Louis Henry
L'Île des pirates
12-08-1835 - Parigi, Théâtre de l'Académie Royale de Musique
Balletto pantomimico in quattro atti
Coreografia: Louis Henry
Musica: Gioacchino Rossini (Sémiramide) Ludwig van Beethoven (Sonata) e Luigi Carlini (adattamento di Casimir Gide)
Libretto: Adolphe Nourrit e Louis Henry (liberamente adattato da "The Corsair" di George Gordon Byron)
Scene: Edouard Despléchin, Charles Séchan, Léon Feuchère (Atto I e II) Humanité René Philastre e Charles Cambon (Atto III e IV)
Costumi: Robert Fleury
CAST
Akhbar: Louis Montjoie
Mathilde di Montalbano: Fanny Elssler
Marchesa Isabella: Amélie Legallois
Octavio: Joseph Mazilier
Rosalie: Teresa Elssler
Alcide: Louis Mérante
Danseurs: Chatillon, Scio, Albert, Célarius, Louis Mérante, Emile Petit, Corali, Mignot, Cornet, Cozzo, Simon, Quériot, Lefèvre, Raguaine, Isambert, Bégrand, Elie.
Danseuses: Pauline Montessu, Lise Noblet, Monnet, Grosneau, Forster, Vagon, Julia, Amélie Legallois
Académie Royale de Musique
Coreografia: Louis Henry
Musica: Gioacchino Rossini (Sémiramide) Ludwig van Beethoven (Sonata) e Luigi Carlini (adattamento di Casimir Gide)
Libretto: Adolphe Nourrit e Louis Henry (liberamente adattato da "The Corsair" di George Gordon Byron)
Scene: Edouard Despléchin, Charles Séchan, Léon Feuchère (Atto I e II) Humanité René Philastre e Charles Cambon (Atto III e IV)
Costumi: Robert Fleury
CAST
Akhbar: Louis Montjoie
Mathilde di Montalbano: Fanny Elssler
Marchesa Isabella: Amélie Legallois
Octavio: Joseph Mazilier
Rosalie: Teresa Elssler
Alcide: Louis Mérante
Danseurs: Chatillon, Scio, Albert, Célarius, Louis Mérante, Emile Petit, Corali, Mignot, Cornet, Cozzo, Simon, Quériot, Lefèvre, Raguaine, Isambert, Bégrand, Elie.
Danseuses: Pauline Montessu, Lise Noblet, Monnet, Grosneau, Forster, Vagon, Julia, Amélie Legallois
Académie Royale de Musique
TRAMA
Fingendo di essere un ricco straniero, il capo pirata Akbar (interpretato da Montoje) ottiene dalla Marchesa Isabelle (interpretata dalla Legallois) la mano della figlia Mathilde (Fanny Elssler). Tuttavia la cerimonia di matrimonio viene interrotta da Ottavio (interpretato da Mazilier), innamorato di Mathilde, che rivela la vera identità di Akbar. Costui e i suoi uomini fuggono rapendo Mathilde e la di lei sorella Rosalie (interpretata da Therese Elssler). Ottavio si traveste da pirata e si unisce alla banda. Quando i pirati si spartiscono le prigioniere, Ottavio e Akbar litigano per il possesso di Mathilde e Akbar suggerisce di risolvere la questione con un duello. Quando gli altri corsari lo accusano di aver leso il codice d’onore piratesco e Akbar sta per far fuoco su un barile di polvere da sparo, si ode un colpo di cannone: sono gli uomini sopraggiunti per soccorrere le donne rapite. Quando essi hanno la meglio, Akbar si suicida pugnalandosi.
Marino Palleschi
Balletto.net
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APPROFONDIMENTO
Pare che questo balletto, con cui Henry debuttò all'Opéra, fosse il centoventisettesimo da lui prodotto. Il soggetto era dei meno felici e il pubblico lo accolse freddamente nonostante la presenza di grossi nomi tra gli interpreti. Henry, francese di nascita ma rimasto per lunghi anni in Italia non era ben visto nell'ambiente dell'Opéra ed il corpo di ballo non amava la ferrea disciplina imposta da questo coreografo. Deluso dall'accoglienza parigina alla sua Île des pirates, Henry tornò a Napoli, dove aveva casa e lavorava per il San Carlo. Si trovava sempre nella città campana quando scoppiò un'epi demia di colera alla fine del 1836. Contrasse il contagio da sua figlia e morí pochi giorni dopo di lei. L'Île des pirates, malgrado il mezzo fiasco, tenne cartellone all'Opéra per tre stagioni, pare in virtú dello spettacolo scenico, molto vario e nuovo per il teatro parigino.
Carla Maria Casanova Il Balletto. Repertorio del teatro di danza dal 1581. a cura di Mario Pasi. Mondadori (1979) Louis Henry e L'Île des pirates. Il 12 agosto 1835 vede la luce all’Opéra di Parigi il balletto-pantomimo L'Île des pirates di Louis Henry, all’epoca maître dell’Opéra, su libretto di Adolphe Nourrit. Come d’uso, la musica era un patchwork di arie da Gioacchino Rossini, Ludwig van Beethoven e Luigi Carlini, adattate da Casimir Gide, all’epoca compositore di musica per balletto residente dell’Opéra. Il lavoro è, almeno in parte, ambientato tra i corsari ed è probabile che la popolarità del poema di Byron abbia influito sul coreografo indirizzandolo verso un’ambientazione corsara, ma, a parte ciò, il balletto appena citato sviluppa vicende assai lontane da quelle narrate da Byron. Neppure i personaggi conservano i nomi voluti dal poeta: a titolo d’esempio si ricorda che quello femminile principale, interpretato da Fanny Elssler, ha nome Mathilde. Sebbene il balletto non sia stato accolto con grande entusiasmo, rimase in repertorio per tre anni per un totale di 24 recite. Il lavoro rimase celebre tra le donne parigine più che altro perché il copricapo di velluto indossato dalla Elssler dettò per qualche tempo la moda di indossare “la toque” (cappello privo di visiera, come il cappello da cuoco).
Marino Palleschi Balletto.net ACADÉMIE NATIONALE DE MUSIQUE.
Prima rappresentazione di l'Ile des Pirates, balletto-pantomima in quattro atti, di Monsieur Henri. Il balletto francese, nato alla sontuosa corte di Luigi XIV, aveva naturalmente assunto il carattere aristocratico delle istituzioni del tempo. Solo i rammolliti privilegiati del grande re e alcuni dei suoi più nobili cortigiani avevano il monopolio del brillante entrechat e della vivace piroetta; i figurans (quello che veniva chiamato il corpo di ballo), erano, come il popolo del tempo, ridotti al ruolo passivo di spettatori, a un ilotismo quasi completo; tutt'al più potevano, in occasioni importanti, manifestare la loro approvazione con un jeté-battu, la loro afflizione con un pas en arrière, e la loro gioia con un modesto rond de jambe; così che Luigi XIV, battendo il suo stinco regale, potesse ancora dire: le ballet c’est moi. Così come nella nazione reputata la più leggera e mutevole dell'universo, ci vogliono almeno mezzo secolo o secoli per arrivare alla distruzione degli abusi, l'aristocrazia e il privilegio scacciati da altre posizioni, si sono perpetuati e mantenuti intatti fino ai giorni nostri, nelle gambe dei premiers sujets della danza. Noi tutti ricordiamo di aver visto quegli sfortunati emarginati del corpo di ballo ridotti a fare da cornice ai nobili passi di Monsieur Vestris o Monsieur Albert, e i loro polpacci frementi contro la routine che li legava alla riva. Nei cosiddetti balletti d'azione, il ruolo dei coryphées, detti dansans [senzadanza] per amara derisione, non era meno limitato e non meno passivo; furono assimilati su questo punto ai coristi dell'opera comica o del vaudeville, che gli autori più rivoluzionari non hanno mai permesso fino ad ora di mescolarsi nella conversazione se non nel modo seguente: Il primo soggetto. - Riconosco questo soldato, ecc. Il coro. - Riconosce questo soldato, ecc. Finalmente, sono tre anni da quando giunse il Bal de Gustave, che come un altro 1789, ad iniziare l'emancipazione del corpo di ballo dall'Opera. Vedendo tutti questi coryphées di entrambi i sessi, simili al cavallo che ha spezzato le sue redini, galoppare nello spazio, prevedevamo che non si sarebbero fermati presto e che sarebbero andati lontano. Monsieur Henri, questo 'O'Connell della coreografia, il cui sistema è di affidarsi principalmente alle masse, si è assunto il compito di portare a termine l'opera rivoluzionaria del Bal de Gustave. Nel suo balletto dell'Ile des pirates, come in quelli che ci aveva già offerto al Théâtre-Nautique, il corpo di ballo, da accessorio, è diventato l'elemento principale. E' impossibile raggruppare le masse con più arte e senso pittorico di Monsieur Henri, per intrecciare con più grazia queste lunghe ghirlande di donne, per abbinare con più gusto e freschezza tutte le sfumature di costume. Aggiungete a questo che il signor Henri sa come disciplinare le sue vivaci bayadères, come un caporale la sua squadra, e a fargli eseguire le evoluzioni più diverse e complicate con la precisione di veri soldati prussiani. Ecco in poche parole il tema del nuovo balletto: Un capo corsaro alla moda, Akbar, nascosto sotto falso nome, è innamorato del fascino e della dote di Matilde, seconda figlia di una marchesa degli Stati Romani. Sta per sposarla, ma un giovane ufficiale di marina, Ottavio, amatissimo amante della giovane sposa, e che lei credeva essere stato ucciso in un duello, viene a disturbare i preparativi per il matrimonio. Mathilde si rifiuta quindi di legarsi ad un altro. Akbar, invece di ritirarsi come un galantuomo senza fare rumore, spara un colpo di pistola; i suoi corsari arrivano e rapiscono non solo la sposa, ma anche il tutte le donne presenti al matrimonio, ad eccezione, però, della marchesa vedova. Nel secondo atto troviamo Matilde e le sue compagne sul ponte della nave di Akbar, dove questo condottiero e i suoi dannati corsari, si ubriacano, fumano, imprecano, baciano lascivamente le loro schiave, si comportano in maniera tale da meritare che l'autore del libretto li qualifichi con giusta severità come licenziosi figli del mare. Qui si svolge una scena che riteniamo di dovere segnalare. Akbar dopo aver condannato alcuni dei suoi a pene severe per dei piccoli peccatucci, rifiuta ostinatamente di concedere loro la grazia; il figlio di uno di loro allora estrae il pugnale col proposito di colpire il capo. Akbar sfuggito a questo orribile attentato, torna alle idee di clemenza e concede un'amnistia generale. Il signor Henri dovrebbe essere molto felice che la nuova legge sulla censura non sia stata ancora approvata, poiché di sicuro non avrebbero tollerato una così audace allusione.(1) Ottavio, geloso di rivedere la sua amante, si presenta ad Akbar e gli chiede di essere arruolato sulla nave in qualità di corsaro. Dopo aver superato le prove del caso, viene ammesso e rivendica il godimento di un diritto superbo legato alla professione, quello di scegliere due compagne (stile del libretto) tra le schiave. Come possiamo immaginare, la sua scelta cade su Mathilde e su sua sorella. Akbar, furioso, vuole portargliele via; ma Ottavio resiste; Ad un tratto un attacco da parte di navi inviate all'inseguimento dei pirati pone fine alla lotta. Grande combattimento navale, i pirati saltano in aria con la loro nave, e il loro capo si pugnala quando vede cadere Mathilde nelle braccia del suo rivale. Come abbiamo già detto, questo nuovo balletto si distingue per l'originalità, la varietà, la precisione di esecuzione delle danze d'insieme; l'intero corpo di ballo ha meritato di essere posto all'ordine del giorno. Lo Stato maggiore coreografico non si era meno distinto; le due sorelle Elssler soprattutto hanno mostrato tutto il fascino della loro danza, che potremmo chiamarle gemelle, tanto i loro passi e i loro movimenti hanno offerto armonia e omogeneità. Mademoiselle Fanny Elssler, cui è stato affidato il ruolo principale, è stata doppiamente applaudita sia come ballerina sia come mimo piena di espressione. Le scene, degne in tutto della magnificenza dell'Opera, sono dei signori Despleschin, Séchan, Dieterle, Philastre e Cambon. Non dimentichiamo poi di dire che Madame Montessu, in un pas de deux, batte sul tamburo come la più addestrata delle lepri. (2) Albert Cler Le Charivari del 14-08-1835 Bibliothèque nationale de France (1) Il riferimento è ai recenti fatti del 28 luglio, quando il re Luigi Filippo, accompagnato da tre dei suoi figli e dal seguito, venne fatto segno di un attentato mentre passava in rassegna la Guardia Nazionale e le truppe di fanteria dislocate lungo i viali. Quando il corteo è arrivato All'altezza del boulevard du Temple il corteo è stato investito da una grandinata di proiettili. Né il re né i suoi figli vennero colpiti, ma vi furono quindici morti, tra folla e soldati, tra cui un maresciallo di Francia, Mortier, e trenta feriti. Per lunghe settimane in Parigi non si parlò altro che di questo sanguinoso attentato. (2) gioco di parole intraducibile che ironizza sulle abilità nel suonare il tamburo della Montessu, che fa riferimento probabilmente al proverbio: "On n'attrape pas de lièvre avec un tambour" (Non si cattura una lepre con un tamburo). CURIOSITA'
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