Frederick Ashton
Tales of Beatrix Potter
04-12-1992 - Londra, Royal Opera House, Covent Garden
Balletto in un atto
Coreografia: Frederick Ashton (messa in scena di Anthony Dowell)
Musica: John Lanchbery
Direttore d'orchestra: John Lanchbery
Libretto:
Scene e costumi: Christine Edzard
Maschere: Rostislav Doboujinsky
CAST
Peter Rabbit: Ashley Page
La Signora Tiggy-Winkle: Iain Webb
Volpe: Christopher Saunders
Jemima Puddle-duck: Sarah Walton
Pigling Bland: Peter Abegglen
Pig-wig, maialina nera del Berkshire: Belinda Hatley
Maialini: Ann De Vos, Natalie McCann, Vanessa Palmer, Philip Mosley, Justin Meissner
Due topi cattivi (Tom Thumb e Hunca Munca): Jonathan Howells e Nicola Roberts
Johnny Town-mouse: Anthony Bourne
La Signora Tittlemouse: Larissa Bamber
Topolini: Delia Harrington, Nicola Searchfield, Giacomo Ciriaci, Neil Skidmore
Il Signor Jeremy Fisher: William Trevitt
Scoiattolo Nutkin: Matthew Hart
Scoiattolini: Jane Burn, Michelle Davis, Claire Livingstone, Leana Palmer
La Signora Pettitoes: David Drew
Royal Ballet
Coreografia: Frederick Ashton (messa in scena di Anthony Dowell)
Musica: John Lanchbery
Direttore d'orchestra: John Lanchbery
Libretto:
Scene e costumi: Christine Edzard
Maschere: Rostislav Doboujinsky
CAST
Peter Rabbit: Ashley Page
La Signora Tiggy-Winkle: Iain Webb
Volpe: Christopher Saunders
Jemima Puddle-duck: Sarah Walton
Pigling Bland: Peter Abegglen
Pig-wig, maialina nera del Berkshire: Belinda Hatley
Maialini: Ann De Vos, Natalie McCann, Vanessa Palmer, Philip Mosley, Justin Meissner
Due topi cattivi (Tom Thumb e Hunca Munca): Jonathan Howells e Nicola Roberts
Johnny Town-mouse: Anthony Bourne
La Signora Tittlemouse: Larissa Bamber
Topolini: Delia Harrington, Nicola Searchfield, Giacomo Ciriaci, Neil Skidmore
Il Signor Jeremy Fisher: William Trevitt
Scoiattolo Nutkin: Matthew Hart
Scoiattolini: Jane Burn, Michelle Davis, Claire Livingstone, Leana Palmer
La Signora Pettitoes: David Drew
Royal Ballet
TRAMA
L’azione è presa direttamente da alcuni racconti di Beatrice Potter. Uno stuolo di piccoli topolini si intrufola tra i panni stesi ad asciugare di Mrs. Tiggy Winkle, la lavandaia. E’ una femmina di porcospino indaffaratissima a raccogliere la biancheria stesa, per stirarla con cura. Ma è con una vivace melodia da music hall che Mrs. Tiggy Winkle anima la scena e dà il via alla saga degli animaletti. Due topolini scendono a fatica da un gigantesco scalone: la topina, Mrs Tittlemouse, sempre intenta a rassettare la casa, e il topino Johnny Townmouse, un sofisticato topo di città, preparano un ricco cestino per un pic nic, che vogliono godersi assieme. Stanno per avviarsi quando incontrano altre due coppie di topolini coi quali si trattengono un poco a danzare in allegria; poi si avviano seguiti dagli amici e, mentre noi immaginiamo che stiano cercando il luogo adatto per rifocillarsi, assistiamo a qualche avventura narrata dalla Potter.
Il racconto di Jemima, anatra degli stagni (Jemima Puddle Duck). Jemima è seccatissima perché sa benissimo che la moglie del fattore non le permetterebbe di covare il suo uovo e, allora, si mette in cerca di un posto sicuro per depositarlo, ben lontano dalla minaccia della donna. Ma la sta spiando il Volpacchiotto astuto, che, staccati gli occhi dal giornale che sta leggendo, accarezza l’idea di uno stufato di anatra con cipolle. Questa è proprio la ricetta stampata in prima pagina e, con l’acquolina in bocca, si mostra a Jemima, nel suo abito elegante, sfoggiando modi da vero gentiluomo per conquistarne la fiducia. L’anatra è convinta di aver incontrato un attraente giovanotto di educazione superiore, felice di farsi in quattro per aiutarla a trovare il posto più sicuro per il suo uovo. Naturalmente Jemima, seguendo i suggerimenti del rassicurante Volpacchiotto, finisce, assieme al suo uovo, proprio nel capanno del malintenzionato. Intanto il Volpacchiotto ha messo la pentola sul fuoco e, al momento opportuno, afferra Jemima che non si rende conto che sta per essere messa a cuocere. Solo quando il Volpacchiotto comincia a spennarla comprende che l’individuo non era così affidabile come le era sembrato e, presa all’improvviso da terrore, starnazzando vola via all’ultimo momento.
Il racconto del Porcellino Bland (Pigling Bland). La famiglia del Porcellino Bland è riunita per salutare e augurare buona fortuna a lui e al fratello, che, diventati maggiorenni, se ne possono andare di casa per recarsi al mercato. Dopo un commovente addio alla mamma Porcella e alle sorelline, Bland e il fratello prendono i fagotti preparati per il loro viaggio da mamma Porcella e si avviano al mercato. Ma a Bland manca qualche documento per proseguire verso il mercato, così i due si separano e il Porcellino Bland finisce in un bell’edificio che, a prima vista, sembra abbandonato. Ma ecco che dall’altra stanza fa capolino una graziosissima Porcellina nera, Pig Wig, che sembra abitare in quel luogo. La Porcellina colpisce la fantasia del Porcellino Bland, che comincia a corteggiarla in un lungo e romantico passo a due. Ma, durante un lift, le braccia della bella porcellina, elevate a corona sopra la testa, inavvertitamente si impigliano nelle salsicce appese a stagionare. I due sono inorriditi e il coraggioso Porcellino Bland ha la presenza di spirito di non perdere un istante: fugge dal luogo sinistro immediatamente, trascinando a forza con sé Pig Wig. Appena in tempo! Come si sono allontanati dalla casa, arriva un furgone bianco con una scritta: è l’insegna di un macellaio.
Il racconto di Geremia Pescatore (Geremy Fisher). Geremia è un ranocchio, che vive in una casetta umidissima tra i ranuncoli cresciuti sull’argine di uno stagno. Per lui oggi è un magnifico giorno perché è una giornata piovosa, il che gli dà allegria, e può uscire all’aperto con la sua canna per una battuta di pesca. E se il pesce che abbocca è così grosso da trascinarlo in acqua, non si lamenta d’essersi bagnato: nessuno l’ha mai sgridato perché ama stare all’umido e lui non si è mai preso un raffreddore.
Il racconto dei due Topini Cattivi. Il topo Tom Thumb abita con la moglie Hunca Munca in un buco fatto attraverso lo zoccolo di legno della parete. Escono in perlustrazione e si imbattono in una casetta di bambole. Curiosissimi, vi penetrano e la gioia è al massimo quando scoprono una tavola imbandita di prelibatezze. Si accingono a far man bassa, ma, nonostante gli sforzi, l’arrosto non vuol farsi tagliare, anzi, schizza via da forchetta e coltello, cade a terra e va in mille pezzi: così i topini si rendono conto che il cibo è artificiale, tutto fatto di ceramica che, per rabbia, frantumano gettando a terra i piatti. Seccati, girano per la casa, la devastano e si rinfilano nella loro tana rubacchiando un po’ di indumenti e qualche suppellettile.
Ludovico Coniglio o Peter Coniglio (Peter Rabbit). Peter è un coniglietto disobbediente e assai birichino: non può proprio fare a meno di rubacchiare la lattuga dell’orto del Signor McGregor. Quando si allontana col suo bottino, ecco che vede sopraggiungere la coppia di topini che erano usciti per un pic nic, seguita dalle altre due coppie di topi. Ma sopraggiunge Nutkin.
Il racconto dello Scoiattolo Nutkin. Nutkin è uno scoiattolino rosso che vive in un bosco sulla riva di un laghetto. Con gli amici va a raccogliere noci sull’isola del vecchio Gufo Bruno. Costui vorrebbe ripagare la sgarbata impertinenza di Nutkin, scuoiandolo vivo, ma lo scoiattolo si libera sacrificando la sua stessa coda, che recide con un morso.
Nutkin raggiunge lo spiazzo dove i due topini hanno preparato la tovaglia con le vivande per il pic nic. A viva forza al pic nic si uniscono le altre due coppie. Poi ecco che arrivano altri personaggi con Mrs. Tiggy Winkle in testa. Tra questi ci sono quelli appena incontrati nelle loro avventure, compresa l’intera famiglia del Porcellino Bland, mamma e sorelle. Sono poi raggiunti da Bland, ancora in compagnia della Porcellina nera e mamma Porcella benedice il loro amore. Tutti si uniscono alle danze, sempre sotto gli occhi di Peter Coniglio: arrivano Geremia Pescatore, una Gatta mansueta che conversa con un’amica topina, i due topini cattivi, Jemima ed è accolto perfino il Volpacchiotto.
Marino Palleschi
Balletto.net
Il racconto di Jemima, anatra degli stagni (Jemima Puddle Duck). Jemima è seccatissima perché sa benissimo che la moglie del fattore non le permetterebbe di covare il suo uovo e, allora, si mette in cerca di un posto sicuro per depositarlo, ben lontano dalla minaccia della donna. Ma la sta spiando il Volpacchiotto astuto, che, staccati gli occhi dal giornale che sta leggendo, accarezza l’idea di uno stufato di anatra con cipolle. Questa è proprio la ricetta stampata in prima pagina e, con l’acquolina in bocca, si mostra a Jemima, nel suo abito elegante, sfoggiando modi da vero gentiluomo per conquistarne la fiducia. L’anatra è convinta di aver incontrato un attraente giovanotto di educazione superiore, felice di farsi in quattro per aiutarla a trovare il posto più sicuro per il suo uovo. Naturalmente Jemima, seguendo i suggerimenti del rassicurante Volpacchiotto, finisce, assieme al suo uovo, proprio nel capanno del malintenzionato. Intanto il Volpacchiotto ha messo la pentola sul fuoco e, al momento opportuno, afferra Jemima che non si rende conto che sta per essere messa a cuocere. Solo quando il Volpacchiotto comincia a spennarla comprende che l’individuo non era così affidabile come le era sembrato e, presa all’improvviso da terrore, starnazzando vola via all’ultimo momento.
Il racconto del Porcellino Bland (Pigling Bland). La famiglia del Porcellino Bland è riunita per salutare e augurare buona fortuna a lui e al fratello, che, diventati maggiorenni, se ne possono andare di casa per recarsi al mercato. Dopo un commovente addio alla mamma Porcella e alle sorelline, Bland e il fratello prendono i fagotti preparati per il loro viaggio da mamma Porcella e si avviano al mercato. Ma a Bland manca qualche documento per proseguire verso il mercato, così i due si separano e il Porcellino Bland finisce in un bell’edificio che, a prima vista, sembra abbandonato. Ma ecco che dall’altra stanza fa capolino una graziosissima Porcellina nera, Pig Wig, che sembra abitare in quel luogo. La Porcellina colpisce la fantasia del Porcellino Bland, che comincia a corteggiarla in un lungo e romantico passo a due. Ma, durante un lift, le braccia della bella porcellina, elevate a corona sopra la testa, inavvertitamente si impigliano nelle salsicce appese a stagionare. I due sono inorriditi e il coraggioso Porcellino Bland ha la presenza di spirito di non perdere un istante: fugge dal luogo sinistro immediatamente, trascinando a forza con sé Pig Wig. Appena in tempo! Come si sono allontanati dalla casa, arriva un furgone bianco con una scritta: è l’insegna di un macellaio.
Il racconto di Geremia Pescatore (Geremy Fisher). Geremia è un ranocchio, che vive in una casetta umidissima tra i ranuncoli cresciuti sull’argine di uno stagno. Per lui oggi è un magnifico giorno perché è una giornata piovosa, il che gli dà allegria, e può uscire all’aperto con la sua canna per una battuta di pesca. E se il pesce che abbocca è così grosso da trascinarlo in acqua, non si lamenta d’essersi bagnato: nessuno l’ha mai sgridato perché ama stare all’umido e lui non si è mai preso un raffreddore.
Il racconto dei due Topini Cattivi. Il topo Tom Thumb abita con la moglie Hunca Munca in un buco fatto attraverso lo zoccolo di legno della parete. Escono in perlustrazione e si imbattono in una casetta di bambole. Curiosissimi, vi penetrano e la gioia è al massimo quando scoprono una tavola imbandita di prelibatezze. Si accingono a far man bassa, ma, nonostante gli sforzi, l’arrosto non vuol farsi tagliare, anzi, schizza via da forchetta e coltello, cade a terra e va in mille pezzi: così i topini si rendono conto che il cibo è artificiale, tutto fatto di ceramica che, per rabbia, frantumano gettando a terra i piatti. Seccati, girano per la casa, la devastano e si rinfilano nella loro tana rubacchiando un po’ di indumenti e qualche suppellettile.
Ludovico Coniglio o Peter Coniglio (Peter Rabbit). Peter è un coniglietto disobbediente e assai birichino: non può proprio fare a meno di rubacchiare la lattuga dell’orto del Signor McGregor. Quando si allontana col suo bottino, ecco che vede sopraggiungere la coppia di topini che erano usciti per un pic nic, seguita dalle altre due coppie di topi. Ma sopraggiunge Nutkin.
Il racconto dello Scoiattolo Nutkin. Nutkin è uno scoiattolino rosso che vive in un bosco sulla riva di un laghetto. Con gli amici va a raccogliere noci sull’isola del vecchio Gufo Bruno. Costui vorrebbe ripagare la sgarbata impertinenza di Nutkin, scuoiandolo vivo, ma lo scoiattolo si libera sacrificando la sua stessa coda, che recide con un morso.
Nutkin raggiunge lo spiazzo dove i due topini hanno preparato la tovaglia con le vivande per il pic nic. A viva forza al pic nic si uniscono le altre due coppie. Poi ecco che arrivano altri personaggi con Mrs. Tiggy Winkle in testa. Tra questi ci sono quelli appena incontrati nelle loro avventure, compresa l’intera famiglia del Porcellino Bland, mamma e sorelle. Sono poi raggiunti da Bland, ancora in compagnia della Porcellina nera e mamma Porcella benedice il loro amore. Tutti si uniscono alle danze, sempre sotto gli occhi di Peter Coniglio: arrivano Geremia Pescatore, una Gatta mansueta che conversa con un’amica topina, i due topini cattivi, Jemima ed è accolto perfino il Volpacchiotto.
Marino Palleschi
Balletto.net
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APPROFONDIMENTO
La fonte letteraria. La trama è ispirata da vicino ad alcuni dei racconti dell’illustratrice e scrittrice inglese Helen Beatrix Potter (Londra, 28 luglio 1866 – Sawrey, 22 dicembre 1943) e alle avventure dei personaggi antropomorfi da lei creati nei suoi racconti illustrati per l’infanzia. Nata in una famiglia assai agiata, grazie ai patrimoni lasciati in eredità dai nonni a ciascuno dei suoi genitori, Beatrice fu allevata da governanti e tutori, mentre padre e madre erano impegnati in un’intensa vita di società. Come il fratello, venne tenuta isolata dagli altri bambini ed ebbe un’infanzia solitaria in cui potè dedicarsi solo alla lettura, al disegno e alla pittura, alla visita di qualche museo e all’appassionata cura dei numerosi animaletti che amava portarsi a casa. Oltre ad allevarli, le piaceva studiare le abitudini di quelli che incontrava abitualmente nelle sue vacanze in Scozia e nella Regione dei Laghi. Durante questi soggiorni sviluppò un amore particolare per la natura, per la flora e per la fauna, e il gusto per i paesaggi, che amava dipingere. In quanto figlia femmina, i genitori scoraggiarono ogni suo desiderio di istruzione di un livello superiore, ma la Potter riuscì comunque a guadagnarsi una profonda considerazione dagli studiosi di micologia, grazie ai suoi studi nel campo e ai dettagliati acquarelli di funghi, che documentavano oltre 270 specie. Uno zio sperò di farla accedere come studente presso i Royal Botanic Gardens di Kew, ma le fu negato in quanto donna. Ma il contributo scientifico della Potter non è limitato alla sua apprezzata documentazione grafica dei funghi: la donna fu tra le prime a suggerire e sostenere che i licheni fossero il risultato di una relazione simbiotica tra funghi e alghe. Studiò la germinazione delle spore e sull’argomento scrisse un articolo scientifico, presentato alla Società Linneo, ma dallo zio, sempre perché alle riunioni le donne non potevano partecipare. Inoltre la donna cui era stata negata un’istruzione superiore a causa del suo sesso tenne parecchie lezioni alla prestigiosissima London School of Economics.
Dalla vita trascorsa a stretto contatto con la natura e con gli animali, quando era in vacanza in Scozia e nel Distretto dei Laghi, venne l’ispirazione per le sue illustrazioni e per i suoi racconti per l’infanzia, animati dai suoi personaggi antropomorfi. A 27 anni, durante una di quelle vacanze, nel 1893 scrisse una lettera al bambino di 5 anni della sua ultima governante: lo volle divertire con un raccontino che parlava di conigli e un disegno appropriato. Il bimbo e la governante ne furono entusiasti e la incoraggiarono a pubblicare lo scritto. La Potter riprese in prestito la sua lettera nel 1901 e sviluppò il raccontino trasformandolo in un libriccino per l’infanzia che intitolò The Tale of Peter Rabbit and Mr. McGregor’s Garden. Lo scritto fu ricusato da sei editori, finché la Potter si decise a pubblicare a sue spese un’edizione limitata del volumetto, che aveva ribattezzato The Tale of Peter Rabbit. Finalmente, lo stesso anno riuscì a farsi apprezzare dai responsabili della casa editrice Frederick Warne & Co e, così, la storia fu pubblicata nel 1902 in una tiratura assai consistente. Col primo scritto aveva già creato il più celebre dei suoi personaggi: Peter Coniglio. L’anno successivo, il 1903, seguì The Tale of Squirrel Nutkin, anche questo rielaborato da una lettera scritta per un altro bimbo della governante. La fortuna del primo libriccino, poi tradotto in numerose lingue, si rinnovò col secondo e con i successivi, dandole una desideratissima indipendenza economica. Si fidanzò segretamente col suo editore Norman Warne e decise di sposarlo nonostante il parere contrario dei genitori, contrari a che la figlia sposasse un uomo di condizione sociale inferiore. Ciò determinò una rottura coi genitori, anche se la Potter rimase nubile per il momento poiché il fidanzato venne a mancare pochi mesi prima del matrimonio. Coi proventi dei suoi libri riuscì ad acquistare Hill Top Farm, nel Distretto dei Laghi, in seguito riuscendo ad aggiungere altre proprietà. Oltre a continuare l’attività di scrittrice per l’infanzia, si mise ad allevare pecore e a gestire l’intera fattoria. A 47 anni sposò un avvocato del luogo, William Heelis. In tutto scrisse 23 libri di piccolo formato di storie per l’infanzia, la cui fortuna dipese fortemente anche dalle azzeccatissime illustrazioni fatte di suo pugno. Dopo l’uscita del primo racconto nel 1902, ne pubblicò regolarmente una media di un paio all’anno fino al 1913, poi cominciò a soffrire di problemi alla vista, che le permisero di aggiungere ancora solo tre racconti tra il '17 e il '22, e, infine, la costrinsero a smettere di scrivere definitivamente. Nel 1930 sarebbe uscito The Tale of Little Pig Robinson, ma il manoscritto era stato uno dei primi racconti della Potter, completato molti anni prima della pubblicazione. La genesi del balletto. Frederick Ashton ha creato questo delizioso balletto per un film per bambini del 1971, in cui egli stesso ha danzato nei panni di Mrs. Tiggy-Winkle. John Lanchbery ha arrangiato per lui uno spartito che, come un patchwork, cita passaggi notissimi di musica dei più celebri balletti ottocenteschi, senza dimenticare qualche tema folkloristico che evoca un’Inghilterra dei tempi andati. Di rimando Ashton lancia ironici e lapidari riferimenti ai balletti di repertorio. All’inizio, Mrs. Tiggy Winkle è il centro dell’attenzione con la sua danza animata e questa non può non rimandare alla danza con gli zoccoli della vedova Simone ne La Fille mal-gardée. Quando l’anatra Jemima sfugge alle grinfie del Volpacchiotto, esce di scena facendo ondeggiare le ali come con le braccia farebbe Odette nel Lago dei cigni. Il passo a due tra il Porcellino Bland e Pig Wig è l’equivalente di quello tra Colas e Lise ne La Fille mal-gardée, ma nel momento di una porcina promenade in attitude ecco che Ashton strizza l’occhio a La Bella addormentata nel bosco. Nel romantico passo a due, Ashton fa ballare il Porcellino Bland sulle punte, come già aveva imposto a Bottom in The Dream, divertendosi, in entrambi i casi, a ribaltare l'uso delle punte: non più mezzo per creare una creatura eterea, immateriale, ma strumento per rendere la goffaggine di chi si muove su zoccoli. E, ancora, i topi danzano intrecciando le loro code come fossero nastri, mimando le danze folkloristiche de La Fille mal-gardée. Ashton assegna a ciascuna creatura dei passi che la individuano e la distinguono tra gli altri animali: per Jemima l’anatra c’è l’incedere ondeggiante verso direzioni alternativamente opposte, ai topi riserva i giri vorticosi su se stessi, per Geremia il Pescatore ci sono i salti “da rana”. L’abilità di Ashton riesce ad evitare che il balletto scivoli nel melenso e ne fa un’antologia di ironia ed autoironia, di sottigliezze e di arguzia. Ne viene un racconto per bambini, ma, soprattutto, un omaggio all’eccentricità e allo humor britannico. Diretto da Reginald Mills, il film ha tra gli interpreti, oltre allo stesso Ashton, Julie Wood, nella parte di Mrs. Tittlemouse, Alexander Grant come Peter Coniglio e come Porcellino Bland, Leslie Collier nel ruolo di Hunca Munca ed altri artisti del Royal Ballet. Le enormi e spettacolari maschere di Rostislav Doboujinsky sono riuscite a cogliere perfettamente lo spirito delle illustrazioni della Potter. Marino Palleschi Balletto.net CURIOSITA'
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