto: August Bournonville
Scene:
Costumi:
CAST
Rosa:
Paolo:
Balletto Reale Danese
TRAMA
Prima scena.
La scena raffigura un cortile nei pressi di Ariccia. A sinistra la casa di Rosa con un quadro della Madonna. Sullo sfondo una sorgente che sgorga da una grotta, oltre la quale la strada conduce a Genzano.
Delle ragazze legano ghirlande per la festa; una vecchia raccoglie fiocchi e ghirlande in un mucchio. Gelsomina e Rosa portano cestini con mazzi di fiori, che distribuiscono tra i loro amici. Due giovani, intenzionati a sposarsi presto, si stringono in un focoso abbraccio; I genitori li separano e li portano via. Le ragazze ridono e continuano il loro lavoro tra scherzi e balli allegri.
Seconda scena.
Padre Francesco sorprende i giovani nel mezzo del divertimento che ha così severamente proibito, poiché il ballo è considerato da lui un'invenzione del demonio; rimprovera alle ragazze la loro frivolezza; queste gli chiedono perdono, gli offrono un rinfresco, e mentre lui si fa offrire il vino, continuano la danza e si attorniano con sguardi maliziosi attorno al padre bonaccione, che ricorda loro le frittelle di Sant'Antonio.
Terza scena
Paolo, il miglior tiratore di tutta la zona, arriva col fucile in spalla e si precipita dalla sua fidanzata, la bella Rosa, per portarle l'orologio d'oro che ha vinto come premio per il miglior tiro. I suoi amici Giacomo e Pasquale hanno assistito alla sua vittoria, e solo la paura delle amanti gli impedisce di dare prove della sua abilità qui su due piedi. Padre Francesco, che sta sempre tra gli innamorati, dice a Rosa e Paolo che questa giornata dovrebbe essere dedicata alla preghiera e al solenne pellegrinaggio, e ordina loro di venire alla festa dei fiori in umile abito da pellegrini. Dà loro molte altre esortazioni e se ne va con i giovani.
Quarta scena.
Gli innamorati dimenticano presto il divieto del padre, si liberano dei mantelli e dei cappelli ingombranti e si gettano l'uno nelle braccia dell'altro. Esprimono reciprocamente la loro tenerezza e i sentimenti solenni si alternano a battute innocenti.
Quinta scena.
Un uomo, dal volto turbato e con tutti i segni del terrore e della disperazione, si precipita verso Rosa e Paolo, che indietreggiano spaventati quando riconoscono Gasparo, il famigerato bandito; ma questo li tranquillizza, mostra loro che è ferocemente perseguitato, e ne va della sua vita, se persone pietose non gli danno un luogo di rifugio. Sviene per la stanchezza. I fidanzati sono commossi dal suo bisogno e gli danno assistenza e ristoro; Gasparo ringrazia Paolo e guarda la fanciulla con occhi bramosi. Si sentono rumori da tutte le parti; non c'è modo di scappare, ma Rosa nasconde il fuggiasco sotto la massa di ghirlande di fiori preparate per la festa, e i fidanzati concordano di non tradire lo sfortunato.
Sesta scena.
I carabinieri arrivano da tutte le parti, guidati dal loro caporale Felice, che si informa imperiosamente dell'inseguito; ma né Paolo né i suoi amici possono dare alcuna informazione. Padre Francesco riceve la notizia che verranno offerti 500 scudi a chi riuscirà a riportare vivo o morto il bandito.
Felice, che dagli sguardi segreti scambiati tra Paolo e Rosa, ha in sospetto il giovane guardacaccia, cerca di tentarlo con la ricompensa promessa, ed è ulteriormente rafforzato nel sospetto dal risentimento con cui Paolo rifiuta la sua offerta. Il giovane coraggioso deve accompagnare i Carabinieri e rimanere sotto la loro supervisione fino a quando Gasparo non verrà arrestato. Tutti supplicano Felice, ma lui è irremovibile, Paolo fa appena in tempo a fare un gesto significativo alla sua amata e deve poi accompagnare subito la guardia.
Settima scena.
I rimasti corrono per confortare e calmare la rattristata Rosa e si raccolgono intorno a padre Francesco, che promette di usare tutta la sua influenza per liberare di nuovo Paolo. Le fanciulle vogliono prendere le loro ghirlande, Rosa, che si ricorda che sotto queste c'è nascosto Gasparo, le trattiene con veemenza, ma si ricompone, chiede che chiedano aiuto alla Madonna per lei, e ordina loro di incontrarsi qui tra poco. Se ne vanno mestamente e Rosa, che intende fare ciò che il fidanzato le ha ordinato, si precipita timorosamente nel nascondiglio del bandito ed entra in casa sua.
Ottava scena.
Gasparo, pallido e scosso, si alza lentamente dall'ammasso di fiori e si guarda intorno da ogni parte; considera il pericolo da cui è scampato per poco, e ammira il coraggio dei giovani, ma la bellezza di Rosa gli ha acceso una fiamma nel petto; invano cerca di combattere la seducente passione, invano parla la gratitudine e la sacra legge della libertà dell'ospite; si vede come il serpente nel Paradiso degli Innocenti, ma tutto deve cedere al suo ardente desiderio. Sta ancora vacillando quando i suoi compari Christoffano e Matteo escono di soppiatto dalla boscaglia per mostrargli una via di fuga. Gasparo rivela loro il suo piano per rapire Rosa, gli promettono assistenza e si fanno da parte quando la sentono avvicinarsi. Gasparo, rimuginando sulla sua cattiva intenzione, siede cupo e pensieroso al tavolo di pietra
Nona scena.
Rosa esce di casa, si avvicina tremante e porge a Gasparo una veste da pellegrino con cui cercare scampo e salvezza. Lei è dispiaciuta per la sua disgrazia, lo conforta e lo ammonisce, ma si ritira inorridita quando lui prorompe e le confessa l'infatuazione per lei. Vuole fuggire, ma Gasparo la ferma, il suo braccio forte la avvinghia e, nonostante la sua paura e disperata resistenza, la trascina via con sé nella lontana grotta di montagna. Paolo si precipita a salvare la sua sposa, ma Christoffano e Matteo lo trattengono; scoppia ora una furibonda rissa, e il prode giovane sta per soccombere quando Felice ... mette i banditi in fuga... "Fuoco!" viene ordinato, ma Paolo ferma l'avanzata dei Carabinieri... tirerà lui stesso il rischioso colpo, e mentre Gasparo fugge per il sentiero della montagna, portando Rosa come scudo davanti a sé, viene colpito alla testa dalla pallottola di Paolo. Il criminale lascia il suo ostaggio e cade a terra, ferito a morte.
Decima scena.
I Carabinieri inseguono i rapinatori e catturano Gasparo morente. Felice conduce Rosa dal suo sposo, il quale, sopraffatto dall'emozione, viene sballottato tra le braccia di buoni amici. La carezza della suo amata gli restituisce la coscienza. Lei è salva! è viva! La sua beatitudine è senza limiti. Tutti accorrono per congratularsi con la giovane coppia e lodare l'atto intraprendente di Paolo; ma costui da il merito al tutto come un miracolo della santa Madonna, alla cui immagine ora ringraziano il cielo. I ladroni vengono condotti avanti legati e Gasparo steso su un carro. Le donne si ritirano, Felice affida il bandito alle cure di padre Francesco, e il triste corteo prende la via. Torna la gioia, la festa chiama. Le fanciulle raccolgono la ricca scorta di fiori, e tutti vanno a Genzano. Paolo e Rosa si stringono fedelmente le mani e seguono a distanza l'allegro corteo.
Undicesima scena.
La scena si trasferisce nell'interno di un'osteria. Il padrone di casa Benvenuto riceve gli ospiti che vengono a rifocillarsi prima della processione. Felice mostra la ricompensa che ha guadagnato dallo scontro dei briganti, e racconta l'intero inseguimento. Si sente in lontananza la marcia festiva e tutti si affrettano a partire.
Si vede il corso principale di Genzano, magnificamente addobbato per l'Infiorata.
Dodicesima Scena.
Processione verso la chiesa e ritorno giubilante; gioia, divertimento e danza che terminano con un Saltarello.
August Bournonville
Mit Theaterliv (La mia vita teatrale)
Reitzel (1865)
La scena raffigura un cortile nei pressi di Ariccia. A sinistra la casa di Rosa con un quadro della Madonna. Sullo sfondo una sorgente che sgorga da una grotta, oltre la quale la strada conduce a Genzano.
Delle ragazze legano ghirlande per la festa; una vecchia raccoglie fiocchi e ghirlande in un mucchio. Gelsomina e Rosa portano cestini con mazzi di fiori, che distribuiscono tra i loro amici. Due giovani, intenzionati a sposarsi presto, si stringono in un focoso abbraccio; I genitori li separano e li portano via. Le ragazze ridono e continuano il loro lavoro tra scherzi e balli allegri.
Seconda scena.
Padre Francesco sorprende i giovani nel mezzo del divertimento che ha così severamente proibito, poiché il ballo è considerato da lui un'invenzione del demonio; rimprovera alle ragazze la loro frivolezza; queste gli chiedono perdono, gli offrono un rinfresco, e mentre lui si fa offrire il vino, continuano la danza e si attorniano con sguardi maliziosi attorno al padre bonaccione, che ricorda loro le frittelle di Sant'Antonio.
Terza scena
Paolo, il miglior tiratore di tutta la zona, arriva col fucile in spalla e si precipita dalla sua fidanzata, la bella Rosa, per portarle l'orologio d'oro che ha vinto come premio per il miglior tiro. I suoi amici Giacomo e Pasquale hanno assistito alla sua vittoria, e solo la paura delle amanti gli impedisce di dare prove della sua abilità qui su due piedi. Padre Francesco, che sta sempre tra gli innamorati, dice a Rosa e Paolo che questa giornata dovrebbe essere dedicata alla preghiera e al solenne pellegrinaggio, e ordina loro di venire alla festa dei fiori in umile abito da pellegrini. Dà loro molte altre esortazioni e se ne va con i giovani.
Quarta scena.
Gli innamorati dimenticano presto il divieto del padre, si liberano dei mantelli e dei cappelli ingombranti e si gettano l'uno nelle braccia dell'altro. Esprimono reciprocamente la loro tenerezza e i sentimenti solenni si alternano a battute innocenti.
Quinta scena.
Un uomo, dal volto turbato e con tutti i segni del terrore e della disperazione, si precipita verso Rosa e Paolo, che indietreggiano spaventati quando riconoscono Gasparo, il famigerato bandito; ma questo li tranquillizza, mostra loro che è ferocemente perseguitato, e ne va della sua vita, se persone pietose non gli danno un luogo di rifugio. Sviene per la stanchezza. I fidanzati sono commossi dal suo bisogno e gli danno assistenza e ristoro; Gasparo ringrazia Paolo e guarda la fanciulla con occhi bramosi. Si sentono rumori da tutte le parti; non c'è modo di scappare, ma Rosa nasconde il fuggiasco sotto la massa di ghirlande di fiori preparate per la festa, e i fidanzati concordano di non tradire lo sfortunato.
Sesta scena.
I carabinieri arrivano da tutte le parti, guidati dal loro caporale Felice, che si informa imperiosamente dell'inseguito; ma né Paolo né i suoi amici possono dare alcuna informazione. Padre Francesco riceve la notizia che verranno offerti 500 scudi a chi riuscirà a riportare vivo o morto il bandito.
Felice, che dagli sguardi segreti scambiati tra Paolo e Rosa, ha in sospetto il giovane guardacaccia, cerca di tentarlo con la ricompensa promessa, ed è ulteriormente rafforzato nel sospetto dal risentimento con cui Paolo rifiuta la sua offerta. Il giovane coraggioso deve accompagnare i Carabinieri e rimanere sotto la loro supervisione fino a quando Gasparo non verrà arrestato. Tutti supplicano Felice, ma lui è irremovibile, Paolo fa appena in tempo a fare un gesto significativo alla sua amata e deve poi accompagnare subito la guardia.
Settima scena.
I rimasti corrono per confortare e calmare la rattristata Rosa e si raccolgono intorno a padre Francesco, che promette di usare tutta la sua influenza per liberare di nuovo Paolo. Le fanciulle vogliono prendere le loro ghirlande, Rosa, che si ricorda che sotto queste c'è nascosto Gasparo, le trattiene con veemenza, ma si ricompone, chiede che chiedano aiuto alla Madonna per lei, e ordina loro di incontrarsi qui tra poco. Se ne vanno mestamente e Rosa, che intende fare ciò che il fidanzato le ha ordinato, si precipita timorosamente nel nascondiglio del bandito ed entra in casa sua.
Ottava scena.
Gasparo, pallido e scosso, si alza lentamente dall'ammasso di fiori e si guarda intorno da ogni parte; considera il pericolo da cui è scampato per poco, e ammira il coraggio dei giovani, ma la bellezza di Rosa gli ha acceso una fiamma nel petto; invano cerca di combattere la seducente passione, invano parla la gratitudine e la sacra legge della libertà dell'ospite; si vede come il serpente nel Paradiso degli Innocenti, ma tutto deve cedere al suo ardente desiderio. Sta ancora vacillando quando i suoi compari Christoffano e Matteo escono di soppiatto dalla boscaglia per mostrargli una via di fuga. Gasparo rivela loro il suo piano per rapire Rosa, gli promettono assistenza e si fanno da parte quando la sentono avvicinarsi. Gasparo, rimuginando sulla sua cattiva intenzione, siede cupo e pensieroso al tavolo di pietra
Nona scena.
Rosa esce di casa, si avvicina tremante e porge a Gasparo una veste da pellegrino con cui cercare scampo e salvezza. Lei è dispiaciuta per la sua disgrazia, lo conforta e lo ammonisce, ma si ritira inorridita quando lui prorompe e le confessa l'infatuazione per lei. Vuole fuggire, ma Gasparo la ferma, il suo braccio forte la avvinghia e, nonostante la sua paura e disperata resistenza, la trascina via con sé nella lontana grotta di montagna. Paolo si precipita a salvare la sua sposa, ma Christoffano e Matteo lo trattengono; scoppia ora una furibonda rissa, e il prode giovane sta per soccombere quando Felice ... mette i banditi in fuga... "Fuoco!" viene ordinato, ma Paolo ferma l'avanzata dei Carabinieri... tirerà lui stesso il rischioso colpo, e mentre Gasparo fugge per il sentiero della montagna, portando Rosa come scudo davanti a sé, viene colpito alla testa dalla pallottola di Paolo. Il criminale lascia il suo ostaggio e cade a terra, ferito a morte.
Decima scena.
I Carabinieri inseguono i rapinatori e catturano Gasparo morente. Felice conduce Rosa dal suo sposo, il quale, sopraffatto dall'emozione, viene sballottato tra le braccia di buoni amici. La carezza della suo amata gli restituisce la coscienza. Lei è salva! è viva! La sua beatitudine è senza limiti. Tutti accorrono per congratularsi con la giovane coppia e lodare l'atto intraprendente di Paolo; ma costui da il merito al tutto come un miracolo della santa Madonna, alla cui immagine ora ringraziano il cielo. I ladroni vengono condotti avanti legati e Gasparo steso su un carro. Le donne si ritirano, Felice affida il bandito alle cure di padre Francesco, e il triste corteo prende la via. Torna la gioia, la festa chiama. Le fanciulle raccolgono la ricca scorta di fiori, e tutti vanno a Genzano. Paolo e Rosa si stringono fedelmente le mani e seguono a distanza l'allegro corteo.
Undicesima scena.
La scena si trasferisce nell'interno di un'osteria. Il padrone di casa Benvenuto riceve gli ospiti che vengono a rifocillarsi prima della processione. Felice mostra la ricompensa che ha guadagnato dallo scontro dei briganti, e racconta l'intero inseguimento. Si sente in lontananza la marcia festiva e tutti si affrettano a partire.
Si vede il corso principale di Genzano, magnificamente addobbato per l'Infiorata.
Dodicesima Scena.
Processione verso la chiesa e ritorno giubilante; gioia, divertimento e danza che terminano con un Saltarello.
August Bournonville
Mit Theaterliv (La mia vita teatrale)
Reitzel (1865)
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APPROFONDIMENTO
Pare che il balletto fosse basato su un fatto realmente accaduto nel XIX secolo. Bournonville aveva sempre subito il fascino dell'Italia, da lui vista come un'esotica terra di sole, vestita di colori vivaci e ridenti. Già nel 1838, prima ancora di visitarla, vi aveva ambientato il balletto Festa ad Albano. Quando poi finalmente venne nel 1858, se ne innamorò perdutamente. Nel 1842 creava il suo capolavoro Napoli, e sedici anni più tardi andava in scena Infiorata a Genzano. Gli fornirono l'argomento, un romanzo, L'improvvisato, del suo caro amico e contemporaneo Hans Christian Andersen e le Impressions de voyage di Alexandre Dumas.
Il balletto narra dell'amore e delle peripezie di una giovane coppia, Rosa e Paolo. Bournonville era particolarmente affezionato a questo balletto. Così scrisse nella sua autobiografia: "Il vantaggio di un lavoro minore come Infiorata a Genzano è che si riesce a raggiungere una certa perfezione nei dettagli [...] proprio perché questo balletto nacque senza la pretesa di essere un'opera d'arte gli è stato quasi concesso di esserla". Il balletto, in versione integrale uscì dal repertorio del Balletto Reale Danese nel 1929. Vent'anni più tardi Harald Lander rimontò il passo a due, uno dei pezzi più rappresentativi dell'arte e dello stile di Bournonville. Questo stile, con la sua minuziosa cura del dettaglio, è l'apoteosi della gioia, come lo è questa Italia oleografica dove tutto è sole e allegria. Oggi il celebre passo a due, uno dei pezzi più rappresentativi dell'arte e dello stile di Bournonville, è frequentemente rappresentato, isolato dal contesto, in tutto il mondo. Andrea Boi Balletto.net Incontro di un affascinante amante
Il Pas de deux de l'Infiorata a Genzano è una delle creazioni di Bournonville più belle e compiute. Leggero, vivace ed elegante. Contagiosamente pieno di gioia di vivere e con la bellezza armoniosa obiettivo finale di Bournonville. Tutti i pas de deux di Bournonville si basano più o meno sulle stesse figure di passi, ma in ognuno di essi riesce a caratterizzare la sua coppia. Mentre il pas de deux de La Kermesse di Bruges è un incontro tra due giovanissimi, in Infiorata a Genzano la coppia Rosa e Paolo, sono ventenni. Sono un po' più audaci nel loro approccio l'uno all'altro; giocano e si stuzzicano, ma il tutto è temperato dalla dolcezza di innamorarsi. Nel balletto in cui è stato collocato questo pas de deux, Rosa e Paolo sono una coppia di giovani freschi e dinamici. Il Pas de deux de l'Infiorata a Genzano è certamente la composizione di Bournonville che più viaggiato nel mondo. Come per altri artisti danesi dell'Ottocento, Bournonville amava l'Italia. Hans Christian Andersen scrisse romanzi ambientati in Italia, i pittori danesi inserirono scene di strada italiane sulle loro tele, e anche Bournonville si lasciò ispirare dalla terra del sole e dalla bella gente. Nel 1858 creò Infiorata a Genzano sulla base dell'entusiasmo generale per l'Italia e di una piccola storia di ladri scritta da Alexandre Dumas nelle sue Impressionions de Voyage. Il balletto fu danzato nella sua interezza fino al 1929, ma il pas de deux continuò a vivere nella Royal Danish Ballet School fino a quando Harald Lander ancora una volta lo portò sul palcoscenico nel 1949. Da allora è stato ballato a Copenaghen e ovunque nel mondo appartenendo al repertorio in cui brillano felicemente le stelle del balletto internazionale. È una delle composizioni più perfette di Bournonville, un affascinante incontro tra innamorati di due giovani dove i passi esprimono sia la loro gioia sfavillante che la loro giocosità stuzzicante l'uno con l'altro. Analisi Alla fine del preludio, una giovane coppia entra dal lato delle donne (lato destro visto dal pubblico). Si tengono per mano e si guardano intorno come se ispezionassero il paesaggio. Si fermano al centro del palco e il giovane invita la ragazza a ballare. A differenza della struttura tradizionale di un classico pas de deux, che inizia direttamente con l'adagio, abbiamo qui un breve preambolo che introduce la coppia: alcuni salti en cabriole in diagonale attraverso il palco dimostrano la loro aggraziata leggerezza, così come una serie di rapidi giri sulle punte risolti in un atterraggio morbido in attitude. Il giovane, alla ripetizione musicale del tema, risponde con alcuni caratteristici passi alla Bournonville: salto in avanti a braccia aperte, abbracciando il pubblico come fosse un grand jet en avant, piccoli cerchi della gamba ronds de jambe prima di concludere con una vivace serie di piroette. Segue l'adagio, in cui i due danzano insieme. La invita di nuovo a ballare e si esibiscono in una promenade in cui lui si mette in posa mentre lei lo conduce intorno, sulle sue agili punte. Lei è un po' timida, mentre lui con cavalleria le tiene teneramente la vita mentre allunga lentamente il suo corpo in un arabesque inclinato verso il basso. Camminano avanti, mano nella mano. Lui si inginocchia e lei esegue un alta attitude, sostenendosi sulla mano. cambia questa posizione in una mezza figura e si china all'indietro, sempre sostenuta dalle sue mani. Corrono l'una dall'altra, giocano e si riuniscono di nuovo. Si scambiano sguardi maliziosi con gli occhi mentre attraversano il palco. Lei si muove sulle punte punta, sostenendosi sulle sue spalle rimanendo in attitude. Lui la guarda e lei distoglie gli occhi. Ripetono il gioco fino a quando l'adagio si conclude con una posizione aggraziata lei in arabesque mentre lui le tiene le mani da dietro. Segue il primo assolo maschile. Il giovane dimostra vigore ed elasticità in una serie di eleganti combinazioni di passi. Si libra con salti in attitude, girando in aria, i suoi piedi si spostano rapidamente in agili sauts de basque, prima di concludere con una serie di piroette. La ragazza inizia il primo assolo femminile in volo sospeso attraverso il palco con una serie di Pas Brisé ripetuti quattro volte in direzioni diverse. Questo passo - le gambe sono portate in avanti, battendo assieme per aria - era uno dei passi preferiti di Bournonville in quanto dava una sensazione di librarsi in aria senza peso, da cui anche le sue Silfidi hanno tratto beneficio. Sulla ribalta, la giovane ora esegue eleganti ronds de jambe, con una mano che tiene il suo vestito, e poi gioca a fare la civetta con dei pas de chat dove i piedi sembrano scomparire sotto il suo vestito. Si alza in punta in arabesque e all'improvviso gira il suo corpo rapidamente avanti e indietro, una sottile eleganza di equilibrio. Conclude con una serie di piccoli e veloci pas de bourrées prima di fare il giro del palco con ampi balzi. Il giovane è ora pronto per il secondo assolo maschile, in cui impressiona con tre doppie rotazioni in aria, salti vertiginosi en cabriole e roventi piroette, fino a quando la ragazza nel secondo assolo femminile ribatte con grandi balzi in grand jeté verso il pubblico. Questo assolo è caratterizzato dalla leggerezza degli agili piedi e dal gioco di equilibrio e spostamento di peso mentre sale in punta su un piede e scende di nuovo in un ritmo vivace (relevé). L'assolo si conclude con una serie di saltelli en arabesque, che si risolvono in una piroetta a spirale. I due si incontrano nella coda. La loro timidezza è svanita. Lui la prende per la vita e la fa roteare, oppure prendono il volo in parallelo attraverso il palco in balzi en grand-jetè finché alla fine non la sostiene in attitude. Il tempo, la gioia e la celebrazione si concludono così in un'unità armoniosa ed aggraziata. Erik Aschengreen http://www.bournonville.com/ Le versioni di Infiorata a Genzano
19.12.1858 Infiorata a Genzano (Blomsterfesten I Genzano) La maggior parte dell'azione drammatica in questo balletto in un atto sembra essere stata basata sull'antecedente soggetto di Bournonville per il pianificato balletto allegorico, intitolato Annitta, ovvero La vendemmia sui monti di Albano (1848). Quel lavoro, a sua volta, era stato originariamente concepito come il terzo di una serie di quattro balletti allegorici chiamati Le Quattro Stagioni, o Viaggio di Cupido (1846). Al soggetto del 1848 Bournonville aggiunse nuovi elementi, presi in prestito dal terzo capitolo del romanzo di H. C. Andersen del 1835, Improvisatoren in cui è inclusa una descrizione dettagliata del festival annuale dei fiori di Genzano. La descrizione di Andersen fu combinata con altro materiale narrativo preso in prestito da A. Dumas Impressions du Voyage (1834). Infiorata a Genzano è stato impostato su musiche composte e arrangiate da E. Helsted (introduzione e partitura nn. 1-10) e H. S. Paulli (partitura nn. 11-13 e il Saltarello). Nella musica per il Pas de deux (partitura n. 12, ballata da H. Scharff come Paolo, e J. Price come Rosa, e un gruppo di sei ragazze) Paulli itilizzò quasi tutta la musica di M. Strebinger per un Pas de deux del ballerino e coreografo italiano, Lorenzo Vienna. È stato originariamente eseguito come una variazione incorporata nel III atto della produzione viennese di Bournonville del balletto romantico in tre atti Napoli o Il pescatore e la sua sposa (1856). (...) La versione 1858 del Festival dei Fiori di Genzano fu in programma per 34 spettacoli (l'ultimo dei quali il 16.5.1865) e il balletto completo raggiunse un totale di 50 spettacoli durante la vita di Bournonville, l'ultimo dei quali fu dato il 18.5.1877 26.4.1860 Grand Pas de deux dal balletto ‘Festival dei Fiori’ (Stor pas de deux, ur Balletten ‘Blomsterfesten’) Questa danza (non accreditata) è molto probabilmente una versione adattata per due donne (forse arrangiata da Bournonville stesso?) del Pas de deux (partitura n. 12) ballato dai personaggi Rosa e Paolo in Infiorata a Genzano (vedi 19.12.1858). È stato rappresentato due volte a Stoccolma dalle sorelle Healey, la prima volta come divertissement Entr'acte della commedia in tre atti di J. F. A. Bayard e J. de Wailly Le Mari a la campagne (Den gifta Mannen i Staden och pa landet)e la seconda volta come divertissement incorporato tra gli Atti I e II dell'opera romantica in tre atti di Carl Maria von Weber Der Freischütz (Friskytten) il 13.5.1860. L'adattamento svedese del 1860 del cosiddetto Grand pas de deux (non accreditato) per due donne fu montato circa 10 anni dopo a Copenaghen dalle sorelle Healey, che lo ballarono 16 volte nei Giardini di Tivoli (Theatret) tra il 28.6. e 4.8.1870. La stessa danza fu ripresa in quel teatro dalle ballerine francesi F. e L. Carey, che la eseguirono 19 volte tra il 14.5.1871 e il 30.8.1872. 1.6.1860 'Pas de deux' e 'Ballabile' dal balletto ‘Infiorata a Genzano’ (Pas de deux et Balabile ur Balletten Blomsterfesten i Genzano) Entrambe queste danze sono adattamenti (forse arrangiati da Bournonville stesso?) di estratti dal suo balletto in un atto Infiorata a Genzano (vedi 19.12.1858). Sono stati appositamente organizzati in quest'anno in occasione di un tour estivo a Stoccolma di quattro dei più importanti ballerini del Balletto Reale danese. Le danze sono state rappresentate due volte a Stoccolma, l'ultima volta il 3.6.1860. Bournonville non partecipò a nessuna delle undici esibizioni date durante il tour estivo di Stoccolma del 1860 di questi quattro importanti ballerini danesi. 9.6.1865 'Pas de deux' e 'Ballabile' dal balletto ‘Festival dei Fiori’ ('Pas de deux' og 'Balabile' (af Balletten Blomsterfesten) Eseguita da H. Scharff, W. Price, Juliette Price, e S. Price (Christiania’s Theatre, Oslo). Questo lavoro è una versione divertissement per due coppie (forse arrangiata da Bournonville stesso?) di estratti selezionati dal suo balletto in un atto Infiorata a Genzano (vedi 19.12.1858). Fu montato appositamente per il tour estivo norvegese del 1865 di quattro dei più importanti ballerini del Royal Danish Ballet di Copenhagen. Il divertissement, che sembra essere identico ad una precedente, simile disposizione di due estratti da questo balletto (eseguita al Mindre Theatern di Stoccolma il 1.6. e il 3.6.1860) fu dato due volte a Christiania, l'ultima volta il 28.6.1865. Solo sulla locandina della seconda ed ultima esecuzione il 'Ballabile' era incluso nel titolo. 11.9.1872 Infiorata a Genzano (Blomsterfesten 1 Genzano). Questo spettacolo rappresenta la seconda volta che la versione completa del balletto in un atto di Bournonville Infiorata a Genzano (vedi 19.12.1858) è stata montata da lui medesimo a Copenaghen. Secondo il suo diario è stato messo in scena con una coreografia parzialmente rivista ed è stato eseguito con la ballerina svedese, M. Westberg come Rosa, e D. Krum come Paolo. (...) La produzione del 1872 di Infiorata a Genzano fu in programma per dieci spettacoli, l'ultimo dei quali fu dato il 10.2. 1874. 1.1.1875 Infiorata a Genzano (sezione II) (Blomsterfesten i Genzano, 2den Afdeling). Secondo alcuni, del materiale musicale per questa versione ridotta di divertissement del balletto in un atto di Bournonville Infiorata a Genzano (vedi 19.12.1858), consisteva nella scena mimica di apertura del balletto (partitura n. 3) seguita da una versione abbreviata della seconda sezione (partitura n. 11-13 e il finale). Fu arrangiato e montato personalmente da Bournonville, in cartellone per 16 spettacoli durante la sua vita, l'ultimo dei quali fu dato il 29.5.1879. Nel suo diario annotava le prove e i primi due spettacoli: 1.5.1877 Infiorata a Genzano (Blomsterfesten i Genzano). Questa performance rappresenta l'ultima, completa ripresa del balletto italiano in un atto di Bournonville Infiorata a Genzano (vedi 19.12.1858) durante la sua vita. Secondo la serie (incompleta) di parti per esso, il balletto sembra in quest'anno essere stato montato in una versione leggermente rivista che comprendeva diversi tagli musicali minori nelle partiture nn. 2, 6, 8 e 13 (il Saltarello, alla prima del balletto elencato come partitura n, 14). Secondo la stessa fonte la cosiddetta Danza dei Fiori (nel 1858 elencata come partitura n. 13 ed eseguita prima del Saltarello) sembra essere stata omessa quest'anno. Inoltre, per la produzione del 1877 Bournonville fece una notazione quasi completa del balletto, che descrive in dettaglio l'azione drammatica e mimica, e indica anche (anche se in termini più generali) la coreografia. Secondo il suo frontespizio questo manoscritto era inteso come un aide-mémoire per i futuri produttori del balletto, principalmente L. Gade che restaurò la sezione II del balletto ('2. Afd.') solo sei mesi dopo l'11.9.1877. Knud Arne Jürgensen The Bournonville traditions: the first fifty years Dance Books London (1997) CURIOSITA'
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