Rudolf Nureyev
Romeo e Giulietta
[Romeo and Juliet]
02-06-1977 - Londra, London Coliseum
Balletto in 3 atti e 15 scene
Coreografia: Rudolf Nureyev
Musica: Sergej Prokofiev
Direttore d'orchestra:
Libretto:
Scene e costumi: Ezio Frigerio
Luci: Tharon Musser
CAST
Giulietta: Patricia Ruanne
Romeo: Rudolf Nureyev
Benvolio: Jonas Kåge
Tibaldo: Frederic Werner
Mercuzio: Nicholas Johnson
Nutrice di Giulietta: Elisabeth Anderton
Rosalina:
Lady Capuleti:
Lord Capuleti:
Lady Montecchi:
Lord Montecchi:
Paride:
Frate Lorenzo:
Escalus, Principe di Verona:
Ria Peri, Valerie Aitken, Terry Hayworth, Linda Darrell, Vassilie Trunoff, Alain Dubreuil, Donald Barcla
London Festival Ballet
Coreografia: Rudolf Nureyev
Musica: Sergej Prokofiev
Direttore d'orchestra:
Libretto:
Scene e costumi: Ezio Frigerio
Luci: Tharon Musser
CAST
Giulietta: Patricia Ruanne
Romeo: Rudolf Nureyev
Benvolio: Jonas Kåge
Tibaldo: Frederic Werner
Mercuzio: Nicholas Johnson
Nutrice di Giulietta: Elisabeth Anderton
Rosalina:
Lady Capuleti:
Lord Capuleti:
Lady Montecchi:
Lord Montecchi:
Paride:
Frate Lorenzo:
Escalus, Principe di Verona:
Ria Peri, Valerie Aitken, Terry Hayworth, Linda Darrell, Vassilie Trunoff, Alain Dubreuil, Donald Barcla
London Festival Ballet
TRAMA
Atto I
"Qualche conseguenza, ancora sospesa tra le stelle. Inizierà amaramente questo terribile appuntamento con i festeggiamenti di questa notte."
Scena 1 — La piazza del mercato
La città di Verona è divisa da una faida tra le famiglie Montecchi e Capuleti. Romeo, un giovane Montecchi, fa la corte a Rosalina, ma lei rifiuta le sue avances. Un incontro tra i servitori delle famiglie rivali si trasforma in una rissa. Benvolio cerca di pacificare i suoi seguaci, i Montecchi, ma Tebaldo incoraggia i Capuleti: Mercuzio, che è amico di entrambe le famiglie, si unisce allegramente ad entrambe le parti. La lite viene interrotta dall'arrivo del principe di Verona e la pace viene ristabilita, temporaneamente.
Scena 2 - L’anticamera di Giulietta
Giulietta sta giocando con le sue compagne e la sua nutrice. Suo padre e sua madre, Lord e Lady Capuleti, arrivano con il nipote Tebaldo. Presentano Paride, un giovane che hanno scelto come marito per Giulietta. Porta un abito da sposa come regalo.
Scena 3 - Esterno di casa Capuleti
Gli ospiti arrivano per un banchetto offerto dai Capuleti. Rosalina è ancora seguita da Romeo, ma ancora una volta lei lo respinge. Mercuzio e i suoi amici si prendono gioco dello sconforto di Romeo, caricaturando gli effetti dell'amore. Lord Capuleti invita Mercuzio e il suo gruppo alla festa. Indossano allegramente le loro maschere ed entrano, con Romeo che segue.
Scena 4 - La sala da ballo dei Capuleti
Tebaldo apre le danze con Lady Capuleti e l’intera assemblea celebra il suo sodalizio contro i Montecchi. Giulietta entra e si esibisce in un duetto di fidanzamento con Paride. Romeo entra con Mercuzio e Benvolio e si uniscono alla danza. Al primo contatto delle loro mani, Romeo e Giulietta si innamorano. Romeo viene riconosciuto e Tebaldo cerca di cacciarlo, ma interviene Lord Capuleti. Tutti si uniscono in una danza finale della Ruota della Fortuna.
Scena 5 - Il giardino dei Capuleti
Romeo si è nascosto fuori dove Giulietta si sta preparando per dormire. Mercuzio e Benvolio vengono a cercarlo ma l'arrivo di Tebaldo li disturba. Non appena Giulietta esce nel giardino, Romeo appare e i due si dichiarano amore reciproco.
Atto II
“Ora Romeo è amato e ama ancora”
Scena 1 - La piazza del mercato
Romeo attende notizie da Giulietta. La sua nutrice arriva con una lettera, ma non riesce a trovare Romeo: Mercuzio e Benvolio la prendono in giro entrambi. La piazza si riempie di gente del mercato, acrobati e artisti. La nutrice scopre Romeo e consegna la lettera. Romeo legge che Giulietta ha fatto in modo che Frate Lorenzo li sposi segretamente nella sua cappella.
Scena 2 - Una Cappella
Romeo attende nella cappella. Giunge Giulietta e i due amanti vengono sposati da Frate Lorenzo.
Scena 3 - La Piazza del Mercato
Le fazioni rivali si sfidano a vicenda in spettacoli di danza. Entrano Mercuzio e Benvolio seguiti da Tebaldo, che con rabbia cerca Romeo. Cerca di provocare Romeo a combattere e, quando Romeo rifiuta, lo accusa di effeminatezza. A questo insulto, Mercuzio sfida Tebaldo: scherza mentre combattono, ma Tebaldo è serio; un coltello brilla e i festaioli scoprono che Mercuzio è morto. I Montecchi forzano una spada nella mano di Romeo, lui combatte Tebaldo e lo uccide. Arriva il Principe con Giulietta, la quale scopre che il suo novello sposo è diventato l’assassino di suo cugino. Romeo è condannato a lasciare Verona la mattina successiva per l’esilio a Mantova.
Atto III
“Vieni, nutrice, andrò al mio letto nuziale e la morte, non Romeo, prenderà la mia verginità!”
Scena 1 - La camera da letto di Giulietta
Mentre Lord e Lady Capuleti discutono con Paride del suo matrimonio con Giulietta, lei siede nella sua stanza piena di terrore. Ma Romeo si intrufola dalla finestra e il loro matrimonio viene consumato. Il giorno sorge e lui deve partire per Mantova. La famiglia di Giulietta torna e la costringe a prepararsi per il suo matrimonio con Paride.
Scena 2 - Una cappella
Giulietta corre da Frate Lorenzo per chiedere consiglio, ma trova Paride che discute del suo matrimonio. Frate Lorenzo si libera di Paride e spiega a Giulietta una via d'uscita dalla sua difficile situazione. Deve bere una pozione che la getterà in un sonno profondo. Pensandola morta, i suoi genitori la depositeranno nella cripta di famiglia. Nel frattempo, Frate Giovanni avrà avvertito Romeo a Mantova, e lui tornerà di notte per portarla via quando si sveglierà. Giulietta prevede di riunirsi con Romeo.
Scena 3 - La camera da letto di Giulietta
Giulietta finge di accettare di sposarsi con Paride. Rimasta sola, è piena di dubbi. Dovrebbe scegliere il suicidio con il pugnale di Tebaldo per l’onore della famiglia o l'espediente di vivere per amore? Alla fine beve la pozione.
Scena 4 - L’anticamera di Giulietta
Paride arriva per salutare Giulietta con il suo seguito di musicisti e ballerini per il matrimonio. Ma quando la sua famiglia cerca di svegliarla, sembra essere morta. Il matrimonio si trasforma in un funerale. Poi Benvolio corre via a riferire il fatto a Romeo.
Scena 5 - La strada per Mantova
Sulla strada per Mantova con la lettera di Frate Lorenzo per Romeo, Frate Giovanni viene aggredito, derubato e ucciso.
Scena 6 - Mantova
Ignaro di tutto ciò che è accaduto a Verona da quando è partito, Romeo sogna Giulietta. Viene svegliato da Benvolio, che porta la notizia dell’apparente morte di Giulietta. Preso da disperazione, parte per Verona.
Scena 7 - La cripta dei Capuleti
Giulietta viene deposta nella cripta dei Capuleti. Quando i dolenti se ne sono andati, Romeo si intrufola per salutare la sua sposa. Là trova Paride e lo uccide; poi, distrutto dal dolore, si avvelena. Giulietta si risveglia e lo trova morto accanto a lei, e anche lei si uccide.
“Capuleti, Montecchi, guardate quale flagello è stato posto sul vostro odio, che il cielo trova i mezzi per uccidere le vostre gioie con l’amore.”
Trama tratta dal programma di sala di Romeo & Juliet, London Festival Ballet, 1977
"Qualche conseguenza, ancora sospesa tra le stelle. Inizierà amaramente questo terribile appuntamento con i festeggiamenti di questa notte."
Scena 1 — La piazza del mercato
La città di Verona è divisa da una faida tra le famiglie Montecchi e Capuleti. Romeo, un giovane Montecchi, fa la corte a Rosalina, ma lei rifiuta le sue avances. Un incontro tra i servitori delle famiglie rivali si trasforma in una rissa. Benvolio cerca di pacificare i suoi seguaci, i Montecchi, ma Tebaldo incoraggia i Capuleti: Mercuzio, che è amico di entrambe le famiglie, si unisce allegramente ad entrambe le parti. La lite viene interrotta dall'arrivo del principe di Verona e la pace viene ristabilita, temporaneamente.
Scena 2 - L’anticamera di Giulietta
Giulietta sta giocando con le sue compagne e la sua nutrice. Suo padre e sua madre, Lord e Lady Capuleti, arrivano con il nipote Tebaldo. Presentano Paride, un giovane che hanno scelto come marito per Giulietta. Porta un abito da sposa come regalo.
Scena 3 - Esterno di casa Capuleti
Gli ospiti arrivano per un banchetto offerto dai Capuleti. Rosalina è ancora seguita da Romeo, ma ancora una volta lei lo respinge. Mercuzio e i suoi amici si prendono gioco dello sconforto di Romeo, caricaturando gli effetti dell'amore. Lord Capuleti invita Mercuzio e il suo gruppo alla festa. Indossano allegramente le loro maschere ed entrano, con Romeo che segue.
Scena 4 - La sala da ballo dei Capuleti
Tebaldo apre le danze con Lady Capuleti e l’intera assemblea celebra il suo sodalizio contro i Montecchi. Giulietta entra e si esibisce in un duetto di fidanzamento con Paride. Romeo entra con Mercuzio e Benvolio e si uniscono alla danza. Al primo contatto delle loro mani, Romeo e Giulietta si innamorano. Romeo viene riconosciuto e Tebaldo cerca di cacciarlo, ma interviene Lord Capuleti. Tutti si uniscono in una danza finale della Ruota della Fortuna.
Scena 5 - Il giardino dei Capuleti
Romeo si è nascosto fuori dove Giulietta si sta preparando per dormire. Mercuzio e Benvolio vengono a cercarlo ma l'arrivo di Tebaldo li disturba. Non appena Giulietta esce nel giardino, Romeo appare e i due si dichiarano amore reciproco.
Atto II
“Ora Romeo è amato e ama ancora”
Scena 1 - La piazza del mercato
Romeo attende notizie da Giulietta. La sua nutrice arriva con una lettera, ma non riesce a trovare Romeo: Mercuzio e Benvolio la prendono in giro entrambi. La piazza si riempie di gente del mercato, acrobati e artisti. La nutrice scopre Romeo e consegna la lettera. Romeo legge che Giulietta ha fatto in modo che Frate Lorenzo li sposi segretamente nella sua cappella.
Scena 2 - Una Cappella
Romeo attende nella cappella. Giunge Giulietta e i due amanti vengono sposati da Frate Lorenzo.
Scena 3 - La Piazza del Mercato
Le fazioni rivali si sfidano a vicenda in spettacoli di danza. Entrano Mercuzio e Benvolio seguiti da Tebaldo, che con rabbia cerca Romeo. Cerca di provocare Romeo a combattere e, quando Romeo rifiuta, lo accusa di effeminatezza. A questo insulto, Mercuzio sfida Tebaldo: scherza mentre combattono, ma Tebaldo è serio; un coltello brilla e i festaioli scoprono che Mercuzio è morto. I Montecchi forzano una spada nella mano di Romeo, lui combatte Tebaldo e lo uccide. Arriva il Principe con Giulietta, la quale scopre che il suo novello sposo è diventato l’assassino di suo cugino. Romeo è condannato a lasciare Verona la mattina successiva per l’esilio a Mantova.
Atto III
“Vieni, nutrice, andrò al mio letto nuziale e la morte, non Romeo, prenderà la mia verginità!”
Scena 1 - La camera da letto di Giulietta
Mentre Lord e Lady Capuleti discutono con Paride del suo matrimonio con Giulietta, lei siede nella sua stanza piena di terrore. Ma Romeo si intrufola dalla finestra e il loro matrimonio viene consumato. Il giorno sorge e lui deve partire per Mantova. La famiglia di Giulietta torna e la costringe a prepararsi per il suo matrimonio con Paride.
Scena 2 - Una cappella
Giulietta corre da Frate Lorenzo per chiedere consiglio, ma trova Paride che discute del suo matrimonio. Frate Lorenzo si libera di Paride e spiega a Giulietta una via d'uscita dalla sua difficile situazione. Deve bere una pozione che la getterà in un sonno profondo. Pensandola morta, i suoi genitori la depositeranno nella cripta di famiglia. Nel frattempo, Frate Giovanni avrà avvertito Romeo a Mantova, e lui tornerà di notte per portarla via quando si sveglierà. Giulietta prevede di riunirsi con Romeo.
Scena 3 - La camera da letto di Giulietta
Giulietta finge di accettare di sposarsi con Paride. Rimasta sola, è piena di dubbi. Dovrebbe scegliere il suicidio con il pugnale di Tebaldo per l’onore della famiglia o l'espediente di vivere per amore? Alla fine beve la pozione.
Scena 4 - L’anticamera di Giulietta
Paride arriva per salutare Giulietta con il suo seguito di musicisti e ballerini per il matrimonio. Ma quando la sua famiglia cerca di svegliarla, sembra essere morta. Il matrimonio si trasforma in un funerale. Poi Benvolio corre via a riferire il fatto a Romeo.
Scena 5 - La strada per Mantova
Sulla strada per Mantova con la lettera di Frate Lorenzo per Romeo, Frate Giovanni viene aggredito, derubato e ucciso.
Scena 6 - Mantova
Ignaro di tutto ciò che è accaduto a Verona da quando è partito, Romeo sogna Giulietta. Viene svegliato da Benvolio, che porta la notizia dell’apparente morte di Giulietta. Preso da disperazione, parte per Verona.
Scena 7 - La cripta dei Capuleti
Giulietta viene deposta nella cripta dei Capuleti. Quando i dolenti se ne sono andati, Romeo si intrufola per salutare la sua sposa. Là trova Paride e lo uccide; poi, distrutto dal dolore, si avvelena. Giulietta si risveglia e lo trova morto accanto a lei, e anche lei si uccide.
“Capuleti, Montecchi, guardate quale flagello è stato posto sul vostro odio, che il cielo trova i mezzi per uccidere le vostre gioie con l’amore.”
Trama tratta dal programma di sala di Romeo & Juliet, London Festival Ballet, 1977
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APPROFONDIMENTO
Romeo e Giulietta di Nureyev
Dopo la versione di Lavroski, una delle coreografie più straordinarie è quella di John Cranko; scritto nel 1958 per il Balletto della Scala di Milano, con Carla Fracci e Mario Pistoni. Rudolf Nureyev manterrà il suo aspetto di ritratto del Rinascimento italiano, mettendo in scena l'amore giovanile sacrificato all'odio degli adulti; alla spensieratezza di Mercuzio corrisponde l'indole scontrosa di Tebaldo come eco dei litigi tra le due famiglie nemiche. La versione di Kenneth MacMillan, che Nureyev conosceva bene poiché la creò con Margot Fonteyn al Royal Ballet di Londra nel 1965, sottolinea il carattere fatale della tragedia; due giovani trascinati da un destino che finalmente li travolge. Il coreografo mostra un interesse particolare per Giulietta; questa bambina che diventa una donna man mano che l'azione procede. Forte della sua debolezza, dimostra un'incrollabile determinazione a resistere al destino che i suoi genitori le stanno imponendo. Rudolf ha sottolineato ulteriormente questo punto, rendendo Giulietta una ribelle pronta a sfidare i codici della sua classe. Pieno di ardore e di rumore, in una Verona realistica dove le piazze soffocano al sole e fungono da palcoscenici permanenti per un intero popolo rissoso e colorito, il suo balletto, estremamente fedele al testo di Shakespeare, regala una visione quasi cinematografica di un'atmosfera sensuale, brutale, Un'epoca raffinata e volutamente oscena, dove la vita e la morte si decidono in un attimo. “Romeo e Giulietta è la storia di un ragazzo che diventa uomo. Da adolescente, insegue tutte le ragazze, ma non passa molto tempo prima che non voglia più accontentarsi delle donne belle ma fredde che incontra, o delle vite amorose platoniche che gli fanno condurre. Vuole provare sentimenti più forti. Juliet porta tutto al culmine per lui. Lei è appassionata, volenterosa e più matura di lui… Sono convinto che la Verona rinascimentale e la Londra elisabettiana, in una società divisa tra vecchie superstizioni e fame di nuovo mondo, avessero in comune sesso e violenza; che, stranamente, li collega ai nostri tempi”. Rudolf Nureyev. La coreografia di Nureyev Basata sui 52 movimenti che compongono la partitura completa, la coreografia di Nureyev è composta da realismo teatrale e sequenza storica. Capuleti e Montecchi si affrontano come bande rivali sulla piazza del mercato, facendo cadere frutta e verdura, e i gesti osceni abbondano. Qui i mandolinisti sono sbandieratori come nel “Palio” di Siena, anziché signorine infiocchettate. La morte di Mercuzio è estremamente ben realizzata. Nel duello con Tebaldo, Mercuzio finge di essere ferito per poi riprendersi sempre più insolente, facendo ridere i suoi amici. Così, quando viene ferito a morte, tutti credono ancora che sia tutto uno scherzo e lo prendono in giro, quando, in realtà, sta morendo. La morte di Tebaldo porta con sé un altro effetto molto intenso. In altre versioni è Lady Capuleti che viene a piangere sul corpo del nipote. Qui è Giulietta al centro dell'attenzione. Appare all'improvviso, come trascinata in un incubo: Romeo, da lei appena segretamente sposato, è diventato l'assassino di suo cugino. Questo atto irreversibile e la vista del sangue versato la mandano in uno stato di “shock”; i suoi gesti sono quelli di chi cerca di liberarsi da questo bagno di sangue, un sangue viscido e appiccicato alla pelle. E, incolpando le due famiglie per i loro litigi fatali, fende l'aria con le braccia come se stesse schiaffeggiando entrambe le parti. Intorno a lei nessuno si muove: per usare il gergo cinematografico, il “fermo immagine”, fa risaltare il dramma isolato di Giulietta (in qualche modo simile alla “follia” di Giselle). La morte è onnipresente; sia materialmente che figurativamente parlando. Il sipario si alza, proprio all'inizio, su un corteo funebre: sono le prime ore e alcuni monaci spingono un carro di cadaveri, oltre le mura della città, portando via i corpi di coloro che si sono uccisi il giorno prima. Poi, davanti alla casa dei Capuleti, Romeo, Mercuzio e i loro amici si divertono a mimare gli ospiti al loro ingresso, quando un mendicante li chiama tendendo la mano. Romeo si lascia intenerire e gli dona una moneta d'oro. Nel ricevere questa inaspettata carità, il povero soffoca e muore. Romeo “ha buone intenzioni”, ma “nato sotto una stella sfortunata” (simboleggiata in apertura e chiusura dello spettacolo dal gruppo di quattro uomini del Destino che giocano a dadi) ogni sua mossa provoca la morte: il mendicante, Tebaldo, Paride e Giulietta. Nell'Atto III, Giulietta, chiusa nella sua stanza, ha una premonizione delle sue nozze con la morte (uno scheletro giace sopra di lei): “io vado al mio letto nuziale; e la morte, non Romeo, s'abbia la mia verginità!” scrive Shakespeare. Nureyev fornisce molti tocchi personali che non si trovano nelle versioni di altri coreografi. Ad esempio, ritrae Giulietta i cui genitori la costringono a sposare Paride, incapace nella sua confusione cosa scegliere: il pugnale con cui uccidersi, o la pozione, datale da Frate Lorenzo, che promette dopo un sonno profondo di fare credere che sia morta, per poi riportarla in vita. Sognando vede apparire il fantasma di Tebaldo che le porge il pugnale (suicidio), e quello di Mercuzio che la invita a bere la pozione (per restare in vita). Ancora una volta il processo, ovvero l'intrusione dei pensieri di un personaggio nell'azione, è preso in prestito dal cinema. Allo stesso modo: – Giulietta che ascolta il racconto di Frate Lorenzo (che le ha dato la pozione che la farà passare per morta, e descrivendole la scena futura del suo risveglio) è un “flash” anticipatore di quel che avverrà. – Giulietta rifiuta Paride in un pas de quatre con Lord e Lady Capuleti: ad un certo punto lo spirito di Giulietta fugge, ribelle, abbandona la danza per gridare il suo dolore, (gli altri tre protagonisti si immobilizzano), poi torna al suo posto e la danza ricomincia. Non era che una parentesi! – Il corteo nuziale di Paride (giovani e fanciulle che arrivano con i musici per risvegliare la futura sposa, scoprono il corpo senza vita di Giulietta con i genitori Capuleti e la Nutrice) riparte a ritroso come un film che si riavvolge. – Il sogno di Romeo a Mantova: Benvolio prende il posto dell'immagine di Giulietta (come in una “dissolvenza incrociata”) per strappare Romeo dal sonno. L'uso di questi processi tecnici da film impiegati in teatro ribadisce l'interesse di Nureyev per il cinema e la sua abilità di regista. Mostra anche le capacità poetiche della danza per esprimere e rappresentare le sottigliezze del sogno. Josseline Le Bourhis Rudolf Nureyev Foundation https://nureyev.org/rudolf-nureyev-choreographies/romeo-and-juliet-rudolf-nureyev/ LE VERSIONI DEL BALLETTO
La tragedia di Shakespeare, con la quale si sono cimentati i maggiori maestri del XX secolo impegnati nella danza narrativa, ha ispirato un grandissimo numero di interpretazioni coreografiche, a partire dal Giulietta e Romeo di Eusebio Luzzi, coreografato nel 1785 su musica di Luigi Marescalchi per il Teatro San Samuele di Venezia e seguito due anni dopo dalla creazione omonima di Filippo Beretti su musica di Vincenzo Martin per la Scala di Milano e nel 1811 da quella di Vincenzo Galeotti, il padre del balletto Danese, che proprio nel ruolo di Frate Lorenzo fece, a 78 anni, la sua ultima apparizione sulle scene di Copenhagen. Nella sua versione, concepita su musica di Klaus Nielsen Schall per il Royal Danish Ballet, il ruolo di Giulietta fu creato dalla cognata del compositore, Margrethe Schall, mentre quello di Romeo fu interpretato da Antoine Bournonville, il padre di Augusto. [continua] CURIOSITA'
Cinque cose che potresti non sapere su Romeo e Giulietta di Nureyev
Nel 1977, il leggendario Rudolf Nureyev creò per noi la sua versione del balletto Romeo e Giulietta, quando allora ci chiamavamo London Festival Ballet. Le settimane della creazione sono state un periodo intenso per tutti i soggetti coinvolti. Ecco cinque fatti interessanti a riguardo. 1) Se fosse stato per Nureyev, Giulietta sarebbe stata ballata da un ragazzo! Nureyev aveva originariamente studiato l'opera in russo ed era incuriosito dal fatto che ai tempi di Shakespeare non c'erano attrici donne. Secondo Patricia Ruanne, la sua Giulietta originale, aveva pensato di far interpretare anche il suo ruolo a un uomo! 2) La sua scelta musicale originale non era la partitura di Prokofiev. La storia narra che i piani originali di Nureyev prevedevano l'utilizzo di musica del XIII e XIV secolo (il periodo in cui è ambientata la storia), arrangiata appositamente per lo spettacolo, al posto della famosa partitura di Prokofiev. Per quanto audace fosse quell'idea, Nureyev si rese presto conto che più di "due ore a teatro sarebbero state molto noiose" e tornò alla musica drammatica di Prokofiev. 3) Le prime prove dovevano svolgersi di notte. Al momento di iniziare a lavorare al balletto, Nureyev era ancora impegnato nelle riprese di Valentino (un film diretto da Ken Russell in cui interpretava il ruolo della star del cinema muto degli anni '20 Rodolfo Valentino). Per adeguare la sua pianificazione, ha chiesto ai ballerini principali Patricia Ruanne (Giulietta), Frédéric Jahn (Tibaldo), Nicholas Johnson (Mercutio) ed Elizabeth Anderton (Nutrice) di lavorare con lui la sera tardi e la domenica. Quelle prove si svolgevano spesso ai Donmar Studios di Covent Garden (ora teatro Donmar Warehouse). 4) La scena finale non è mai stata provata adeguatamente. Una delle conseguenze del fitto programma di Nureyev è stata che lui e Patricia Ruanne, la sua Giulietta originale, non hanno mai avuto il tempo di provare la scena finale della morte. “Ne abbiamo discusso solo a cena” , ha detto Ruanne. Furono quindi apportate modifiche in corsa nel 1977 per perfezionarlo fino a renderlo quello che è oggi. 5) La prima mondiale è durata più di 3 settimane. La sua prima esecuzione durò tre settimane e mezzo (dal 2 al 25 giugno 1977), per un totale di 25 rappresentazioni al London Coliseum, all'apice della fama di Nureyev. Sia Patricia Ruanne che Rudolf Nureyev hanno ballato i ruoli principali in tutti gli spettacoli, comprese le matinée, un'impresa non da poco considerando le esigenze dei ruoli. Questo era un altro risultato dell'iperattività di Nureyev: non aveva avuto il tempo di provare nessun altro cast. English National Ballet https://www.ballet.org.uk/blog-detail/5-things-about-nureyevs-romeo-juliet/ BALLETTI CORRELATI
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